Innovation Village: all’Ocean Live Park di Genova le soluzioni più tecnologiche per la tutela del mare

Le start up che hanno vinto la Call for Innovation del Genova Blue District presentano le loro proposte sostenibili nella cornice dei valori di The Ocean Race. Daily Nautica ha provato per voi il simulatore di realtà virtuale dell’azienda Moebeus

27 June 2023 | di Claudio Colombo

Al Padiglione Jean Nouvel dell’Ocean Live Park di Genova è stato allestito l’Innovation Village, che ospita le innovazioni sostenibili delle start up selezionate grazie alla Call for Innovation del Genova Blue District.

Nell’ambito del Genova Process e della corsa alla salvaguardia degli oceani, nel capoluogo ligure è stato infatti istituito un Blue District per fornire spazio e risorse finalizzate a sviluppare idee d’impresa legate al settore della Blue Economy. Il Blue District, attraverso una Call for Innovation, ha selezionato 9 idee innovative tra quelle presentate dalle start up candidate, sulla base dei principi di sostenibilità, energia pulita e benessere del mare.

La start up Moebeus ha ideato la piattaforma Tour4Blue, un portale ecosostenibile per far emergere le buone pratiche che le aziende del settore turistico e sportivo legate al settore del mare dovrebbero realizzare per rispettare gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Il portale effettua una mappa dei comportamenti e delle scelte di ogni singola azienda e calcola il posizionamento delle imprese rispetto ai contenuti dell’Agenda 2030, evidenziando quelle che si caratterizzano per cultura della sostenibilità.

All’Innovation Village, per coinvolgere il pubblico, Moebeus ha allestito un tavolo educativo interattivo e un simulatore di realtà virtuale per sensibilizzare sull’impatto del cambiamento climatico sulla barriera corallina. Un’immersione nel mondo sottomarino per provare l’esperienza di trasformarsi in una tartaruga, in un paguro o in un corallo alla ricerca di cibo e per vivere le sensazioni e le esperienze di queste creature, toccando con mano gli effetti del cambiamento climatico.

Daily Nautica lo ha provato per voi. Indossati i guanti e il visore parte l’esperienza. Si entra nell’oceano, i sensori sulle dita fanno percepire la temperatura dell’acqua e degli elementi. Il giocatore seleziona l’animale che vuole impersonare e deve scegliere con attenzione cosa mangiare tra quello che fluttua davanti ai suoi occhi: può cibarsi di ciò che è buono, pesci e meduse, deve invece riuscire a capire, grazie alla tecnologia dei sensori, ciò che è da scartare, perché le meduse assomigliano a sacchetti di plastica. Se si ingeriscono “game over”, nel gioco come nella realtà, perché ogni anno la plastica causa la morte di quasi 40.000 tartarughe marine. Un’esperienza educativa, insomma, che coinvolge e sensibilizza adulti e bambini in modo ludico.

Tutte le proposte delle start up presenti all’ Innovation Village offrono la possibilità di conoscere e testare concretamente le loro caratteristiche di sostenibilità e di tutela dell’ambiente marino, volte a favorire il benessere e la fruibilità del mare.

L’azienda Wsense, ad esempio, propone una rete internet sottomarina senza cavi per l’osservazione wireless, finalizzata al raccoglimento e alla gestione di dati per il monitoraggio e la protezione dello stato di salute del mare: un metodo di comunicazione marina senza cavi automatizzata da una rete di sensori sottomarini. Allo stand viene spiegato in 3D come avviene la comunicazione sott’acqua, si può simulare una chat tra subacquei con i tablet e osservare dati in tempo reale sul monitoraggio ambientale, acquisiti presso il porto di Genova.

La start up Oceanhic espone invece il piccolo e innovativo laboratorio portatile BlueBox, delle dimensioni di un baule, per raccogliere e analizzare dati marini georeferenziati sulla propria imbarcazione. All’Innovation Village, con l’operazione “Adotta un miglio”, si può effettuare una vera e propria adozione di un miglio marino georeferenziato, per tutelare il mare e diventarne custodi.

H2Boat presenta poi il progetto Zero Emission Blue Energy ZEBE, la tecnologia idrogena applicata alla nautica e il suo utilizzo come vettore energetico per una propulsione pulita e responsabile che minimizzi gli impatti sul pianeta in termini di energia consumata e di emissioni prodotte. Nello stand viene mostrato come l’idrogeno può essere prodotto, immagazzinato e utilizzato a bordo delle imbarcazioni. Con un visore 3D si può virtualmente salire su una barca per capire come funziona l’energia di H2Boat.

La società Geoscape propone un prototipo con la rappresentazione di un reef artificiale lungo un tratto di costa cittadino per parlare di gestione integrata e sostenibile delle zone costiere in chiave sportiva. Allo stand si può ammirare la riproduzione in scala della spiaggia genovese di Sturla.

L’azienda Swimlift presenta e dimostra, all’interno di una piscina, il funzionamento dello “skilift marino, un sistema che aiuta e sostiene il galleggiamento per rendere l’ambiente acquatico accessibile anche alle persone che hanno difficoltà motorie e di adattamento all’ambiente marino: un assistente al nuoto per spiagge inclusive.

La start up MadLab 2.0 propone invece una stampante 3D ad argilla che realizza manufatti naturali per favorire la rinascita di ambienti sotto la superficie marina, agevolando la biodiversità e contrastando il cambiamento climatico, prodotti che saranno posizionabili sotto il mare, aderenti ai manufatti in cemento armato o alle dighe. Allo stand è presente anche Pepper, un piccolo robot androide che accompagna i visitatori alla scoperta dell’Innovation Village.

La start up Global E-Solving presenta una moto d’acqua con motore elettrico e una deriva a vela, entrambe realizzate con uno speciale materiale riciclabile composto di kelvet e polimero espanso, in alternativa alla vetroresina e nel rispetto dell’economia circolare.

La società Northern ha realizzato infine il primo monotipo al mondo completamente riciclabile, varato proprio il 24 giugno 2023 durante l’inaugurazione dell’Innovation Village, che assicura prestazioni sportive e sostenibilità e avrà un circuito di regate dedicato (Ecoracer Sailing Series). Una barca a vela di 9 metri realizzata con una matrice termoplastica accoppiata a un mix di carbonio e fibre di lino e dotata di motore elettrico. Tutta l’imbarcazione alla fine della sua vita potrà essere fusa e ogni materiale potrà essere riutilizzato. È a disposizione del pubblico per uscite in mare.

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