Un pesce luna di dieci quintali trovato spiaggiato a Venezia

Il pesce luna è il pesce osseo più grande del mondo, un specie rarissima ma non impossibile da trovare nel Mediterraneo

26 February 2024 | di Riccardo Bottazzo
Il pesce luna spiaggiato al lido di Venezia

I passanti che sabato pomeriggio camminavano lungo il lido di Venezia devono aver sgranato increduli gli occhi nel vedere quell’enorme carcassa spiaggiata sul litorale. Le dimensioni erano all’incirca di 1,5 metri di altezza per 3 metri di diametro ma la cosa più strana è che i resti, ancora in buono stato di conservazione, non somigliavano a nessun animale comunemente conosciuto. Anche i vigili del fuoco, immediatamente intervenuti per rimuovere la carcassa, si sono meravigliati. Non era mai stato visto, infatti, un pesce del genere nella Laguna di Venezia.

A svelare il mistero sono stati i biologi marini dell’università di Padova che hanno identificato la carcassa che pesava all’incirca 10 quintali, come appartenente ad un pesce luna e l’hanno presa in carico per uno studio approfondito.

Il pesce luna, nome scientifico Mola mola, è il più grande pesce osseo al mondo, oltre che uno dei più longevi, e può arrivare a misurare anche 4 metri di diametro. Quello rinvenuto nella spiaggia di Venezia era quindi un esemplare adulto di buone dimensioni. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, questa non è una specie invasiva ma, pur essendo assai rara, è presente in tutto il Mediterraneo, Adriatico compreso. Il Mola mola, dalla caratteristica forma a disco, si trova in quasi tutti i mari del mondo e predilige le zone costiere, tranne quelle vicino ai poli, ma esemplari di quasi 30 quintali sono stati rinvenuti anche al largo di Terranova. 

Non è neppure il primo a spiaggiarsi sulla costa adriatica del nostro Paese. Solo lo scorso anno, il 23 dicembre sulla spiaggia di San Benedetto, ad Ascoli, è stato trovato un esemplare lungo un metro e mezzo. Un altro Mola mola di dimensioni analoghe è stato recuperato il 27 marzo vicino ad Ancona. L’esemplare trovato a Venezia, comunque, pare sia il più grande sino ad ora recuperato nel Mediterraneo, dove rimane comunque un pesce rarissimo.

Contrariamente a quello che potrebbero far pensare le sue dimensioni, si tratta di un animale molto delicato che rimane spesso vittima delle reti da pesca dalle quali riesce a fuggire, utilizzando il suo peso, ma che gli procurano ferite mortali.  

Secondo il professor Roberto Danovaro, biologo marino al Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università Politecnica delle Marche, la sua presenza nei nostri mari è da considerare positiva. “E’ una bella notizia che il pesce luna sia stato ritrovato nei nostri mari – spiega – perché è un pesce buono, nel senso della sua utilità. Il Mola mola mangia plancton e meduse, aiutando nel loro contenimento. Non va infatti dimenticato come l’esplosione di meduse sia un problema anche in Adriatico“.

 

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