“Limitare la velocità delle barche”: l’appello del NOAA per proteggere le balene franche

Il National Marine Fisheries Service (NMFS) ha pubblicato un nuovo appello sui limiti di velocità per le barche che mira a salvaguardare le balene franche del Nord Atlantico

6 September 2022 | di Valerio Caccavale
balena partorisce impigliata in una cima
La balena con la lenza impigliata in bocca e il suo cucciolo

La balena franca è una delle specie più minacciate al mondo e rischierà presto l’estinzione se non si interviene subito. A lanciare l’allarme è stato il National Marine Fisheries Service (NMFS), una divisione del National Oceanic and Atmospheric Administration, anche conosciuto con la sigla NOAA. Secondo diverse ricerche, la principale causa della scomparsa delle balene franche del Nord Atlantico è da attribuirsi all’uomo.

Le collisioni con le barche che viaggiano ad elevate velocità, infatti, metterebbero a serio repentaglio la vita di queste creature marine. Senza dimenticare inoltre gli incidenti con gli attrezzi da pesca. Si stima che siano rimaste solo 330 balene e che solo il 40% di queste siano femmine.

La proposta del NOAA

Sulla base di questi dati, il National Marine Fisheries Service del NOAA ha proposto ulteriori misure per ridurre la velocità delle barche che transitano nelle zone più a rischio. L’attuale norma impone restrizioni esclusivamente alle imbarcazioni che superano i 65 piedi, ma secondo il NOAA non è abbastanza.

L’appello prevede infatti restrizioni di velocità per tutte le barche che superano i 35 piedi e che viaggiano in determinate località lungo la costa orientale americana. Lo scopo è quello di rafforzare le misure già in vigore, in modo da ridurre al minimo il rischio di collisioni. L’appello è stato lanciato anche alla luce di un incidente avvenuto lo scorso anno, quando un cucciolo di balena franca è morto dopo essere stato colpito da uno yacht da pesca sportiva di 54 piedi in un’insenatura della Florida.

Posto che le imbarcazioni di tutte le dimensioni possono ferire o addirittura uccidere una balena, l’agenzia statunitense invita quindi anche le imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 65 piedi a rallentare di almeno 10 nodi, soprattutto all’interno delle aree protette, chiamate aree di gestione stagionale, fornendo mappe e coordinate che indicano le aree in cui sono state avvistate le balene.

I giganti del mare che rischiano l’estinzione

Le balene franche erano così chiamate per definire le balene da cacciare. Questi particolari animali, infatti, si trovano spesso vicino alla costa e nuotano lentamente, ragion per cui erano più facili da colpire. La loro popolazione è scesa drasticamente negli anni ’20 ma, dopo che la caccia è stata vietata nel 1935, i numeri hanno ripreso a crescere fino ai primi anni del XXI secolo. Adesso la popolazione è di nuovo in rapida diminuzione e misure come quella proposta dal NOAA potrebbero salvare questa specie a rischio di estinzione.

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