19 maggio 2025

In acqua il nuovo cruiser sportivo Swan 128 di Nautor Swan

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Nautor Swan ha ammarato lo Swan 128, apice della Swan Maxi Line e naturale evoluzione dei modelli più piccoli della gamma

Nautor Swan ha ammarato lo Swan 128, apice della Swan Maxi Line e naturale evoluzione dei modelli più piccoli della gamma

4 minuti di lettura

Il nuovo Swan 128 di Nautor Swan, il più grande cruiser sportivo della Swan Maxi Line, secondo in lunghezza solo al precedente Swan 131, ha toccato le acque finlandesi, prima di dirigersi verso il Mediterraneo e Porto Cervo tra poche settimane.

Swan 128, fratello “maggiorato”

Swan 128Con architettura navale di German Frers e stile di coperta e tuga di Micheletti+Partners, questo nuovo scafo riprende le forme del precedente Swan 108, costruito (come gli altri modelli 80 e 88 della gamma) nello storico Boatbuilding Technology Centre (BTC) di Nautor a Pietarsaari, in Finlandia. Potenziate invece le prestazioni di navigazione, maneggevolezza e velocità dello scafo, grazie all’analisi computazionale CFD (Computational Fluid Dynamics) condotta da Cape Horn Engineering.

Consideriamo il nuovo Swan 128 – ha dichiarato Giovanni Pomati, Ceo di Nautor Swan, in occasione della presentazione dell’imbarcazione – la massima espressione dell’evoluzione del nostro cantiere. Combina la purezza delle nostre linee di design con interni confortevoli e un ampio utilizzo di tecnologie avanzate. Siamo davvero orgogliosi e consideriamo questo yacht un punto di riferimento nel mondo dei maxi scafi a vela“.

Velocità e comfort

Il doppio utilizzo – lunghe navigazioni oceaniche e regate internazionali – ha richiesto uno studio sulle velocità (di cui quella di punta superiore ai 17 nodi), per mantenere la perfetta simmetria a diversi angoli di sbandamento: il doppio timone garantisce il controllo ottimale in ogni situazione, migliorando l’esperienza di guida e, nonostante le dimensioni considerevoli dello yacht, offrendo una elevata sensibilità di comando. L’angolo di sbandamento di circa 20° in condizioni ottimali migliora ulteriormente il comfort a bordo e consente di utilizzare tutte le aree con facilità, senza manovre acrobatiche, mentre il generoso piano velico dà potenza sufficiente per una navigazione emozionante anche con venti leggeri, pur rimanendo maneggevole in condizioni più impegnative.

SWAN 128Anche il disegno della silhouette e del rapporto tra scafo e sovrastruttura è stato perfezionato, per sottolineare maggiormente i caratteri di eleganza, agilità e sportività. L’inserimento di un salone semi-rialzato con tre livelli di luce naturale e viste panoramiche, godibile anche in piedi, ne aumenta poi l’imponenza sull’acqua.

La prua è progettata per separare in modo ottimale strallo di prua e code zero, senza necessità di bompresso, migliorando in tal modo le prestazioni e la tenuta di vela. Il senso di leggerezza dell’insieme non sacrifica la funzionalità e la protezione tipiche delle tughe Swan, in un sapiente mix di stile tradizionale e forme tese, esaltato dall’alternanza dei materiali, aggiunti per evocare un senso di “velocità in banchina“.

Layout degli interni flessibile

Gli interni, firmati Misa Poggi, con il contributo dei team di progettazione e sviluppo prodotto di Nautor Swan e dell’armatore, lasciano ampio spazio alla personalizzazione. Così l’area armatoriale, a prua, libera da vincoli strutturali, può essere completamente organizzata su misura, in modo da riflettere la visione e lo stile di vita di ogni armatore e rendere lo yacht unico.

Swan 128 SaloonUgualmente, il salone può essere sfruttato con diverse configurazioni, con lounge e sala da pranzo nella versione standard, e la sala tv collegata è trasformabile in una zona pranzo per 10 ospiti. Stessa flessibilità per le cabine, con dotazioni adeguate alle preferenze individuali.

L’organizzazione del pozzetto, secondo la classica tripartizione degli yacht Swan, prevede invece una zona di prua, a ridosso della tuga e protetta da uno sprayhood e da un bimini top (con struttura rigida opzionale a scomparsa), per gli ospiti, con divani, tavolo doppio e prendisole rivolto a poppa, una zona comandi centrale e una scala di accesso agli alloggi dell’equipaggio (tre cabine doppie, ciascuna con bagno privato e box doccia separato, mensa doppia, stivaggio, lavanderia e cucina).

L’intera poppa è dedicata al beach club, connesso ad una ampia piattaforma bagno che può essere ulteriormente ampliata con una piattaforma opzionale a doppia azione, per il relax e le attività in acqua. L’accesso al mare è garantito anche al garage, studiato per un gommone o un tender fino a 4,90 m di lunghezza. La sala macchine è posizionata sotto al salone, con doppio accesso e officina: in questo modo macchinari e serbatoi sono posizionati a centro barca, concentrando i pesi principali in modo da calibrare al meglio equilibrio e prestazioni.

L’innovazione tecnologica di Swan 128

Swan 128 foto Eva StinakjellmanRealizzato interamente in carbonio, lo scafo dello Swan 128, al pari di ogni Maxi Swan, prevede un processo di post-curing a due stadi in forno a controllo digitale per circa 20 ore, secondo una curva di temperatura caratteristica fino a 90 °C, che culmina in un post-curing finale per l’assemblaggio strutturale.

La tecnologia SCR scelta per la propulsione riduce le emissioni, in piena conformità con le più recenti normative IMO III, mentre un’elica a passo variabile ottimizza l’efficienza e riduce sia il rumore sia le vibrazioni.

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