CMC Marine: la rivoluzione dell’elettrico inizia da qui – Intervista al presidente Cappiello

Il presidente e fondatore di CMC Marine Alessandro Cappiello a DN: "Le pinne stabilizzatrici ad attuazione elettrica? Una novità che bucava gli occhi"

16 April 2024 | di Maria Cristina Sabatini

Un’azienda familiare, nata dal talento e dall’ingegno 100% made in Italy.  Un ambiente giovane e dinamico dove l’investimento in ricerca e sviluppo di nuove soluzioni di prodotto gioca un ruolo fondamentale e in cui non mancano le collaborazioni con Università di eccellenza come Napoli e Pisa. E’ la CMC Marine, azienda attiva nella produzione e commercializzazione d’impianti di automazione navale di ultima generazione, divenuta famosa nel panorama internazionale per la rivoluzionaria intuizione dell’ingegnere navale Alessandro Cappiello, presidente e fondatore dell’azienda, di realizzare le prime pinne stabilizzatrici ad attuazione elettrica al mondo, presentate al Salone Nautico di Genova nel 2008. Daily Nautica è andata a Cascina, alle porte di Pisa, per conoscere dal vivo questa importante realtà italiana.

CMC Marine: la rivoluzione dell’elettrico

Facciamo un passo indietro. Era il 2005 quando Alessandro Cappiello, ingegnere navale con una radicata esperienza in ambito nautico decide di mettersi in proprio e fondare la CMC Marine, con sede a Como.

Quando ho creato l’azienda – racconta Cappiello a DN – avevo 25 anni di lavoro alle spalle. La difficoltà inizialmente non è stata tanto quella di farsi riconoscere come ‘professionista capace di…’, ma di introdurre una nuova azienda nel mercato. Al tempo (nel 2005) è stato difficile introdurre un nuovo brand. Per tanti anni siamo stati più riconosciuti come ‘Cappiello e i suoi’, piuttosto che come CMC. Quella è stata la parte più lunga e più faticosa”.

Dall’idraulico all’elettrico: “Una novità che bucava gli occhi”

Dopo i primi anni di lavoro, improntati alla realizzazione di impianti di pinne stabilizzatrici idrauliche e thruster, ecco arrivare finalmente, nel 2008, il momento giusto per presentare al mondo un’idea rivoluzionaria: passare dagli impianti ad attuazione idraulica a quelli ad attuazione elettrica. Nascono così i primi Stabilis Electra.

Il successo non si fa attendere: nel 2009 i primi impianti ad attuazione elettrica sono consegnati al cantiere Sanlorenzo. Nel 2010 la gamma rinnovata e ampliata riceve ordini dai principali cantieri italiani e l’anno successivo anche da quelli esteri. Stabilis Electra vince, nel 2011 il Dame Award e l’anno seguente l’intuizione dell’ingegner Cappiello ottiene il brevetto europeo.

L’idea mi è venuta – ricorda Cappiello – quando mi sono messo davanti ad un foglio bianco e ho ragionato come un armatore chiedendomi cosa volessi da un impianto. La parte di innovazione deve rispondere a questa esigenza. Occorre tempo, prototipazioni, studi e nel frattempo l’azienda deve andare avanti. Per questo ho iniziato la CMC facendo impianti oleodinamici. Sono entrato nel mercato con una tecnologia che mi consentisse di prendere degli ordini e far “girare la macchina”.

“La ‘fortuna’ è stata la crisi economica. La crisi è come una medaglia: da una parte c’è lei e dall’altra c’è l’opportunità. Eravamo attivi come CMC già da qualche anno, avevamo dimostrato di saper lavorare bene. Avevamo credibilità e questo ha rafforzato la nostra proposta innovativa. I primi Stabilis Electra hanno incontrato molto velocemente i favori di alcuni miei colleghi nei cantieri un po’ più attenti a ciò che succedeva, ma sono stati soprattutto gli armatori a capirlo e l’hanno fatto velocemente”.

Il fondatore di CMC Marine si è reso subito conto dell’importanza dell’intuizione avuta. “Bucava gli occhi – spiega-  e la domanda che mi facevo non era tanto se poteva funzionare o meno ma, siccome era talmente evidente, come fosse possibile che nessuno ci avesse ancora pensato”.

CMC Marine: dalla prima sede in Lombardia al resto del mondo

Per far fronte alla domanda sempre crescente di prodotto, implementare i propri servizi e avvicinarsi strategicamente ad un’area importante della cantieristica come quella spezzina e dell’Alta Toscana, dove risiedono molti clienti dell’azienda, nel 2013 CMC decide di trasferire il proprio quartier generale e lo stabilimento di produzione nella provincia pisana.

Ad oggi CMC Marine può contare in Italia sul quartier generale di Cascina di Pisa, sull’impianto di produzione di Vicopisano, su un ufficio Ricerca e Sviluppo a Milano e su un nuovo impianto di produzione a Salerno, inaugurato a dicembre del 2023. A ciò si aggiungono due sedi estere: la CMC Marine Regno Unito, a Poole e la CMC Marine USA, con sede in Florida, a Fort Lauderdale, oltre  a 33 centri tecnici in tutto il mondo.

Guardare sempre avanti: l’importanza dell’innovazione e della ricerca

Lo sguardo di CMC Marine è rivolto sempre verso il futuro. La ricerca per lo sviluppo di nuovi sistemi all’avanguardia è un punto importante nell’attività dell’azienda, tanto che in media, ogni anno, il 15% del fatturato di CMC Marine viene investito in progetti di R&S, settore per il quale nel 2019, a Milano, è stato aperto un ufficio dedicato, oltre che di rappresentanza.

Nascono così, ad esempio, nel 2017, i sistemi SR Short Range, HS High Speed e LR Long Range progettati, rispettivamente, per imbarcazioni di lunghezza inferiore ai 20 metri, yacht plananti con velocità superiori ai 24 nodi e dislocanti o semi-dislocanti. Nel 2019 la nuova linea di stabilizzatori elettrici e ultracompatti Waveless, pensata per imbarcazioni a partire dai 12 metri di lunghezza, segna una svolta importante, perché fino a quel momento la produzione era concentrata solo su prodotti per yacht sopra i 16 metri. Nel 2023 vengono poi lanciati sul mercato nuovi sistemi giroscopici e le nuove pale LR 180 e LR 250, le più grandi pinne mai realizzate dall’azienda, dedicate a imbarcazioni dislocanti di oltre 70 metri.

CMC Marine oggi

Ad oggi sono oltre 2.500 i sistemi CMC consegnati, per un’azienda che può vantare un fatturato più che raddoppiato negli ultimi 3 anni. I prodotti di CMC Marine spaziano dalla serie Stabilis, con circa 30 possibili configurazioni, disponibili con attuatore elettrico e idraulico, alla serie di stabilizzatori elettrici e ultracompatti Waveless pensata per barche dai 12 metri di lunghezza, dalla serie Dualis di eliche di manovra a doppia elica controrotante, disponibili anch’esse con trasmissione elettrica o idraulica, alla serie di timonerie elettriche Directa.

Alla domanda se, con questi risultati, ci sia qualcosa che ancora sogna di realizzare in CMC, Alessandro Cappiello risponde: “Non esiste un momento in cui si sogna e un momento in cui non si sogna più. Si è fatti così oppure no. Io non mi vedo molto diverso da quando ho iniziato a lavorare. Nel mio futuro ho una sola idea che vorrei realizzare, sempre la stessa: continuare a divertirmi nel mio lavoro. Quando hai la fortuna di fare un lavoro che ti piace, non ti pesa. Certo, gestire un’azienda comporta delle responsabilità e delle rinunce ma vedere che riesci a progredire ogni anno è un motivo di grande soddisfazione”.

 

 

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