“Michela Canalis a bordo!”. Con Fedepiloti inizia un viaggio fotografico nel pilotaggio italiano

La genovese Michela Canalis che ha incantato i social con le sue foto del porto di Genova ha iniziato il suo viaggio nei porti d’Italia, insieme alla Federazione Italiana Piloti dei Porti per raccontare il mestiere del pilota

19 December 2019 | di Giuseppe Orrù
Una pilotina del porto di Savona. Foto: M. Canalis
Una pilotina del porto di Savona. Foto: M. Canalis

Reginetta del web, con migliaia di follower sui suoi social, un’istituzione del porto di Genova, dove ha praticamente libero accesso ovunque e anche in campo fotografico, pur non essendo una professionista, può dire tranquillamente la sua. E’ Michela Canalis, che i suoi follower di Instagram conoscono meglio come mikina76, che ormai da qualche tempo racconta con le sue fotografie il porto di Genova.

Da sabato Michela Canalis ha iniziato una nuova avventura in collaborazione con la Federazione Italiana Piloti dei Porti, che la ospiterà in vari porti italiani affinché con la sua bravura e la sua macchina fotografica possa raccontare il lavoro del pilota del porto in tutta Italia. Anche Fedepiloti, infatti, comunica molto con il mondo del web tramite i social network. Nelle fotografie pubblicate sulle pagine social di Fedepiloti, ci sono infatti le emozioni, le tradizioni e tutte le fasi lavorative di questa antica e appassionante professione.

Nel percorso divulgativo affidato alla Fedepiloti, la federazione ha incontrato “una persona speciale, dedita al mondo marittimo con altrettanta passione e professionalità”. Nasce così la collaborazione pro bono intrapresa con la fotografa per diletto Michela Canalis, che già ha avuto modo di “raccontare” il porto di Genova dietro al suo obiettivo, sempre attenta al lato romantico e per niente scontato dell’attività portuale.

Insieme a Michela – annuncia Fedepiloti – inizieremo un viaggio nelle corporazioni, per raccontare il mondo del pilotaggio italiano, ma anche tutto ciò che sta intorno all’arrivo e alla partenza delle navi, passando dal ruolo della tutela degli interessi generali dello Stato, fino alla necessità di svolgere questo impegnativo mestiere in modo sempre più sicuro ed aggiornato possibile“.

Dopo migliaia di foto scattate a Genova, le cui migliori sono state pubblicate nel libro “#OURPORT Genoa Port 24h” (Erga Edizioni, 80 pagine, 11,90 euro), che vi abbiamo presentato in questo servizio, Michela Canalis lascia quindi la Lanterna per andare a scoprire gli altri porti italiani. La prima tappa del nuovo viaggio è stata sabato 14 dicembre nel porto di Savona.

Fedepiloti – racconta Michela Canalis – ha pensato che potesse essere bello raccontare il pilotaggio anche negli altri porti italiani. Siamo partiti con Savona. A loro faceva piacere vedere come si svolge il lavoro del pilota, però dal punto di vista emozionale, con l’occhio di chi ama il settore ma non è del settore“.

Un Pilota del Porto di Savona sulla biscaggina. Foto: M. Canalis

Un Pilota del Porto di Savona sulla biscaggina. Foto: M. Canalis

Con il porto di Savona, Michela Canalis ha praticamente giocato in casa. “Ho ricevuto un’accoglienza bellissima – spiega la fotografa – ma poi io provengo da quella riviera, sono cresciuta a Finale Ligure. Qui ho trovato un clima molto famigliare. Sabato mattina eravamo in torretta, i piloti mi hanno raccontato il loro lavoro, poi è arrivato un pilota in pensione che ogni sabato passa a prendere il caffè, poi un amico a portare i regali di Natale. Insomma un ambiente più piccolo e molto più famigliare rispetto a Genova, viste anche le dimensioni del porto“.

Immancabile l’uscita in mare con la pilotina. “Siamo andati al nuovo Vado Gateway ricorda Canalis – perché i piloti di Savona servono sia Savona che Vado, mentre a Genova, ad esempio, ci sono una postazione a Ponte Colombo e una a Voltri. A Savona questo trasferimento è molto lungo e avviene fuori dalla diga. C’era onda lunga e abbiamo preso mare. Mi hanno raccontato che, essendoci le foci di fiumi e torrenti in zona, spesso si incontrano oggetti galleggianti portati dai fiumi, che rischiano di finire nelle eliche. Poi abbiamo visto il terminal crociere e fatto un giro nella vecchia darsena”.

Sotto la Lanterna Michela Canalis conosce ogni angolo del porto. Ma fuori Genova no. “Appena arrivata – afferma – dovevo capire com’era organizzato il porto. Mi sono subito lasciata guidare da loro, poi ho iniziato a fare qualche richiesta. La mia più grossa preoccupazione era in poco tempo, di riuscire a rendere l’idea del lavoro delle persone e del porto“.

Ovviamente la macchina fotografica di mikina76 non abbandonerà il porto di Genova. Ogni giorno, sui suoi social, continueremo a vederne le foto, perché “il porto continua a dare nuovi spunti e non smette mai di dare tante cose da raccontare. Ora vorrei raccontare gli altri porti come ho raccontato quello di Genova“.

FEDEPILOTI: PURA DIVULGAZIONE

Per Fedepiloti, questo progetto vuole avvicinare il grande pubblico al mare. “Da quando lavoro nel mare, con il mare e per il mare – sottolinea il comandante Francesco Bandiera, presidente di Fedepiloti – la litania ricorrente è che pochi, se non addirittura nessuno, conosce i mestieri legati ad esso. Eppure siamo ‘un pontile nel Mediterraneo’, uno dei mari tanto più strategici commercialmente e politicamente, quanto più delicati dal punto naturalistico“.

Una volta approdato a questa meravigliosa professione – aggiunge Bandiera, che è di stanza a Olbia – che è il pilota, la lamentela era sempre la stessa e quindi come federazione abbiamo deciso di passare a fare qualcosa e si è cominciato un percorso di pura divulgazione del nostro mondo, che ritengo possa fare bene a tutto il settore marittimo“.

Larmamento italiano conclude Bandiera – è un’eccellenza mondiale, gli unici ad avere saputo trasformare le loro ‘aziende marittime’ in multinazionali a conduzione familiare. Insomma l’italiano col mare ci sa fare e ci auguriamo che sia sempre così. Ringraziamo Michela per la sua disponibilità, che sono sicuro sapremo ricambiare con l’affetto genuino dei marinai italiani“.

 

Foto: Michela Canalis

Giuseppe Orrù

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