Il mistero del mercantile Minden che trasportava l’oro di Hitler

Una equipe di cercatori di tesori inglesi ha trovato il relitto della nave nazista ma le autorità islandesi hanno interrotto il recupero. Chi è il proprietario del tesoro?

Un cargo brasiliano che nascondeva nelle sue stive un carico d’oro destinato alle casse del Terzo Reich, un affondamento misterioso nei ghiacciati mari artici, un relitto inaccessibile, un ritrovamento inaspettato ed un incidente diplomatico tra il governo islandese e la più grande e misteriosa associazione di cacciatori di tesori del mondo. Sembra la trama di un romanzo di Clive Cussler ed invece, quella che vi stiamo per raccontare, è una storia vera, per quanto ancora ammantata dai veli della leggenda e del mistero. Ma cominciamo dal principio.

Cominciamo dall’ultimo viaggio della Ss Minden, una piccola nave da carico in forza alla marina nazista di stanza in Brasile. Siamo nell’autunno del ’39. Un autunno rosso sangue. Il primo settembre di quell’anno, senza nessun preavviso o dichiarazione di guerra, cinque armate della Wehrmacht forzarono i confini della Polonia e si diressero verso Varsavia. L’Europa precipitò così in quel conflitto che, nella mente del Führer, doveva essere un blitzkrieg, una guerra lampo ma che, al contrario, si sarebbe tragicamente trascinato per sei anni, sino alla disastrosa fine dei sogni del folle dittatore nazista.

Cinque giorni dopo l’invasione, il 6 settembre del ’39, una modesta nave da carico che aveva preso il suo nome dalla città tedesca di Minden, senza scorta militare e senza armamenti pesanti, salpò in tutta segretezza dalle coste del Brasile diretta verso i porti germanici che si affacciano sul mare del Nord. Secondo alcuni storici, la sua stiva era stata riempita di preziosi lingotti d’oro dai funzionari del Banco Germanico, una filiale della banca tedesca Dresdner, fedelissimi del Führer e decisi a finanziare con tutte le risorse a loro disposizione la sua folle guerra contro le democrazie occidentali.

Un missione tutt’altro che semplice per il cargo nazista, perché la rotta verso casa lo portò a navigare sotto il naso dell’Inghilterra, incrociando quel mare che la potente marina di Sua Maestà ha sempre considerato come il giardino di casa. Per quanto il comandante della Ss Minden avesse tracciato una rotta più settentrionale possibile, sino a sfiorare le coste islandesi, il 24 settembre del ’39, esattamente 18 giorni dopo aver lasciato il Brasile, il cargo venne intercettato da due veloci incrociatori inglesi, l’Hms Calypso e l’Hms Dunedin, ad un centinaio di miglia al largo della costa meridionale dell’Islanda.

La nave tedesca tentò una fuga disperata ma fu subito evidente che non aveva scampo. Dopo qualche colpo di avvertimento, gli incrociatori alleati si prepararono ad un facile abbordaggio, quando accadde l’inaspettato. Pur di non lasciare il carico in mani inglesi, il comandante della Minden dette l’ordine di affondare la propria nave, facendo brillare una carica di esplosivo sotto la linea di galleggiamento. La Minden si inabissò velocemente davanti agli occhi increduli dei marinai inglesi.

Ss Minden

Una rara immagine del cargo Ss Minden che, secondo alcuni storici, trasportava un carico di lingotti duro destinati alle casse del Führer

L’equipaggio tedesco fu lealmente tratto in salvo dalla Dunedin e trasportato nella base navale di Scapa Flow, nelle isole Orcadi, che fungeva anche da campo di sorveglianza per i prigionieri di guerra. Interrogati, gli ufficiali della Minden dissero che era stato il Führer in persona, Adolf Hitler, ad ordinare al comandante di affondare la nave per impedire agli inglesi di entrare in possesso del prezioso contenuto delle sue stive. Ma, sulla misteriosa natura di questo carico, non seppero o non vollero dire di più.

Un Mistero con la M maiuscola che, conclusa quella sanguinosa guerra, fu giocosamente ripreso da romanzieri e fumettisti che ci ricamarono molte avvincenti trame in cui infilare i loro Indiana Jones. La Minden ispirò anche molte teorie complottiste, non meno improbabili delle storie inventate dai sopraccitati scrittori d’avventura. Chi scrisse che il cargo trasportava il Santo Graal, chi la Lancia di Longino che ferì al costato Gesù Cristo, chi le armi segrete della perduta Atlantide che una spedizione nazista aveva recuperato all’interno della Terra Cava. Armi che, se fossero giunte in Germania, avrebbero sovvertito l’esito scontato della guerra sino a portare al trionfo la Croce Uncinata.

Più seriamente, anche qualche storico azzardò delle ipotesi su questo misterioso carico. Una di queste teorie, mai confutate ma neppure mai suffragate da prove documentate, è appunto quella che racconta di una stiva riempita di lingotti d’oro della filiale brasiliana della banca Dresdner, che aveva monetizzato e messo a frutto tutti gli investimenti germanici in Sudamerica per inviare il ricavato ad Hitler. Un carico d’oro dal valore stimato di circa 110 milioni di euro. Un carico che, ammesso che sia esistito davvero, deve essere ancora là, in fondo alle gelide ed impenetrabili acque dell’oceano artico.

Nella prossima puntata, abbandoneremo i tetri giorni della Seconda Guerra Mondiale per tornare ai nostri tempi e raccontare della, non meno misteriosa, scoperta del relitto.

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2 commenti

  1. Grazia Satta says:

    Avvincente! Sempre fetenti ‘sti inglesi!

  2. Gaetano Tappino says:

    bello e interessante gli articoli grazie delle informazioni fra storia e fantasia che a volte si trasformano in realta

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