Un simulatore nautico per imparare a navigare in sicurezza

La scuola nautica Andare a Vela presenta in anteprima al 61° Salone Nautico di Genova un innovativo simulatore per il training del navigatore principiante

20 September 2021 | di Caterina Lazzari

La scuola nautica genovese Andare a vela ha presentato al 61° Salone Nautico di Genova una novità assoluta: un simulatore per imparare a navigare in sicurezza. Il simulatore consente senza rischi l’apprendimento delle manovre di ormeggio e delle basi di navigazione. Noi di Liguria Nautica siamo andati a scoprirlo e sperimentarlo, e vi raccontiamo le nostre impressioni.

Il progetto di simulatore nautico viene incontro all’esigenza di far esercitare gli allievi dei corsi per patente nautica in modo innovativo e privo di potenziali conseguenze. Se si urta la banchina infatti basta rendersi conto dell’errore e ricominciare!

Questo tipo di esercizio è preliminare alle uscite in mare vere e proprie, che avvengono dal Porto Antico di Genova con la flotta della scuola. Si può quindi far cominciare anche chi è alle prime armi senza ansie, ma con grande realismo e assoluto divertimento, come abbiamo noi stessi constatato.

Come funziona il simulatore

Il simulatore è dotato di tre schermi e una consolle realistica con timone, chiave di accensione e leva motore. Esistono diverse configurazioni possibili per esercitare altrettante capacità: si va dalla navigazione libera a lezioni specifiche, con le manovre richieste dalla Capitaneria all’esame di patente nautica.

Se decide di affrontare una lezione, l’allievo si trova in una modalità prettamente didattica: deve centrare i waypoint correttamente, e ormeggiare all’interno di una sagoma rossa. C’è anche la possibilità di rendere tutto più realistico con un visore 3D, che rende l’esperienza davvero immersiva!

Perché il training risulti ancora più realistico esistono diverse variabili che si possono impostare a piacere: la forza del vento, il meteo, le condizioni del mare. Si può inoltre cambiare la visuale da poppa a prua, proprio come si farebbe in barca.

Senza dimenticare che ci sono anche gli scafi accanto, oltre alle banchine, ai quali non smettere mai di prestare attenzione. Lo scenario virtuale riproduce il porto di Livorno, perché toscana è la Toccafondi Multimedia che ha curato hardware e software.

Un progetto tutto italiano

Il progetto del simulatore nautico è tutto italiano. Andare a Vela non è solo la prima scuola nautica italiana a utilizzarlo nei suoi corsi, ma sta mettendo anche a disposizione di Toccafondi Multimedia il suo know how per un continuo miglioramento.

Il simulatore è infatti nato per il Comune di Venezia, che lo utilizza a fini formativi e didattici nelle scuole, considerando che lì il sapersi spostare sull’acqua è una necessità quotidiana e diffusa. Come ci ha spiegato Domenico Pizzorni, di Toccafondi Multimedia, è dalla collaborazione con Stefano Raschio di Andare a Vela che è nata l’idea di adattare l’esperienza virtuale al quella del diporto e alle necessità delle scuole di patente nautica.

Questa unione di competenze ha portato al prodotto che abbiamo visto al Salone di Genova, e che Andare a Vela sta già utilizzando con i suoi allievi. Un prodotto che continuerà a evolvere e crescere in continuo aggiornamento grazie all’esperienza sul campo.

Il bilancio di un anno di patenti nautiche

Di esperienza il simulatore potrà averne a volontà, visto che la scuola Andare a Vela ha un grande numero di allievi e corsi attivi. Abbiamo chiesto a Stefano Raschio, fondatore e titolare della scuola, un bilancio dell’anno trascorso.

“I numeri degli allievi – ci ha spiegato Raschio – si sono paradossalmente moltiplicati durante il lockdown. Hanno avuto molto successo i corsi online  perché gli iscritti hanno capito che la scuola metteva a loro disposizione tutta la sua storia ed esperienza, anche se a distanza”.

Andare a Vela è infatti attiva al Porto Antico di Genova dal 2005. Oltre alla patenti nautiche, Stefano Raschio ha lanciato un nuovo corso breve dedicato a chi porta piccole imbarcazioni senza necessità di patente, ma ha comunque la necessità di conoscere le fondamentali regole del mare e condurre la barca con sicurezza. Anche in questo caso le esercitazioni avverranno grazie al simulatore.

L’obiettivo finale è quello che chiosa Domenico Pizzorni: “Il migliorare la sicurezza attraverso l’unione di ragionamento – la teoria – e comportamento – la pratica“.

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