Dal 6 giugno al via il “Tigullio Design District”. Gli organizzatori a DN: ecco il nuovo evento “glocal” dedicato al design

Dal 6 al 12 giugno la prima edizione online: intervista ai promotori, che tra esperienza locale e visioni globali valorizzano la cultura progettuale di un territorio prezioso

27 May 2022 | di Marcella Ottolenghi

Dal 6 al 12 giugno si terrà la prima edizione online del Tigullio Design District, nuovo appuntamento “glocal” dedicato al design. Per un’intera settimana relatori nazionali e internazionali porteranno in una delle zone più suggestive della Liguria la loro esperienza professionale nel campo del design legato al mare, all’outdoor e al lifestyle, oltre alla loro personale interpretazione del tema portante della manifestazione: “cos’è il design?”, spostando la riflessione sul ruolo attuale di ambiti applicativi e professionali che possano rivalutare un territorio.

“Think global, act local”: sulla lunghezza d’onda di questa visione ben teorizzata dal sociologo Zygmunt Bauman, il nuovo appuntamento ligure intende così essere volano per uno scambio culturale di ampio respiro e vetrina per le realtà locali (aziende, designer, artigiani e creativi), luogo di incontro e di conoscenza e opportunità di rinascita.

Daily Nautica, che è media partner del Tigullio Design District, ha intervistato gli organizzatori.

Come è nata l’idea del Tigullio Design District e con che obiettivi?

Tigullio Design District nasce per rispondere in primis all’esigenza del territorio di far rinascere il suo distretto della nautica e il legame con il mare, che da alcuni decenni sta vivendo un periodo opaco della sua storia. Il Tigullio è un luogo unico, un’area conosciuta a livello internazionale che diventa nuova location per tutti gli amanti del design legato al mare e all’outdoor.

Tigullio Design District si pone come una sorta di ideale collegamento tra Genova e La Spezia, a dimostrazione di come il Levante ligure sia un luogo unico in Italia in cui progettare, produrre, studiare, fare ricerca, promuoversi e fare business attorno ai grandi temi del design per il mare, l’outdoor e il lifestyle. Queste sono solo alcune delle idee che hanno contraddistinto lo sviluppo del nostro progetto, che in breve tempo sta già diventando un punto di riferimento per il settore.

Quali sono stati i criteri di selezione dei contributi?

La selezione degli ospiti è stata intensa e accurata, con l’obbiettivo di permettere a designer del Tigullio, e più in generale della Liguria, di confrontarsi con i colleghi italiani e con ospiti da tutti i continenti, al fine di creare un appuntamento dal chiaro target territorio/mondo.

Gli ospiti appartengono al mondo della nautica classica, quindi yacht designer puri, ma sono anche designer di interni, industriali e molto altro. Perché la nautica e tutti i prodotti legati al mare sono progettati da industrial designer che, né nei vari saloni nautici né tantomeno nei saloni legati al settore dell’arredamento, hanno spazi adeguati per raccontarsi, come peraltro accade alle aziende produttrici.

La sfaccettatura professionale del designer è una visione che per ora solo pochi addetti ai lavori comprendono, ci vorrà tempo. Cosa c’entra un designer di interni con uno yacht? Molto. E un designer dei servizi con l’outdoor? O un landscape designer con baie e waterfront delle città? Il nostro lavoro verterà sul continuare a trovare maestri e giovani talenti che sappiano confrontarsi e progettare il futuro, ovviamente con le aziende più coraggiose e visionarie. 

La scelta di un tema portante – “cos’è il design?” – così ampio come quello di questa prima edizione e il taglio estremamente internazionale, come si conciliano con una “sede” diffusa, ma pur sempre molto “local”, nel senso positivo del termine?

Abbiamo valutato con attenzione l’argomento della nostra prima edizione. Non volevamo ricadere sui soliti temi ‘design e innovazione’ o ‘design e sostenibilità’. Chi progetta sa che, essendo il design in primis ricerca, tali concetti sono inclusi, se si tratta del famoso ‘buon design‘. Così ci siamo chiesti cosa servisse davvero al territorio per rimettersi in discussione.

La scelta è caduta sulla domanda più banale ma nel contempo più complessa a cui rispondere: una questione sia “local”, sia capace di provocare il designer della grande metropoli. Molti si sono sorpresi: ci piace lanciare sfide. E siamo felici per ciò che sta già portando il nostro evento. Speriamo in futuro di trovare temi allo stesso modo provocanti, che facciano riflettere i nostri ospiti.

Quali sono oggi le potenzialità di un territorio come il Tigullio e più in generale la Liguria in relazione al design, escludendo il radicato settore della nautica?

Le potenzialità sono infinite. Nel Tigullio e in Liguria vi sono spazi e luoghi simbolo della nostra nazione, famosi nel mondo, un intero territorio da far rivivere. Il design può rispondere a sfide così complesse, a partire dalla riprogettazione dei waterfront marini, delle colline e delle aree urbane. Quindi non parliamo solo di yacht designer, ma di landscape designer, designer dei servizi, designer del prodotto, web designer e grafic designer, perché la comunicazione per promuovere il territorio non finisce mai.

E chi se non i designer possono occuparsi di tutto ciò? Ma, finché i designer stessi non avranno il coraggio di uscire dai preconcetti settoriali e mettersi a servizio delle comunità locali, sarà difficile migliorare e soprattutto far capire ai non addetti ai lavori come il design possa intervenire. Tigullio Design District quindi, agendo sul territorio, proverà a far emergere questa sensibilità culturale, grazie ai protagonisti ‘della porta accanto’ e a quelli oltreoceano, sviluppando naturalmente un attivo dibattito locale/globale.

La concomitanza temporale con il Salone del Mobile di Milano, dove peraltro da qualche anno è sbarcato anche il mondo nautico, è casuale o esiste una comunanza di intenti? 

Tigullio Design District si svolge durante le stesse giornate della Milano Design Week, che comprende sia il Salone in Fiera a Rho, sia il Fuorisalone in centro città. Sono due momenti contemporanei, pur non avendo la stessa gestione e organizzazione. Milano è il design italiano, ma nel mondo l’Italia intera è design. La Liguria, invece, è il mare, inteso come luogo storico legato al mondo della nautica, con in capo Genova, La Spezia e i tanti angoli, porti e distretti che hanno reso la nostra terra un’eccellenza riconosciuta che ha visto nei secoli prima artigiani e poi architetti, ingegneri e designer sviluppare un’intera filiera di progettazione e di prodotto.

Milano non ha il mare, come la Liguria non ha una metropoli produttiva e attiva come la Lombardia. Per queste ragioni storiche e geografiche riteniamo che la Liguria, con uno dei mari più belli d’Italia, possa per storia e debba per dovere dedicarsi al mondo della nautica, dell’ambiente marino e delle coste in modo sempre più attento e proiettato verso il futuro. Tigullio Design District si pone pertanto a corollario della Milano Design Week, diventando il primo evento ligure di design internazionale e lanciando un messaggio di inclusione e di sinergia tra regioni, oltre che tra città della stessa regione, mostrando che uniti si può fare meglio e di più.

La scelta della stessa settimana vuole così offrire una nuova e fresca proposta che Milano, Genova e l’Italia intera possono spendersi internazionalmente, raccontando che il design in Italia si vive veramente ovunque, dalla grande città fino ai nostri borghi. Un esempio concreto di come un simile modello territoriale possa svilupparsi in tutto il Paese, se si hanno visione e spirito di collaborazione operativa.

 

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