Incidenti in mare: nel 2021 aumentano le collisioni e gli incagli

Nel report di Stb Italia, la fotografia degli incidenti in mare nel 2021. Aumentano le collisioni e gli incagli, stabili le altre cause, mentre diminuiscono i danni causati dal meteo sfavorevole

22 March 2022 | di Giuseppe Orrù
incidenti in mare
Il rapporto degli incidenti in mare nel 2021

Tra gli incidenti in mare nel 2021 sono aumentati le collisioni e gli incagli. Sono invece diminuiti i danni da condizioni meteo sfavorevoli. A dirlo è il report annuale di Stb Italia, azienda genovese che fornisce servizi e consulenze al mondo dello yachting e dello shipping, specializzata in consulenze nell’acquisto e gestione di navi e yacht, progetti di trasformazione e refit, consulenze tecniche per tribunali e periti, studi di fattibilità e assistenza tecnica in contenziosi e arbitrati.

Dei 368 sinistri in mare di cui si è occupata Stb Italia nel 2021 (in media più di uno al giorno), si nota come, a grandi linee, il rapporto non presenti grossi scostamenti con gli anni precedenti ad eccezione dei “danni da cattivi tempi”, come vengono definiti, che si sono di molto ridimensionati per le migliori condizioni meteo. Di gran lunga preponderanti permangono i sinistri derivati da collisioni e da incagli in navigazione. Lieve aumento anche per i danni ai motori, mentre calano i fulmini e i furti.

Il confronto con il 2020 è semplice, dato che in quell’anno i sinistri trattati sono stati 365: il numero, quindi, è grosso modo lo stesso del 2021. Fatta questa premessa, ci si accorge come le collisioni nel 2021 siano state 153 (il 41,6% dei sinistri), contro le 131 del 2020 (35,9%). Tra le cause, probabilmente, il costante aumento del traffico diportistico in molte località. Risale all’estate del 2021 il video ripreso da un elicottero dell’Arcipelago di La Maddalena invaso da una miriade di yacht e natanti alla fonda.

Aumentano anche gli incagli in navigazione, che passano dagli 87 (23,8%) del 2020 ai 112 (30,4%) del 2021. Tra i sinistri in aumento si sono anche i danni ai motori: nel 2021 sono stati 26 (7,1%), mentre nel 2020 erano 14 (3,8%). Sono invece pressoché dimezzati i danni da maltempo, che nel 2020, con 43 casi, erano l’11,8% degli incidenti e nel 2021 sono stati solo 22 (6,0%). Gli altri incidenti rilevati, tutti in diminuzione, sono 4 affondamenti (nel 2020 erano stati 11), 6 danni in cantiere e da trasporto (nel 2020 erano 10), 5 fulmini (8 nel 2020) e 5 furti (7 l’anno prima).

Gli urti in banchina nel 2021 sono stati 17 (20 nel 2020), mentre lo scorso anno si è verificato un unico caso di incendio (2 l’anno precedente). Guardando agli anni ancora prima, si può dire che l’incidentalità in mare è decisamente diminuita. Nel 2019, infatti, Stb Italia ha affrontato 433 sinistri, mentre nel 2018 gli incidenti furono addirittura 617 e nel 2017 furono 407.

Gli incidenti in mare nel 2021 divisi per tipologia. Fonte: Stb Italia

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5 commenti

  1. Giovanni Pioletti says:

    Molto interessante

  2. Massimo says:

    Sono tre mesi che studio per la patente nautica, prima con i vecchi quiz e poi con i nuovi, sono rimasto stupito da quante cose che ho imparato, sia riguardo la navigazione ,le regole, le leggi e in somma tutto ciò che concerne andare per mare o per laghi e fiumi.Ho capito che è roba da pazzi affittare una barca a chi non ha la più pallida idea di tutte queste cosaci vorrebbe come minimo un patentino con le regole basilari anche per i 40 cavalli.

  3. divelions says:

    La Maggior parte delle colisioni,avviene,perché chi guida le imbarcazioni(sia gommoni in affitto,che barche)non ha la benché minima nozione di come andare per mare.Eppoi,come l’articolo dice,riguardo a La Maddalena,le barche che girano,in quella zone,sono moltissime.Logico,é la zona più bella del Nord-Est della Sardegna.Dove devono andare?Poi,la risposta,come solito,sarà quella di vietare tutto a tutti.Ma si può affidare,a persone,che non hanno nussuna cognizione,della navigazione,un gommone con un 40 cv.Molti armatori,si affidano a persone esperte della zona.Altri,prendono la barca una volta l’anno,pensando di guidarla come un auto!

  4. luciano says:

    Quello che non mi torna è il numero degli incendi, la scorsa estate anche sui social media si sono visti molti casi di imbarcazioni andate a fuoco, a mio avviso in numero anche superiore alla media.

  5. Pierstefano says:

    Il conseguimento della patente nautica dovrebbe essere ottenuto solo dopo un esame pratico di conduzione della barca, compreso ormeggio, uscita dal porto, ancoraggio ed altro. Questo soprattutto per quelle barche dotate di potenti motori che se non vengono governati a dovere rappresentano la fonte piu’ pericolosa degli incidenti gravi.

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