A Genova al via i lavori per il nuovo Palasport del Waterfront di Levante: 94 milioni di investimento per un’arena da 5 mila metri quadri

Un’arena da 5 mila metri quadrati per un'investimento da 94 milioni di euro: è il nuovo palazzetto dello sport che verrà costruito nell'ambito del progetto del Waterfront di Levante. Il sindaco Bucci: "E' una giornata storica"

20 January 2021 | di Giuseppe Orrù
Un rendering del nuovo Waterfront di Levante

Un nuovo palazzetto dello sport e, a breve, i nuovi canali che porteranno il mare all’interno della Fiera di Genova. Mercoledì 20 gennaio ha preso il via un ulteriore step dell’iter di demolizioni necessarie per la realizzazione del nuovo Waterfront di Levante disegnato dall’archistar genovese Renzo Piano.

Si è aperto ufficialmente, infatti, il cantiere per la riqualificazione del Palasport per conto dei privati CdS Holding Spa, che hanno completato l’atto di acquisto della struttura per un totale di 14 milioni e 250 mila euro, mentre l’investimento complessivo per il recupero del palazzetto è di 94 milioni di euro. Dopo che il Consiglio di Stato ha respinto i ricorsi contro il Comune di Genova per l’aggiudicazione del Palasport, sono partiti quindi i lavori, nonostante i ricorsi pendenti e le limitazioni dovute al Covid.

IL PROGETTO DEL PALASPORT

Negli ultimi mesi del 2020 sono state completate le azioni di preparazione delle aree e le prime demolizioni da parte di Amiu, che ha provveduto alla pulizia e allo svuotamento del Palasport, e sono state svolte le operazioni di smontaggio selettivo e di bonifica. Ora, con l’avvio dei cantieri, verrà asportata la parte esterna della struttura e verranno abbattute le gradinate interne. Si inizierà poi lo scavo dell’autorimessa interrata, a una quota inferiore rispetto all’attuale e con una superficie più ampia, che ospiterà 674 posti auto.

Il progetto di OBR e Starching prevede la conferma della vocazione sportiva del Palasport, realizzando un’arena di circa 5 mila metri quadrati per la cui gestione sarà coinvolto anche il Coni. L’arena sarà polifunzionale e modellabile, per cambiare configurazione e ospitare anche eventi come i concerti.

Attorno all’arena ci sarà spazio per un distretto commerciale tematico con al centro i temi del turismo, dello sport, della produzione locale e della nautica. Nelle aree esterne sorgerà, invece, sempre a carico di CdS Holding Spa, una parte del grande parco urbano che proseguirà negli altri lotti del Waterfront, con nuovi filari di alberi ad alto fusto e un tratto della pista ciclabile che attraverserà tutta l’area.

CdS procederà poi, con inizio lavori previsto sempre nel 2021, alla totale riconversione delle altre aree interessate dal progetto del Waterfront di Levante, per le quali ha firmato con il Comune un preliminare di acquisto da 20 milioni di euro. Verrà realizzato anche un nuovo quartiere che comprenderà spazi residenziali, uffici, servizi, uno studentato e aree dedicate all’ospitalità.

L’obiettivo è quello di creare – spiega la società – una nuova centralità urbana e una nuova destination attrattiva al di là dei confini regionali, per gli appassionati del mare e non. Due saranno le stelle polari del progetto: la qualità architettonica e la sostenibilità ambientale, con immobili di ultimissima generazione, realizzati con un’architettura bioclimatica, la cosiddetta nZEB (nearly Zero Energy Building)“.

I CANALI AL POSTO DEI PADIGLIONI

Insieme ai cantieri del Palasport, iniziano proprio in questi giorni anche i lavori di demolizione dei padiglioni dell’ex Fiera di piazzale Kennedy: si tratta dei padiglioni C, D (quest’ultimo in uso alla Facoltà di Ingegneria fino a pochi anni fa) ed F.

Nei mesi scorsi, intanto, è stato completato il riempimento acqueo del primo tratto del canale navigabile, sorto al posto dell’auditorium dell’edificio ex-Nira, con il ritorno dell’acqua nella darsena prospicente la fortificazione seicentesca della cerchia muraria di Genova. E sempre nei mesi scorsi è stata demolita anche la Palazzina Uffici, ex centro direzionale della Fiera. I lavori di demolizione dei padiglioni sono stati aggiudicati ad un raggruppamento di imprese guidato da Daf Costruzioni stradali e composto dalle ditte Bazzani e Vico.

Alla gara hanno partecipato dieci ditte, i vincitori sono stati scelti anche per la riduzione dei tempi del cantiere: a fronte dei 200 giorni previsti a bando, si sono impegnati a concludere i lavori entro 120 giorni. Sono previste penali di 10 mila euro per ogni giorno di ritardo. L’importo dei lavori, a bando, era di oltre 11 milioni e 500 mila euro, poi scesi a 8 milioni e 700 mila euro più Iva. L’impegno complessivo del Comune per gli abbattimenti ammonta invece a circa 15 milioni.

Dopo la demolizione dei padiglioni, potrà iniziare lo scavo dei canali, per la completa attuazione del Waterfront di Renzo Piano. La gara è prevista a febbraio, per aggiudicare i lavori entro aprile e far partire gli scavi dei canali non appena saranno finite le demolizioni dei padiglioni. L’obiettivo è di concludere i lavori di scavo e creazione dei nuovi canali entro la primavera del 2022.

Il canale principale avrà una lunghezza di 200 metri per 35 di larghezza, mentre il canaletto tra il Palasport e il Padiglione B (l’attuale edificio ad uso fieristico dal caratteristico colore blu, progettato dall’architetto Jean Nouvel) partirà con una larghezza minima di 10 metri e si estenderà fino a 40. Farà un percorso che dall’attuale marina di fianco alla tensostruttura, salirà verso nord lambendo il Palasport. Come richiesto dall’architetto Piano, le banchine saranno animate dalla presenza di locali pubblici, come negozi, ristoranti e attività nautiche, in parte di realizzazione pubblica e in parte privata.

Un rendering del nuovo canale navigabile

Su entrambi i lati dei canali sono previste ampie banchine pedonali ad uso pubblico, che avranno una larghezza compresa tra i 6 e i 18 metri lungo il canale principale e di 3 metri lungo il canaletto. Nel frattempo si realizzerà l’accesso all’area fieristica grazie alla nuova viabilità prevista dal progetto.

Dopo lo scavo dei canali, si passerà alla realizzazione del parco urbano e dei ponti: quello sul canaletto sarà mobile per permettere l’ingresso delle imbarcazioni. Saranno infine allestiti gli spazi per i circoli nautici, le associazioni e gli esercizi commerciali legati agli sport nautici e alla ristorazione.

BUCCI: “GIORNATA STORICA PER GENOVA”

“E una giornata storica per Genova – spiega il sindaco Marco Bucci una tappa importante di un lavoro di enorme portata che ci ha visto impegnati sin dal primo giorno della nostra esperienza alla guida della città. Dopo l’abbattimento del Nira, assistiamo oggi all’avvio di altri lavori importanti che trasformeranno la zona fieristica, regalando un nuovo skyline al levante cittadino. Nasceranno spazi che ci permetteranno di organizzare esposizioni fieristiche di livello mondiale, eventi sportivi dedicati alla nautica e a tantissime altre discipline, grazie all’arena del Palasport. Potremo inoltre ospitare grandi concerti, avremo zone per uffici e, in generale, un migliore rapporto tra gli spazi della Fiera e la città. Nella primavera del 2022 avremo un’area del tutto nuova“.

TOTI: “IMPENSABILE NON UTILIZZARE UN’AREA COSI’ ATTRATTIVA”

Era impensabile che una struttura così attrattiva per la sua posizione adiacente al mare – sottolinea Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria – non fosse pienamente utilizzata. E oggi finalmente, dopo la demolizione dell’edificio ex Nira e l’avvio delle opere di scavo dei canali, possiamo dire di aver compiuto un passo fondamentale che dimostra la piena volontà dell’amministrazione comunale e regionale di voler rinnovare Genova attraverso una grande opera di rigenerazione urbana, che porterà a nuova vita spazi importanti come questo“.

Da qui parte il ridisegno del nuovo fronte mare, “che sarà a misura della cittadinanza e delle attività – afferma Toti – a cominciare dalla restituzione alla sua funzione sportiva del Palasport, una struttura con più di 50 anni, ormai diventata obsoleta, ma pronta a ritornare ad essere uno spazio unico nel suo genere, snodo di una nuova idea di città. Oggi, con l’avvio di questi cantieri, possiamo dire che Genova si appresta ad avere un nuovo centro polifunzionale sportivo di qualità, per poter ospitare quegli eventi di livello nazionale e internazionale che fino ad ora ci erano preclusi“.

 

Giuseppe Orrù

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