La sfida di Baglietto per una nautica a zero emissioni

Baglietto è tornata a raccontare la sua sfida green verso il futuro, presentando la "Power Station BZero”

18 April 2023 | di Maria Cristina Sabatini

Sostenibilità e attenzione all’ambiente sono le chiavi di volta per costruire un futuro possibile. Le giovani generazioni lo hanno già capito. L’industria è alla ricerca di sistemi tecnologici sempre più innovativi per produrre “energia pulita” e il mondo della nautica da diporto non è da meno.

Alla Spezia, nel cuore del Miglio Blu, il miglio di strada che accoglie il gotha della cantieristica da diporto internazionale, alcuni giorni fa c’era fermento. Nella sua sede ligure, Baglietto, cantiere specializzato nella costruzione di imbarcazioni plananti in alluminio da 38 a 50 metri e di megayacht dislocanti e semidislocanti dai 40 metri in su in alluminio e in acciaio, ha dato infatti appuntamento alle istituzioni del territorio, alla stampa specializzata ed ai giovani studenti dell’Istituto Nautico e del corso di laurea in Ingegneria Nautica dell’Università della Spezia, per condividere i progressi portati avanti nel mondo dell’energia green grazie al progetto Bzero (B raised to zero), che ha come obiettivo l’implementazione dell’autonomia elettrica di crociera delle imbarcazioni, a zero emissioni, con la produzione e l’utilizzo di idrogeno “green”.

Bzero: in cammino verso zero emissioni

 Nel 1874, spiega Diego Michele Deprati, amministratore delegato di Baglietto, Jules Verne profetizzava: “L’acqua sarà un giorno un combustibile. L’idrogeno e l’ossigeno di cui è costituita, utilizzati isolatamente, offriranno una sorgente di calore e di luce inesauribile”. “Ebbene – sottolinea Deprati – oggi è il momento. In Baglietto abbiamo istituito un dipartimento espressamente dedicato allo studio delle nuove tecnologie ecosostenibili, ‘Baglietto Energy‘, per studiare l’implementazione di fonti di energia alternative da applicare alla nautica”.

Dopo la presentazione del progetto BZero lo scorso anno a Montecarlo, Baglietto oggi è tornata a raccontare la sua sfida green verso il futuro, presentando la “Power Station BZero“, un prototipo di ciò che sarà installato, in modo ottimizzato, sulle imbarcazioni Baglietto superiori ai 50 metri. La stazione, situata nel golfo spezzino, darà così modo di sviluppare le procedure di funzionamento e ottimizzare gli aspetti tecnici, per effettuare a bordo degli yacht la ricarica di idrogeno, ma ancora prima la Power Station concorrerà ai bisogni energetici del cantiere.

In cosa consiste il sistema Bzero?

Il sistema BZero prevede l’implementazione di un modulo di produzione di idrogeno che, a partire da acqua di mare filtrata e deionizzata, produce idrogeno grazie ad un sistema di elettrolizzatori alimentati primariamente da energia proveniente da fonti rinnovabili come i pannelli fotovoltaici, ossia dall’energia solare, o dalla rete elettrica di terra, al fine di produrre idrogeno di tipo “green”.

“Con questa tecnologia a bordo – afferma Fabio Ermetto, direttore commerciale di Baglietto – sarà possibile stare all’ancora a zero emissioni fino a 75 ore e navigare fino a 120 miglia nautiche a 7 nodi. L’utilizzo combinato di idrogeno e batterie, infatti, permetterà l’ottenimento di energia disponibile 4 volte superiore all’utilizzo delle attuali batterie con indubbio vantaggio anche economico per gli armatori”.

“Il progetto, che ha come obiettivo primario quello di aumentare l’autonomia elettrica di crociera dell’imbarcazione in modalità zero emissioni – conclude Alessandro Balzi, direttore del dipartimento Energy del cantiere – prevede l’integrazione a bordo delle imbarcazioni Baglietto della tecnologia fuel cell a idrogeno su piattaforma ibrida o diesel-electric. Il particolare sistema di stoccaggio permette di intrappolare l’idrogeno, voluminoso per sua natura, in idruri metallici consentendo così lo storage in forma solida, sicura e a bassa pressione”.

Oltre Baglietto, partecipano all’implementazione di BZero ARCO TECHNOLOGIES, BLUENERGY REVOLUTION, ENAPTER, H2BOAT e SIEMENS ENERGY, oltre a RINA come ente certificatore in tutte le fasi di progetto.

 

 

 

 

 

 

 

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