La Polinesia Francese crea la più grande area marina protetta del mondo
La nuova area marina protetta comprenderà l'intera Zona Economica Esclusiva (ZEE), per una superficie complessiva di 4,8 milioni di chilometri quadrati
La nuova area marina protetta comprenderà l'intera Zona Economica Esclusiva (ZEE), per una superficie complessiva di 4,8 milioni di chilometri quadrati
Il governo della Polinesia Francese annuncia la creazione della più grande area marina protetta mai esistita. L’annuncio è stato fatto durante la Conferenza delle Nazioni Unite sugli oceani in Francia, dove il presidente della Polinesia Francese, Moetai Brotherson, ha dichiarato che la nuova area marina protetta comprenderà l’intera Zona Economica Esclusiva (ZEE), per una superficie complessiva di ben 4,8 milioni di chilometri quadrati.
Dentro questo enorme territorio sotto il controllo governativo, l’area marina che verrà protetta avrà un’ampiezza totale di 1,086 milioni di km quadrati di oceano, ovvero il doppio delle dimensioni della Francia continentale. Due zone per un totale di circa 900.000 km quadrati saranno completamente protette, cioè 220.000 km quadrati nei pressi delle Isole della Società e 680.000 km quadrati vicino alle Isole Gambier. Altri 186.000 km quadrati saranno riservati alla pesca artigianale con la lenza. La pesca a strascico e con reti a circuizione sarà vietata, così come lo sfruttamento dei fondali marini per l’estrazione mineraria, lotta che rappresenta uno degli impegni principali della Polinesia Francese.
L’iniziativa è stata accolta con favore da figure come Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese, Peter Thompson, inviato speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite per gli oceani, John Kerry, ex Segretario di Stato degli Stati Uniti e inviato speciale di Joe Biden per il clima, Minna Epps, direttrice della politica oceanica globale presso l’IUCN, e la famosa oceanografa ed esploratrice americana Sylvia Earle. “Gestiamo questa ZEE – ha dichiarato il presidente Brotherson – con saggezza da secoli, utilizzando le tecniche tramandate dalle generazioni precedenti a noi e ai nostri antenati. Continueremo così”.
“Queste acque – ha aggiunto M. Sanjayan, Ceo di Conservation International – pullulano di vita: squali, balene, tartarughe marine e barriere coralline tra le più sane mai studiate. Per la popolazione della Polinesia Francese l’oceano è tutto: sostiene i mezzi di sussistenza, nutre le comunità e consolida l’identità culturale. Proteggerlo significa salvaguardare uno stile di vita e offrire al mondo un esempio lampante di coraggiosa leadership oceanica”.
Grande entusiasmo per l’annuncio della creazione della nuova area marina protetta è stato espresso anche da Razan Al Mubarak, presidente dell’IUCN – Unione Mondiale per la Conservazione della Natura. “Questo livello di ambizione – ha sottolineato – è ciò di cui il mondo ha bisogno per contribuire a invertire la rotta verso un oceano sano e produttivo. Ciò stabilisce una nuova tendenza nella creazione di aree marine protette su larga scala”.
Questa decisione rappresenta quindi un importante passo avanti non solo per la Polinesia Francese e per la Francia ma anche per il pianeta in generale. Pur gestendo il 7% della superficie oceanica totale, il PIL della Polinesia Francese rappresenta meno dello 0,1% del PIL globale. “Siamo una specie – ha concluso il presidente della Polinesia Francese – di colosso paradossale: spalle larghe ma piedi piccoli. Eppure, restiamo saldi su questi piedi piccoli e ci assumiamo le nostre responsabilità”. Complimenti.
Fonte foto: Wikipedia