Energy Observer, approda in Italia la prima nave alimentata interamente ad idrogeno

La prima imbarcazione al mondo alimentata a idrogeno ed energie rinnovabili ha ormeggiato a Venezia per la 23ª tappa del suo itinerario. Resterà all’Isola della Certosa fino a lunedì 16 luglio

11 July 2018 | di Giuseppe Orrù
Energy Observer
Energy Observer

Energy Observer, la prima imbarcazione al mondo alimentata a idrogeno ed energie rinnovabili, autosufficiente in termini energetici e con zero emissioni di gas a effetto serra o di particelle fini, è arrivata in Italia, a Venezia.

Presentato ufficialmente il 14 aprile del 2017 a Saint-Malo (Bretagna), questo catamarano sperimentale è impegnato nel primo viaggio intorno al mondo utilizzando esclusivamente energie rinnovabili, con l’obiettivo di testare queste tecnologie in condizioni estreme, in modo che possano essere sviluppate su larga scala, via mare e via terra, per scopi mobili o stazionari.

Da venerdì 6 luglio l’imbarcazione ecologica si trova a Venezia per la 23ª tappa del suo itinerario. Energy Observer è attraccata alla marina dell’Isola della Certosa, dove resterà ormeggiata fino a lunedì 16 luglio. Chi volesse conoscere meglio l’iniziativa, che coinvolge tutto il pianeta, può visitare fino a domenica 15 luglio il villaggio espositivo interattivo e pedagogico allestito nei pressi dell’ormeggio.

Il progetto

Energy Observer, progetto avviato dal capitano Victorien Erussard e l’esploratore Jérôme Delafosse, intraprende un tour mondiale di 6 anni, che porterà il team in 50 Paesi, prevedendo 101 fermate, con l’obiettivo principale di raggiungere l’autosufficienza attraverso l’accoppiamento di energia e produzione di idrogeno carbon-free. Per consultare l’itinerario della nave e la sua posizione in tempo reale cliccare qui.

Per garantire l’autosufficienza energetica di Energy Observer durante tutta la spedizione, sia di giorno che di notte, l’idrogeno prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua marina viene compresso e stoccato e quindi convertito in energia elettrica tramite una pila a combustibile. L’idrogeno, come vettore energetico, consente di compensare l’intermittenza delle energie rinnovabili.

Il sogno di una mobilità a idrogeno

Tra i partner dell’imbarcazione c’è Air Liquide, che fornisce il proprio supporto a questo progetto scientifico e tecnologico, che punta a dimostrare il ruolo dell’idrogeno nella transizione energetica. L’azienda, leader mondiale dei gas, delle tecnologie e dei servizi per l’industria e la sanità, è presente in 80 Paesi con circa 65 mila collaboratori e vanta oltre 20 anni di esperienza nello sviluppo dell’energia a idrogeno, soprattutto nel settore della mobilità. Ad oggi Air Liquide ha installato 100 stazioni a idrogeno in tutto il mondo.

Con l’iniziativa Blue Hydrogen, Air Liquide si sta inoltre muovendo verso una graduale decarbonizzazione della produzione di idrogeno e si è impegnata a produrre almeno il 50% dell’idrogeno necessario per queste applicazioni attraverso processi privi di emissioni di carbonio entro il 2020, combinando l’uso di energie rinnovabili, elettrolisi dell’acqua, reforming del biogas e l’uso delle tecnologie per la cattura e l’upgrading del carbonio emesso durante il processo di produzione dell’idrogeno dal gas naturale. Un sogno possibile, come sta dimostrando Energy Observer durante la sua navigazione nei mari del mondo.

 

Giuseppe Orrù

 

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