Arriva Oceanbird, la prima nave cargo a vela al mondo

Oceanbird permetterà di ridurre del 90% le emissioni inquinanti. Dal 2024 la potremo vedere solcare i mari

29 September 2020 | di Maria Cristina Sabatini

Alimentare le più grandi navi cargo oceaniche tramite il vento, riducendo le emissioni inquinanti del 90% rispetto ad un’imbarcazione tradizionale. È questo l’ambizioso obiettivo del progetto di ricerca wPCC (wind Powered Car Carrier), dal cui sviluppo è nata Oceanbird, innovativa nave cargo a vela made in Svezia.

Immaginate una nave per il trasporto merci capace di contenere fino a 7.000 autoveicoli nello scafo, lunga 200 metri e larga 40, che attraversa l’Oceano Atlantico, ad una velocità media di 10 nodi, senza alcuna emissione inquinante perché alimentata dal vento. No non è fantasia, ma un programma ambizioso nato in terra scandinava, portato avanti grazie ad una partnership tra mondo pubblico, privato ed accademico.

Protagonisti del progetto, la Wallenius Marine,  il KTH Royal Institute of Technology , la  SSPA e l’amministrazione svedese dei trasporti, che ha creduto nell’iniziativa stanziando 27 milioni di corone per il periodo 2019-2022. L’obiettivo? Una maggiore sostenibilità, raggiunta grazie all’utilizzo dell’energia pulita prodotta dal vento. Un concetto tanto antico quanto innovativo se pensiamo alla sua applicazione su navi oceaniche per il trasporto delle merci.

Oceanbird, la prima nave cargo a vela

Così è partita la ricerca che ha visto la nascita di Oceanbird, nave cargo caratterizzata da 5 vele di 80 metri di altezza, quasi il doppio rispetto agli alberi che siamo abituati ad ammirare oggi sulle più grandi imbarcazioni a vela che solcano i nostri mari.

Ma quelle di Oceanbird sono vele molto particolari. Assomigliano più alle ali di un aeroplano, grazie ad una tecnologia e ad una ricerca che vede mescolare aereodinamica e cantieristica. Il sartiame è realizzato in acciaio e materiali compositi e ruota di 360 gradi per catturare il vento in modo ottimale.

Quando le vele sono aperte, Oceanbird può raggiungere l’imponente altezza di circa 105 metri sopra la linea di galleggiamento ma, grazie ad una costruzione telescopica, possono all’occorrenza anche essere abbassate, ottenendo un’altezza della nave di circa 45 metri sopra la linea di galleggiamento.

Oltre le imponenti vele, l’imbarcazione sarà dotata anche di un motore ausiliario rigorosamente ad energia pulita. Una traversata transatlantica con Oceanbird richiederà circa 12 giorni, quasi il doppio rispetto ai sette giorni necessari oggi alle navi convenzionali ma con un taglio di emissioni inquinanti stimato del 90%.

Intanto il lavoro degli esperti continua con test e simulazioni su modelli, in bacino e acque libere. Il design definitivo di Oceanbird si stima sarà pronto per gli ordini nel 2021 ma dovremo attendere fino al 2024 per vederla solcare i mari. Una buona notizia per il nostro futuro.

 

Maria Cristina Sabatini

Fonte foto: Wallenius Marine

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1 commento

  1. Associazione Scafi d'epoca e Classici says:

    Speriamo che si avveri questa svolta del futuro che guarda al passato.

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