Al Marina Genova grande successo per la seconda edizione di “SeaYou – Yacht sales & charter days”

Il mondo dei super yacht e della sostenibilità si incontrano in questa manifestazione

15 April 2022 | di Manuela Facino

Marina Genova, dopo uno stop di due anni, ha rinnovato l’appuntamento con “SeaYou – Yacht sales & charter days“, manifestazione interamente dedicata alla grande nautica e ai professionisti che ne fanno parte. SeaYou nasce con l’idea di mettere in contatto gli operatori del settore: cantieri costruttori, broker, agenzie di charter e di assicurazioni ma anche tutto l’indotto del comparto nautico, permettendo un confronto diretto e fluido.

L’evento è stato suddiviso in due giornate (12-13 aprile) in cui è stato possibile visitare i super yacht in banchina ma anche approfondire diverse tematiche, quest’anno tutte incentrate sul tema dell’ecosostenibilità e del refitting. La “rinascita” della barca, in particolare, è stato il focus del workshop “When refitting becomes green“, moderato da Franco Michienzi, direttore di Barche Magazine.

Il refitting – ha affermato Sergio Cutolo, presidente di Hydro Tecandrebbe incentivato. Il settore yacht è ancora troppo concentrato sulle nuove costruzioni quando in realtà disponiamo di un parco navigante notevole, di imprenditori e maestranze che desiderano entrare nel refitting. La riconversione green delle barche ha i suoi vantaggi da un punto di vista di costi e tempi, per non parlare dell’aspetto etico e filosofico”.

Interessante anche il contributo Jean Marc Janssen, architetto dello studio Christian Grande, che ha portato tre esperienze progettuali: il Grand Ocean, un vecchio Blohm & Vhos a cui sono stati eseguiti dei lavori strutturali di poppa, il “Picchio”, uno dei primi catamarani a motore nel 2010, e “Ssy” (Swiss sustainable yacht), l’evoluzione del Picchio con una propulsione a idrogeno e pannelli solari, progetto 100% green.

“Ritengo che il tema del refitting – ha sottolineato Janseen – sia etico, filosofico e anche progettuale. Si deve quindi parlare di sostenibilità già dalla fase euristica e applicare l’idea di sostenibilità anche al processo intellettuale, riconoscendo all’imbarcazione un valore storico ancor prima che materiale”. Ssy rappresenta un nuovo concetto di catamarano, il cui impatto zero è dovuto anche alla ricerca dei materiali utilizzati a bordo: cuoio riciclato, tessuti rigenerati e sughero verniciato per i bagni perchè “l’armatore non è disposto a scendere a compromessi in tema di sostenibilità”, ha ricordato Janssen.

L’ultimo intervento è stato di Fulvio Montaldo, presidente dei Cantieri navali di Sestri che, circa 10 anni fa, ha iniziato un processo di ristrutturazione green, a partire dal cantiere. “Il refitting – ha spiegato Montaldo – permette due ipotesi di lavoro: possiamo trovarci di fronte ad un armatore più classico, votato cioè al mantenimento strutturale, questo di solito avviene per le barche a vela d’epoca, oppure, se si tratta di grandi barche da charter, il cliente si sposta versa la ricerca del prodotto innovativo o dell’ultima tecnologia sul mercato. Sono due mondi molto diversi ma due sfide altrettanto interessanti”.

Alla tavola rotonda, presentata da Giuseppe Pappalardo, direttore di Marina Genova, hanno preso parte anche Tankoa, Boero YachtCoatings, Rina, Yachteye e Italian Yacht Masters. Attraverso dei brevi speech ognuno ha offerto, nell’ambito del proprio settore, il proprio contributo ingegneristico, progettuale, tecnologico o ambientale, percorsi differenti ma accomunati da un unico importante obiettivo: la salvaguardia dell’ambiente.

 

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