Nasce il progetto “Suzuki Drive Experience” per una navigazione sicura e consapevole
Il progetto "Suzuki Drive Experience" comprende 10 tutorial realizzati per educare i diportisti sulle norme da rispettare e i comportamenti da tenere quando si naviga
Il progetto "Suzuki Drive Experience" comprende 10 tutorial realizzati per educare i diportisti sulle norme da rispettare e i comportamenti da tenere quando si naviga
Nasce il progetto “Suzuki Drive Experience” che prevede la pubblicazione sui canali social dell’azienda giapponese di 10 tutorial allo scopo di sensibilizzare gli armatori verso una navigazione sicura e consapevole, educando i diportisti sulle norme da rispettare e i comportamenti da tenere quando si naviga. Il terzo tutorial, in particolare, ha come argomento la programmazione di una gita fuori porta in barca.
Se non conosciamo il percorso per la nostra meta, ad esempio, prima di partire lo cerchiamo su internet oppure controlliamo le previsioni del tempo o rintracciamo l’indirizzo di un ristorante dove andare a mangiare. La stessa cosa va fatta quando si pianifica una gita in barca, prestando però maggiore attenzione, in quanto in mare non si può acquistare ciò che si è dimenticato di portare a bordo.
Cosa portare in barca
Tra gli oggetti indispensabili per una gita in barca spiccano le dotazioni di sicurezza (con un numero di salvagenti sufficienti per tutti), i documenti personali, dell’imbarcazione e del motore e l’acqua, essenziale specialmente in estate (almeno due litri a persona). Il cibo va messo in una borsa frigo, sistemato all’ombra in gavoni asciutti prima di prendere il largo. I panini sono comodi ma se si preferiscono delle pietanze è meglio preparare monoporzioni chiuse, pratiche e pronte all’uso, diminuendo così il rischio di sporcare la barca. È importante poi portare sempre qualcosa di secco (gallette o cracker) per contrastare il mal di mare. Molto utili anche cappelli e crema solare e un kit di primo soccorso.
Come comportarsi a bordo
In barca c’è un solo capitano ed è lui che sta al timone, eseguendo le manovre più delicate, come l’ormeggio in porto. Può delegare qualcun altro durante la navigazione ma sempre sotto la sua stretta vigilanza. Inoltre, gestisce e coordina l’equipaggio, specificando come comportarsi e dove sedersi, perché è lui il responsabile di ciò che accade quando si è in mare. Questo è un principio cardine che va chiarito a tutte le persone imbarcate, che devono essere comunque pronte a dare una mano, ad esempio per togliere i parabordi, passare la cima in porto o calare l’ancora quando si arriva in rada.
Mai lasciare a terra buonsenso, educazione e rispetto
Qualsiasi imbarcazione, anche la più grande, ha uno spazio limitato da condividere e per vivere un’esperienza positiva occorre mantenere l’armonia con il resto dell’equipaggio. Ecco perché non bisogna mai dimenticare di portare a bordo buonsenso, educazione e rispetto. È quindi importante evitare di ormeggiare troppo vicini ad un’altra imbarcazione, regolare il volume della musica, ricordarsi che la barca, anche quando all’ancora, non è mai ferma e non bere alcolici o fare uso di droghe (il comandante può infatti essere sottoposto a controlli, con multe fino ai 15.000 euro).
Verificare le condizioni meteo
Informarsi sul meteo prima di andare in barca e continuare ad osservarlo quando si è in mare è fondamentale. Ci sono diverse app affidabili da poter scaricare ma è consigliabile controllare una fonte ufficiale come il meteo dell’Aeronautica Militare, dove si trovano anche le previsioni Meteomar, ovvero i bollettini per i naviganti emessi tutti i giorni ogni sei ore. In mare le condizioni meteo possono mutare molto velocemente. La comparsa improvvisa di vento anomalo, la vista di un gruppo di nuvole scure all’orizzonte o il moto ondoso in progressivo aumento sono segnali generici che devono mettere in guardia, suggerendo la giusta prudenza. Per qualsiasi emergenza il numero da chiamare è quello della Guardia Costiera: 1530.
Consultare le ordinanze
Le ordinanze di sicurezza balneare rappresentano le regole che riguardano la navigazione, le zone protette e le restrizioni specifiche che disciplinano gli aspetti relativi alla sicurezza e ai vari tratti costieri d’Italia: ogni località ha infatti un ufficio del Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia Costiera di riferimento. Le ordinanze locali sono disponibili presso gli uffici della CP locale, i porti, le marine, gli approdi e sul sito ufficiale della Guardia Costiera.
Orientarsi lungo la costa
Nell’orientamento in mare risulta imprescindibile il “punto cospicuo“, ossia un punto di riferimento ben visibile e facilmente riconoscibile anche da lontano. I punti cospicui includono fari, torri, isolotti, antenne, grattacieli, ecc. e possono essere utilizzati in vari tipi di rilevamento, come il rilevamento “al traverso”, quando la posizione del punto cospicuo è perpendicolare all’asse longitudinale della barca, o in “allineamento”, quando due punti cospicui si trovano uno dietro l’altro visti dalla barca. È quindi necessario avere ben presenti i punti cospicui “ufficiali” del tratto di costa in cui si navigherà (quelli riportati sulle carte) e talvolta prendere dei riferimenti della costa ad hoc, facendo attenzione agli oggetti che possono spostarsi, come le navi alla fonda.
Argomenti: suzuki