I Capodogli del Mar Ligure
Il capodoglio in Mar Mediterraneo (Physeter catodon) è una delle otto specie di cetacei avvistati regolarmente. In passato erano considerati piuttosto abbondanti in alcune parti del Mediterraneo, ma attualmente è raro avvistare grandi gruppi di esemplari.
Il capodoglio in Mar Mediterraneo (Physeter catodon) è una delle otto specie di cetacei avvistati regolarmente. In passato erano considerati piuttosto abbondanti in alcune parti del Mediterraneo, ma attualmente è raro avvistare grandi gruppi di esemplari.

Il Capodoglio ama vivere nelle acque prossime alla scarpata continentale e nella piana abissale; tuttavia recenti studi hanno mostrato una preferenza per gli habitat prossimi ai canyon sottomarini.
Nel Mar Ligure, all’interno del Santuario dei Cetacei, è possibile incontrarlo ed è facile riconoscerlo per alcuni elementi che caratterizzano il suo comportamento in superficie.
Il nuoto: è molto frequente incontrarlo fermo a riposarsi, specialmente in condizioni di calma piatta. Il capodoglio non è un gran nuotatore in superficie e difficilmente la sua velocità supera i 4 nodi, respira con gran regolarità emettendo 5-6 soffi al minuto.
Il soffio: è un elemento caratteristico. Non è verticale ma inclinato di circa 45° a causa della posizione dello sfiatatoio posta lateralmente.
Le immersioni: la durata della permanenza in superficie dipende da quanto è stato immerso precedentemente, secondo gli antichi
balenieri il capodoglio emetterebbe un soffio per ogni minuto passato precedentemente sott’acqua. Quando termina una sequenza respiratoria la coda emerge completamente e l’animale si immerge. Sebbene il capodoglio non rimanga immerso generalmente più di mezz’ora raggiungendo profondità intorno a 500 m, può spingersi a cacciare fino a 2000 m con permanenze sul fondo che raggiungono le due ore. Anche la velocità di immersione può raggiungere valori notevoli: se normalmente si aggira intorno a 120 m/min, può raggiungere brevi picchi di 600 m/min.
Alimentazione: attualmente il capodoglio è considerato il più grande predatore esistente sul pianeta. La sua dieta si basa principalmente su calamari mesopelagici sebbene siano stati ritrovati resti di calamari giganti (Architeuthis) all’interno dello stomaco di alcuni Capodogli. Per quanto riguarda le tecniche di caccia sembra che la suzione giochi un ruolo importante sebbene alcuni autori abbiano ipotizzato anche la possibilità dell’uso di intense emissioni acustiche per tramortire e immobilizzare le prede.
Il caratteristico suono emesso dal Capodoglio durante le immersioni è dovuto all’emissione di impulsi sonar che gli consentono di localizzare la preda anche in condizioni di visibilità ridotta caratteristiche delle alte profondità. – Paolo Andrea Gemelli
Fonti:
- Giuseppe Notarbartolo di Sciara, Massimo Demma “Guida dei mammiferi marini del Mediterraneo”
- C. Fiori, M. Aïssi, J. Alessi and M. Würtz; “Geostatistical modelling of spatial distribution of sperm whale (Physeter catodon) in the Pelagos Sanctuary from sparse count data and heterogeneous observation efforts”; 1st International Workshop Ecology, Behaviour and Conservation of Sperm Whale in the Mediterranean Sea
- Walter M.X. Zimmer; NATO Undersea Research Centre; La Spezia “Sperm whale biosonar: searching for prey”; 1st International Workshop Ecology, Behaviour and Conservation of Sperm Whale in the Mediterranean Sea
- M. Aïssi, C. Fiori, J. Alessi and M. Würtz; “Biology and conservation status of sperm whale (Physeter catodon) in the Mediterranean Sea”; 1st International Workshop Ecology, Behaviour and Conservation of Sperm Whale in the Mediterranean Sea
Argomenti: Daily Nautica


