Exchange, il catamarano charter di 50 metri dalle funzionalità innovative
Quattro giovani designer presentano un concept yacht per il charter di lusso contemporaneo
Exchange è un catamarano di 50 metri LOA e 498 GT destinato al charter, inclusivo ed environment-friendly, che unisce un design innovativo a soluzioni ecosostenibili allineandosi alle ultime tendenze del mercato del diporto.
L’imbarcazione è stata sviluppata da Giovanni Buratto, Luca Imperio, Riccardo Malagnino e Francesco Olivieri, studenti del corso di studi magistrali in Design e Ingegneria Nautica (Workshop B/DIA3) dell’Università degli Studi di Genova/Campus di La Spezia, sotto la supervisione dei professori Mario Zignego e Massimo Musio Sale.
“Nelle fasi iniziali di progetto – spiegano Buratto, Imperio, Malagnino e Olivieri – ci siamo chiesti come poter soddisfare le differenti esigenze del charter nautico di lusso. Le risposte sono state soluzioni all’avanguardia, tecnologiche e green. Abbiamo progettato uno yacht modulabile dotato di propulsione ibrida a profili alari e lo abbiamo conformato anche sotto l’aspetto delle esigenze di una mobilità ridotta. È nato così Exchange, un catamarano unico nel suo genere”.
I ponti principali sono connotati da ambienti open space, dove il concetto di loft viene declinato nell’organizzazione dei layout, e gli spazi chiusi sono interconnessi con gli spazi esterni, regalando una profonda esperienza di contatto con l’ambiente circostante. Una delle parole chiave per lo studio degli interni è “Design for All“: infatti, qualora fosse necessario ospitare a bordo una persona con mobilità ridotta, sono stati specificatamente progettati sia la cabina, dotata di ascensore privato, sia i percorsi dedicati sui ponti dello yacht.
L’upper deck poppiero è caratterizzato da un ambiente modulabile, racchiuso all’interno di un telaio intercambiabile delle dimensioni di un doppio TEUs, scelto per facilitarne la logistica e l’installazione on-board. L’ambiente è adattabile alle necessità degli ospiti, che lo possono customizzare scegliendo tra differenti layout e specifiche funzionalità prima del periodo di charter.
Il layout del lower deck garantisce una separazione netta tra le zone dello yacht: lo scafo di tribordo è dotato di 6 cabine destinate ai 12 ospiti, quello di babordo è dedicato all’equipaggio e alla zona servizi. I due settori sono collegati da un corridoio centrale destinato alla crew.
Il sistema propulsivo primario in linea d’asse è affiancato da vele rigide, abbattibili e automatiche che contribuiscono alla propulsione, riducendo allo stesso tempo i consumi. In rada le vele scompaiono nel catino della sovrastruttura, nascondendosi alla vista e diminuendo l’impatto visivo.
I motori primi a combustione interna sono alimentati da metanolo liquido e, mediante dei reformer, si estrae idrogeno per alimentare moduli fuel cells che producono l’energia elettrica utilizzata per caricare le batterie che alimentano i carichi di hotel e i due motori elettrici ausiliari. L’impianto così progettato consente sia navigazioni lunghe a basse emissioni, sia navigazioni costiere in zone marine protette.