Saltamacchia mattatore alla “nazionale” di Safari Fotosub di Quinto
Il giorno della competizione tutto è filato liscio come l’olio, con mare calmo e buona visibilità: i sub sono rimasti in acqua 4 ore, divertendosi e facendo un gran numero di catture
Il giorno della competizione tutto è filato liscio come l’olio, con mare calmo e buona visibilità: i sub sono rimasti in acqua 4 ore, divertendosi e facendo un gran numero di catture
Sabato 14 giugno, nei fondali di Genova-Quinto al Mare, una ventina di subacquei specializzati nel Safari Fotosub si sono sfidati a colpi di flash per guadagnarsi gli ultimi punti disponibili per l’ammissione ai Campionati italiani della specialità in programma a Ponza a metà settembre. La competizione era stata programmata per il 17 maggio ma è stata posticipata a causa della momentanea impraticabilità del campo gara, che era stato interdetto alla balneazione per una piccola perdita fognaria. Così i vulcanici organizzatori della Lega Navale Italiana di Quinto sono stati costretti a spostare il campo gara più a levante e hanno risolto la situazione con la collaborazione del Barracuda Sub.
Il giorno della sfida tutto è filato liscio come l’olio, con mare calmo e buona visibilità, e i sub sono rimasti in acqua 4 ore, divertendosi e facendo un gran numero di catture. Meglio di tutti ha fatto Pier Maria Saltamacchia, che ha fotografato nella categoria “Apnea Master” ben 47 specie diverse, compreso un raro Sugarello. Alle sue spalle si sono piazzati nell’ordine Nicola Alaimo del Seatram Bogliasco e Giuseppe Pagliuso e Alessandro Marcenaro del C.S. Sestri Levante, il club subacqueo che da anni domina le scene del Safari Fotosub. Saltamacchia ha vinto anche il titolo 2025 di Campione Regionale Safari Fotosub FIPSAS.
Dopo la premiazione abbiamo parlato con Pier Maria e abbiamo scoperto che si tratta di un vero fenomeno, oltre che un grande appassionato di pesca subacquea in apnea, che pratica assiduamente per circa duecento giorni l’anno. Prende soltanto i pesci che mangia con i familiari ed è contrario alle gare di pesca subacquea, che ritiene, come me, anacronistiche.
Pier Maria considera suoi maestri Gian Donati, Alessandro Marcenaro e Giuseppe Pagliuso, dai quali ha appreso molti segreti per praticare la pesca subacquea e il safari. È già laureato in storia medievale e di recente si è iscritto a biologia marina. Durante la gara ha mantenuto l’incredibile ritmo di soste in superficie di circa un minuto, alternate a immersioni in apnea di circa 1’ e 30”: di fatto ha passato più di due ore in apnea. Usa una macchina fotografica Nikon 7100 in custodia stagna Isotta e flash Sea & Sea D3.
Pier Maria Saltamacchia