Scoprire Genova dal mare con il servizio NaveBus

Il NaveBus è un mezzo di trasporto pubblico unico, che offre un itinerario turistico alla scoperta di uno dei più importanti scali del Mediterraneo

NaveBus è un mezzo di trasporto pubblico che dal 2007 collega il Porto Antico di Genova con il quartiere di  Pegli, nel ponente della città. Durante questo viaggio di circa 30 minuti, che avviene 4 volte al giorno sulla motonave “Onda Azzurra”, si attraversa il porto di Genova lungo la diga foranea, potendo così ammirare e scoprire il capoluogo ligure e il suo scalo da un punto di vista davvero speciale ed insolito. 

Sul NaveBus

L’Onda Azzurra ha una capienza di 350 passeggeri e si può scegliere tra diverse zone in cui accomodarsi: c’è un’area interna con panchette che affacciano su vetrate, qualche posto esterno a prua e l’ampia area del tetto con file di sedili. A poppa si può sostare restando in piedi per guardare la scia lasciata sull’acqua dalla nave.

I passeggeri si distinguono tra habitué, che usano il NaveBus come mezzo di trasporto locale e si muovono con la sicurezza e l’incuranza della consuetudine, magari con un libro in mano, e turisti, che non vedono l’ora di assaporare un po’ di esperienza di mare e di contemplare Genova in tutto il suo splendore. A seconda della stagione che sceglierete, si vedranno più i primi, accoccolati all’interno nelle fredde giornate invernali, o i secondi, in fila sotto il sole estivo per conquistarsi un posto buono sul tetto.

Il giro in NaveBus in tempi di Covid prevede l’acquisto dei biglietti negli appositi AMT Point (per chi parte dal Porto Antico, si trovano accanto all’Acquario) e le procedure di rito prima dell’imbarco, ovvero la misurazione della temperatura e l’igienizzazione delle mani. Poi ci si mette in fila accanto alla palina informativa, che è proprio di fianco a Piazza delle Feste, per compiere il piccolo salto che dal molo permette di salire a bordo e di entrare immediatamente nel “mondo galleggiante”.

L’itinerario: dentro il porto di Genova

Per chi parte dal Porto Antico, la prima esperienza è quella di veder scivolare via lentamente il Waterfront genovese con le riconoscibili strutture progettate da Renzo Piano negli anni ‘90: in particolare si lambisce la Biosfera, la gigantesca struttura vetrata sferica che racchiude un ecosistema tropicale.

Si supera, quindi, la Stazione Marittima, con i suoi traghetti, le grandi navi e la fila arancione delle pilotine pronte a guidare i giganti dell’acqua, per poi piegare verso ovest ed entrare nell’area più sconosciuta ed affascinante del porto, quella in cui sono concentrati i terminal del commercio navale. Sono grandi moli a pettine con gigantesche gru che movimentano le merci con le quali abbiamo a che fare quotidianamente. Ciascuno è specializzato in un’attività: in uno si vedono i grandi container colorati, nell’altro il carbone sfuso pronto per essere caricato.

È molto piacevole il fatto che, sul tetto, una voce registrata plurilingue spieghi gli aspetti salienti di ciò che si sta vedendo, permettendo così di fare scoperte interessanti, come quella che uno dei moli del bacino di Sampierdarena era anticamente adibito a luogo per la quarantena. È anche interessante sapere che è in corso un progetto per la modifica della diga foranea, richiesto dai cambiamenti di stazza delle nuove navi container, sempre più grosse.

Naturalmente alle spalle del porto “la Superba” si staglia con tutto il suo colore e le sue emergenze architettoniche: dai santuari sui colli retrostanti al campanile della Cattedrale di San Lorenzo, fino alla classica Lanterna, l’antico faro oggi visitabile che da qui si ammira davvero bene in tutta la sua maestosità. E dopo silos per il gasolio e navi da trasporto in fase di carico, si può avere perfino la fortuna di veder atterrare o decollare qualche velivolo, visto che l’ultima parte del tragitto lambisce l’aeroporto “Cristoforo Colombo” e percorre tutta l’estensione della pista.

Infine, la diga foranea termina e si piega per approdare nel quartiere di Pegli, antico borgo di navigatori e commercianti, accolti dal lungomare con le alte e strette case colorate (la “palazzata”) e dall’inconfondibile cupola della chiesa di Santa Maria Immacolata. Si ormeggia proprio a un passo dalla bella passeggiata a mare, presso il molo Archetti, dove ci si può recare successivamente per riprendere il NaveBus del ritorno. Qui non mancano le scoperte da poter fare nel frattempo, in particolare da non perdere è Villa Durazzo Pallavicini, con l’incredibile parco e il Museo Archeologico Ligure.

Biglietti e informazioni utili

È utile sapere che esistono tariffe diverse per i visitatori e per gli abitanti del Comune di Genova. Questi ultimi possono infatti usufruire del biglietto agevolato a 1,60 euro dietro presentazione di un documento di identità valido, a fronte dei 4 euro richiesti ai turisti (prezzi validi solo per il viaggio di andata). Per i bambini fino a 4 anni c’è la gratuità e per i ragazzi fino ai 14 anni si paga la metà. È inoltre permesso il trasporto di animali domestici. Un piccolo prezzo per un’esperienza davvero unica!

 

 

Caterina Lazzari

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