QUIZ di leggende, curiosità e superstizioni marinare – Perché il verde in mare porta sfortuna? Le vostre e le nostre risposte!

Lunedì scorso vi abbiamo proposto il primo quesito nell’ambito del nostro quiz estivo per testare la vostra cultura marinara. Ci sono arrivate tante risposte, alcune davvero precise e altre un po’ più…fantasiose. Appuntamento a lunedì per la prossima domandona!

Lunedì vi abbiamo posto la prima domanda relativa alla nostra serie di quiz estivi relativi alle leggende, curiosità e superstizioni in mare. Vi abbiamo chiesto come mai il colore verde sia latore di sventura a bordo. Complimenti, alcuni di voi hanno dimostrato di possedere un’ottima cultura marinara!

 

LE VOSTRE RISPOSTE

Ludovica ci ha risposto argomentando che “un tempo i marinai morti in navigazione venivano avvolti in un telo verde e gettati in mare, perché si pensava che il verde li facesse mimetizzare con le alghe e non venissero quindi mangiati dai pesci”, versione contestata da Gigi secondo cui “per la sepoltura in mare veniva usato un telo branda (oppure amaca) color canapa o pezzi di rispetto di vele – ovvero parti ancora buone di vele rotte (color cru)”. “La versione che conosco io – prosegue – è perché il verde era collegato al colore delle muffe che rendevano non commestibili le provviste di bordo. Personalmente ho avuto sulle mie barche e fatto usare sulle barche dei miei clienti sulle quali ho regatato, spi blu e verdi. Non danno fastidio alla vista quando li controlli per portarli al meglio, a distanza si mimetizzano abbastanza bene per non farsi vedere dagli avversari”. Rosanna e Giti hanno fornito una risposta semplice e corretta, e cioè che il verde, in mare, è un colore difficile da individuare.

 

Interessante anche la teoria di Tommaso: “Posso affermare che il verde in barca porta sfortuna, vi risparmio aneddoti ed esperienze. La ragione a mio avviso risiede nel fatto che molti attrezzi, strumenti, accessori nati per l’agricoltura sono di colore verde. Certo più economici, tali oggetti funzionali non sono concepiti per l’uso marinaresco anche se adeguati all’uso agricolo ed al momento buono vengono meno. Ma un danno immerso nel verde di un campo da golf è monto meno incisivo che in un mare blu scuro con spuma bianca. Evitate il verde ed utilizzate prodotti specifici di colore azzurro senza economie ed evitate di far salire in barca golfisti con polo di colore verde avranno paura di sporcarla e per salvaguardarla faranno danni”.

 

Un po’ fuori strada Andrea, che da vero regatante se ne infischia del verde in barca: “Forse perché le vele di qualche predone potevano essere di colore verde? Io avevo una barca verde e con quella barca a scafo verde ho anche vinto qualche regata! Sfortuna per gli altri!”

 

LA (NOSTRA) VERITA’
Che il colore verde porti male in barca, è cosa ben risaputa fra i marinai di tutte le nazionalità. A differenza di altre superstizioni, infatti, si può dire che questa sia “internazionale”. Ma perché si è dato a questo (bel) colore un potere malefico così forte?

 

Innanzitutto, bisogna dire che come per la maggior parte delle leggende, ci sono diverse versioni sulla sua origine, anche se nel caso del verde, in generale la genesi di questa credenza è molto poco conosciuta. Una versione afferma che essa nasca dal fatto che un tempo gli ufficiali di Marina che morivano, venivano bendati e portati a casa solo dopo molto tempo, quindi ammuffiti, cioè ricoperti di muffa verde. Per un’altra versione, il verde porta sfortuna in barca poiché questo era il colore della muffa che si formava sul legno delle navi, un tempo fatte di questo materiale. Scoprire in mezzo al mare che era il fasciame era marcio era un gran brutto segno! Il verde, infine, evoca il colore del metallo ossidato, anch’esso segno di cattiva manutenzione della nave. In Italia, il verde non deve comparire neanche tra i colori della barca: i superstiziosi adducono l’esempio di “Gatorade”, quasi affondato nell’Oceano Australe, e tutti gli spi verdi di Paul Cayard su “Star & Stripes” esplosi a vantaggio di Luna Rossa.

 

(a cura di Francesca Pradelli e Eugenio Ruocco)

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