“Manuale di navigazione astronomica”, la guida al punto nave perfetto. Intervista all’autore

Giorgio Longato è l’autore di “Manuale di navigazione astronomica”, una guida ragionata al punto nave astronomico con 30 esercizi complessi su tutti gli aspetti della navigazione astronomica

Il “Manuale di navigazione astronomica” è una guida ragionata al punto nave astronomico. Un manuale che insegna a “orientarsi con le stelle”, per dirla in termini romantici, e a leggere il cielo, compiendo così una delle pratiche più affascinanti di chi va per mare.

Lo scopo del “Manuale di navigazione astronomica” (532 pagine, 45 euro), scritto da Giorgio Longato e pubblicato da Edizioni Il Frangente, è l’acquisizione degli strumenti concettuali e operativi per il calcolo del punto nave astronomico con le osservazioni di astri eseguite con il sestante.

Non si tratta, dunque, di un testo di navigazione astronomica nel senso tradizionale del termine, bensì di una guida ragionata alle varie procedure di calcolo più utilizzate, finalizzata a non perdere mai di vista il legame, talvolta complesso, che lega i numeri ai concetti da cui derivano.

Questo lavoro si rivolge, oltre che agli appassionati di questa affascinante disciplina, a tutti coloro che devono sostenere qualsiasi esame in cui rientri il calcolo del punto nave astronomico (maturità, titoli professionali italiani e inglesi, patente per nave da diporto). Il manuale comprende 30 esercizi svolti con un vasto apparato di figure esplicative, approfondimenti concettuali e procedure a confronto su tutti gli aspetti della navigazione astronomica.

Il testo si articola in cinque parti, di cui la prima è dedicata in modo mirato alla spiegazione dei principi fondamentali dell’astronomia nautica, tralasciando tutto ciò che non risulta funzionale alla risoluzione degli esercizi proposti. Le parti rimanenti sono dedicate al calcolo del punto nave astronomico con il sole e con le stelle, in base ad un criterio di difficoltà crescente, fino allo svolgimento nell’ultima parte di numerosi quesiti assegnati agli esami di maturità degli (ex) istituti nautici negli ultimi decenni.

Infine, per differenziare le modalità di calcolo in rapporto alle varie esigenze, oltre alla tradizionale procedura matematico-trigonometrica di tipo scolastico, l’autore ha ritenuto molto utile introdurre l’impiego delle tavole a soluzione diretta italiane e americane, e il ricorso a procedure miste che consentono di ottenere gli stessi risultati con notevole risparmio di tempo e con meno possibilità di errori. Impostazione che consente di selezionare gli argomenti da approfondire in base alle proprie competenze e alle proprie finalità.

E’ un manuale molto tecnico, che ci presenta direttamente l’autore in questa intervista.

Giorgio Longato, oggi anche un natante è dotato di Gps e strumentazione elettronica. Qual è l’utilità di conoscere la navigazione astronomica?

Personalmente intrattengo un ottimo rapporto con l’elettronica navale e ritengo che il progresso tecnologico abbia reso la navigazione, inclusa quella del diporto, molto più precisa e sicura, purchè non crei dipendenza e se ne possa fare a meno in qualunque momento senza compromettere il buon esito della nostra navigazione.

Ma ciò richiede la conoscenza delle tecniche della navigazione tradizionale tra le quali, soprattutto in altura, rientra a pieno diritto la navigazione astronomica. E aggiungo che nessuna strumentazione elettronica potrà mai trasmettere queste conoscenze che non si improvvisano perché richiedono tempo, passione, studio e applicazione.

Dagli esami di maturità degli istituti nautici a quelli per la patente per le navi da diporto, la navigazione astronomica secondo lei è ancora una materia attuale oppure andrebbe aggiornata, come appena successo con il programma dei quiz della patente nautica?

Non credo che la navigazione astronomica vada aggiornata trattandosi di una disciplina da lungo tempo consolidata e ampiamente collaudata con successo. Né che, tantomeno, a livello di esami, possa essere valutata con dei semplici quiz come accade per il conseguimento delle patenti nautiche da diporto. E a tal proposito viene spontaneo osservare come la recente introduzione con apposito decreto dei cosiddetti “quiz ministeriali” abbia poi richiesto un ulteriore decreto per emendare gli errori clamorosi contenuti in quello precedente. Sembra incredibile, ma è accaduto.

A chi si rivolge il suo libro?

Il libro si rivolge anzitutto a chi intenda apprendere le procedure per ottenere un punto nave astronomico in tutte le sue varianti. O per necessità o per passione, o meglio ancora per la convinzione che in mare più cose si sanno e meglio è.

Ma, forse, potrebbe anche rappresentare un utile strumento didattico per gli insegnanti da abbinare ai tradizionali manuali adottati nelle scuole a indirizzo nautico che, per quanto eccellenti sul piano teorico, non sempre lo sono anche su quello pratico, peraltro di fondamentale importanza in vista degli esami di maturità con l’immancabile quesito complesso di navigazione astronomica.

Qual è il metodo didattico che propone al lettore per imparare a fare il punto nave astronomico?

E’ opinione diffusa che la navigazione astronomica sia “difficile”. Non è così se si pensa che i luoghi di posizione utilizzati sono ottenuti calcolando la differenza tra i raggi di due cerchi riportata nella direzione in cui si vede l’astro partendo dal punto stimato.

Principio tanto geniale quanto semplice. Solo che per applicarlo bisogna prima lavorare su pochi ma essenziali parametri che ho cercato di illustrare nella parte iniziale del libro con molte figure esplicative e pochissime formule. In buona sostanza si tratta di una decina di angoli legati al tempo dell’osservazione che consentono di ottenere, oltre che un approccio logico con le effemeridi, anche una rappresentazione “visiva” del comportamento della sfera celeste, così come viene percepito dal navigante.

Dopodiché gli esercizi svolti con un criterio di difficoltà crescente derivano dall’applicazione e dalla relazione, spiegata passaggio per passaggio, tra questi angoli, fino al risultato finale consistente in un semplice grafico da cui desumere le coordinate del punto nave.

Lei è stato ufficiale di Marina e oggi è uno skipper professionista: quando è in barca cede alla comodità dell’elettronica o non rinuncia al fascino del sestante?

Io ho frequentato l’Accademia Navale di Livorno nei primi anni ’70, quando la navigazione astronomica era un obbligo per qualunque ufficiale di Marina. Ora le cose sono un po’ cambiate ma io continuo a pensare che un buon marinaio debba spesso guardare in alto (in tutti i sensi) e trovare il momento giusto per confrontare il proprio punto nave astronomico con quello del GPS, se non altro per verificare di non aver perso la mano!

La copertina del libro

Manuale di navigazione astronomica

di Giorgio Longato

Edizioni Il Frangente, Verona, 2022

Pagine: 532, illustrate in b/n

Prezzo: 45,00 euro.

 

Giuseppe Orrù

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