La leggenda del pirata e del tesoro nella grotta di Paraggi

Secondo la tradizione popolare, una ferocissima murena farebbe da guardia ad un preziosissimo tesoro custodito nella baia di Paraggi. La leggenda si lega ad altri racconti sinistri e spesso non del tutto fondati sul conto di questo pesce

Anche oggi vi portiamo alla scoperta di una leggenda che riguarda un altro suggestivo borgo ligure. Stiamo parlando di Paraggi, frazione del Comune di Santa Margherita Ligure, le cui acque cristalline fanno parte dell’Area Marina Protetta di Portofino.

La baia di Paraggi, divisa tra Santa Margherita e Portofino, è racchiusa tra la caletta di Niasca e il celebre castello, conosciuto anche come Villa Bonomi Bolchini. Il Castello di Paraggi, costruito dalla Repubblica di Genova per presidiare le coste del Golfo del Tigullio, sorge su un promontorio a picco sul mare dove si apre una grotta abitata, secondo la leggenda, da una feroce murena che fa la guardia al tesoro di gioielli e monete d’oro.

Il pirata e il tesoro

La leggenda narra infatti che il pirata francese Etienne Toussaints, noto per la sua avidità, naufragò con il suo veliero nei pressi della scogliera. Essendo rimasto ferito, si rifugiò nella vicina caverna e, naturalmente, ebbe cura di portare con sé l’inestimabile tesoro. Poco dopo Toussaints morì circondato dalle sue ricchezze.

L’anima del filibustiere si trasformò così in un enorme e spietata murena, pronta ad attaccare chiunque si avvicinasse al prezioso bottino. Come spesso accade, mito e realtà si intrecciano: è opinione diffusa, infatti, che la murena sia molto pericolosa per gli esseri umani. In realtà, ci sono alcuni aspetti che vanno chiariti.

Murena: caratteristiche e curiosità

La murena (Muraena helena) è un pesce osseo anguilliforme molto presente nell’Oceano Atlantico, nel Mar Mediterraneo e nel Basso Adriatico: non è raro, quindi, avvistarla durante le immersioni subacquee o addirittura lo snorkeling.

Per quanto il morso della murena sia doloroso, bisogna ricordare che non è velenoso: nella saliva del pesce, infatti, non sono presenti tossine. Queste ultime si trovano, invece, nel sangue e diventano particolarmente pericolose solo se entrano in circolo nel sangue umano, mentre non causano alcun danno se ingerite.

Tendenzialmente, la murena non aggredisce l’uomo, ma può capitare che attacchi anche se non provocata a causa della sua territorialità. È, quindi, rischioso offrire del cibo a questi pesci dalle proprie mani.

 

Fonte foto:  outdoorportofino.com

 

 

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