Grotta dei Falsari: una piccola finestra sul mare della Liguria

La Grotta dei Falsari si trova lungo il litorale ligure tra Noli e Varigotti, in provincia di Savona. Da questa cavità si può ammirare uno dei panorami più belli della Liguria. Ecco la sua storia

Tra le zone della Liguria più visitate dai turisti e dagli appassionati di trekking c’è sicuramente il tratto costiero che va da Noli a Varigotti. Quest’area, che si estende lungo il Ponente Ligure, in provincia di Savona, conserva alcune spiagge e insenature non sempre facili da raggiungere, ma dal fascino inestimabile. E’ il caso della famosa Grotta dei Falsari, nota anche come Grotta dei Briganti o Antro dei Falsari, situata sul monte di Capo Noli.

Si tratta di un anfratto naturale formatosi a causa dell’erosione quando la grotta si trovava ancora al di sotto del livello del mare. La strana conformazione “a finestra” che ha preso nel corso del tempo offre un incantevole spaccato sul Mar Ligure e rende la grotta unica nel suo genere.

L’origine del nome

Il nome della grotta deriva dal fatto che secoli fa questo fosse il perfetto rifugio dei contrabbandieri che producevano monete false per truffare la gente. All’interno di questa cavità non c’era pericolo infatti di venire scoperti, né tanto meno derubati.

Nel medioevo il tratto costiero di Noli e Varigotti era dominato dai bizantini poi in seguito passò nelle mani dei Longobardi. Erano frequenti però anche le incursioni dei pirati saraceni, che provarono più volte ad insediarsi in alcune zone del litorale ligure. E’ forse intorno a questo periodo che risalgono le prime attività criminali all’interno della grotta.

Divenuta in seguito un’importante città marinara, con una cospicua flotta navale, Noli partecipò nel 1099 alla prima crociata ricevendo privilegi politici e conquistò ben presto il titolo di repubblica indipendente. Durante questi anni la grotta fu usata come rifugio per le truppe nolensi, che cercavano di resistere agli attacchi da parte dei genovesi e dei savonesi. Durante il XVIII secolo, la cavità fu utilizzata anche come magazzino per le merci che arrivavano e partivano dal porto di Noli.

Oltre a questi fatti storici, non mancano poi racconti e leggende piuttosto suggestive. Si narra infatti che la grotta nasconda tra le rocce un tesoro inestimabile. Per altri invece questo era un luogo di culto pagano, una sorta di tempio, e si narra che ancora oggi sia possibile vedere delle incisioni sulla roccia che stanno ad indicare un’antica pratica religiosa.

Come raggiungere la Grotta dei Falsari

Per raggiungere la grotta si può decidere intanto se partire da Noli o da Varigotti. Quale che sia la scelta, l’escursione risulta piacevole ed il tempo di percorrenza è pressoché lo stesso. Nel primo caso, cioè partendo da Noli, il tragitto è di 1,9 km e si impiega circa 22 minuti. Nel secondo, il tempo è di circa 31 minuti e la distanza è di 2,6 km.

Partendo da Noli, per la precisione da via XXV Aprile, si troveranno subito le indicazioni per la “Passeggiata Dantesca” che porta proprio alla Grotta dei Falsari. Sebbene il sentiero inizi dolcemente senza salite molto ripide, il consiglio è quello di indossare scarpe da trekking adatte alle rocce più lisce che si incontrano più avanti.

Da Varigotti invece, si prende il Sentiero del Pellegrino che si ricollegherà poi ad un pezzo della Passeggiata Dantesca. Lungo il tragitto verso Noli, prima di arrivare alla Grotta dei Falsari, vale la pena anche soffermarsi sulla Torre delle Streghe, situata sopra la spiaggia del Malpasso.

La Passeggiata Dantesca

Il nome di questo sentiero deriva probabilmente dal fatto che proprio Dante Alighieri nel 1306,  durante un suo viaggio verso la Francia, percorse questo sentiero e rimase incantato dal suo panorama tanto da citarla nel IV canto del Purgatorio “Vassi in Sanleo e discendesi in Noli”. In effetti, il percorso regala diversi punti panoramici.

Ciao  poca distanza dalla Grotta, infatti sorge l’Eremo del Capitano. Si tratta di un’antica casa coloniale circondata da una rigogliosa vegetazione. Oltre al panorama mozzafiato, queste zone sono perfette anche per il birdwatching.

 

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