Ep. 13 – Lo yacht designer Tommaso Spadolini a Giro di Boa: “Il mare è un’estensione della mia persona”

Tommaso Spadolini a DN: "Il progetto che mi ha emozionato di più? Lo yacht di Juan Carlos, il re di Spagna"

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Protagonista della tredicesima puntata di Giro di Boa, il primo podcast di Daily Nautica, è l’architetto Tommaso Spadolini, yacht designer e grande appassionato di vela. Un amore per la nautica e per il mare respirato fin da piccolo e una carriera che dura da più di quarant’anni “sulla cresta dell’onda”. “Sono l’ultimo di cinque figli – spiega Tommaso Spadolini – e il sabato andavo con papà (n.d.r. Pierluigi Spadolini,  grande architetto e icona del design) in cantiere per vedere l’avanzamento delle barche. La passione mi è nata vedendolo disegnare sui pannelli di compensato”.

Disegno sì, ma rigorosamente a mano!

Il disegno rigorosamente a mano. E’ questo il punto di partenza del lavoro del rinomato yacht designer. Testa, lapis e carta ne costituiscono tre degli elementi fondamentali e siccome l’ispirazione può nascere ovunque, soprattutto nella meravigliosa Firenze, luogo dove ha sede lo studio dell’architetto, non è raro vederlo tirare fuori una matita e imprimere su un foglio o perfino su una tovaglia di carta gialla, in pochi tratti, quella che sarà la linea di un’icona del domani. Per fortuna c’è sua moglie che lo aiuta a raccogliere e non disperdere tutto questo prezioso lavoro!

Eppure, per un periodo della sua vita, Tommaso Spadolini aveva deciso di deviare da quello che fin da bambino sembrava essere il proprio destino. Terminate le scuole superiori, infatti, lo yacht designer aveva deciso di intraprendere un diverso percorso universitario. “Quasi tutti i miei fratelli – racconta – hanno fatto architettura, io mi sono detto ‘non ci penso nemmeno’ e mi sono iscritto a Geologia. La cosa bella – sorride – è che dopo un anno e mezzo che con il martellino andavamo a battere sulle pietre, ho detto basta, e mi sono iscritto ad architettura anche io!”. E “meno male”, aggiungiamo noi!

“Il progetto a cui sono più affezionato? Il Fortuna di Juan Carlos”

Pulizia ed essenzialità. E’ questa l’idea di stile a cui rimanda Tommaso Spadolini, nella realizzazione di imbarcazioni che rispettino il  mare, la forza delle onde e del vento. Il primo progetto con cui lo yacht designer si è misurato è stato dei cantieri Barberis a La Spezia.

Mi chiamò Giancarlo Barberis – ricorda – mi disse se potevo andare a dargli dei consigli per fare la grafica esterna dei vari Show che aveva in produzione, perché le barche bianche non gli piacevano. Poi mi diede l’incarico di fare la parte interna del Barberis 43 motor yacht e del 53. Quello è stato il mio primo lavoro completamente da solo”. Da lì in poi lo yacht designer ha spiccato il volo, girando il mondo  e collaborando con i più importanti cantieri. Quando gli chiediamo quale sia il progetto a cui è più affezionato, Spadolini non ha dubbi: “Fortuna“, lo yacht realizzato per Juan Carlos, il re di Spagna “Ancora oggi – sottolinea – deteniamo il record di velocità di 74.8 nodi” . 

“Mia moglie dice che ho il sale al posto del sangue”

Tommaso Spadolini non è solo un famoso yacht designer, il mare è davvero la sua passione. L’architetto ha partecipato e vinto anche numerose regate. La prima che cita nella nostra lunga chiacchierata è la Middle Sea Race nel 1976, in cui arrivò primo di classe e primo assoluto. Anche questa, una grande passione che lo yacht designer ha ereditato dal papà. “Mia moglie – confida – dice che ho il sale al posto del sangue. Il mare è un’estensione della mia persona. Dammi una barca e te la porto al timone in capo al mondo!”.

Ascolta l’intervista completa a Tommaso Spadolini nella tredicesima puntata del podcast “Giro di Boa”.

Il podcast “Giro di Boa” è realizzato con il supporto di Pantaenius, società leader in Europa nel settore delle assicurazioni per yacht.

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