Ep. 12 – L’ideatore della piscina dei record Y-40 si racconta a “Giro di Boa”

Intervista a Emanuele Boaretto, l'ideatore e il progettista della piscina Y-40: 42,15 metri di profondità e un volume di 4.300 litri di acqua termale. Apneisti e subacquei di 96 Paesi sono passati da qui

 

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Protagonista della dodicesima puntata di Giro di Boa, il primo podcast di Daily Nautica, è Emanuele Boaretto, architetto, imprenditore e appassionato del mondo subacqueo. Sua l’idea, la progettazione e la realizzazione di “Y-40 The deep joy“, la prima piscina termale italiana dove è possibile immergersi fino a 42, 15 metri. Talmente profonda da essere entrata nel Guinness World Record. Con lui Giro di Boa fa un passo in avanti, andando a scoprire non solo i protagonisti “sopra la superficie del mare“, ma anche chi il mondo liquido lo vive da dentro.

Apneisti, esploratori subacquei, ma anche curiosi, appassionati, professionisti e ricercatori. In molti sono passati da Y-40, per migliorare la propria preparazione, ma anche semplicemente per provare l’esperienza di immergersi nelle profondità di una piscina termale. Y-40, infatti, vanta la caratteristica di essere una particolare piscina con acqua termale salsobromoiodica e non poteva essere diversamente visto che sorge nella più grande area termale d’Europa: Montegrotto Terme, in provincia di Padova.

Quando nel 1980 – racconta a Daily Nautica Emanuele Boaretto – iniziai il mio approccio al mondo subacqueo, le palestre per la preparazione erano veramente rare. Da lì è nata l’idea di realizzare qualche cosa che potesse costituire uno spazio per potersi preparare ad affrontare le profondità del mare o dei laghi o di altre situazioni dove l’acqua la fa da padrone”.

Boaretto: “Quando ho deciso di realizzare Y-40 mi davano del matto”

Così, nel 2012, il progetto di questo spazio sommerso man mano ha preso forma e nel 2013 è iniziata la sua costruzione. Ad inaugurare Y-40, il 5 giugno del 2014, sono state due autentiche leggende dell’apnea: Enzo Maiorca e Umberto Pellizzari. “All’inizio – ricorda Boaretto – mi davano tutti del matto, chiedendosi come facessi a realizzare una piscina in un territorio dove non c’è nemmeno il mare, ma è stata proprio lì la fortuna. La realizzazione di questa piscina ha aperto la possibilità a molti giovani di frequentare in tutta sicurezza un ambiente confortevole dal punto di vista della temperatura, che da l’opportunità di immergersi con tutti i punti di riferimento fino a -42 metri”.

42,15 metri di profondità e un volume di 4.300 litri di acqua termale

In questo spazio è stato introdotto anche un tunnel subacqueo sospeso e trasparente e delle grotte artificiali per preparare i subacquei all’esplorazione speleologica. Ad utilizzare Y-40 sono persone provenienti da tutto il mondo. Appassionati, ricercatori  e professionisti di oltre 96 Paesi, Terra del Fuoco e Alaska comprese, sono passati da qui, oltre ad essere stato set di film e pubblicità. “La piscina – sottolinea Boaretto – è stata copiata in Europa. Ne stiamo realizzando anche altre in Cina e una l’abbiamo realizzata a Taiwan”.

Boaretto: “Non ci sono telefoni, non si sente nulla, si ha il tempo per pensare a se stessi”

Emanuele Boaretto non è solo l’ideatore e il progettista di questo innovativo spazio sommerso. L’architetto italiano, infatti, è anche un appassionato di subacquea e più volte si è immerso nelle acque salsobromoiodiche. “La cosa bella – spiega – è che quando sono in quello spazio sommerso non ci sono telefoni cellulari o altre cose. Non si sente nulla. Si va giù in tranquillità, poi si risale e si ha il tempo di pensare a se stessi. È un viaggio che facciamo ogni volta dentro di noi”.

Ascolta l’intervista completa a Emanuele Boaretto nella dodicesima puntata del podcast “Giro di Boa”.

Il podcast “Giro di Boa” è realizzato con il supporto di Pantaenius, società leader in Europa nel settore delle assicurazioni per yacht.

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