Come gestire le dotazioni di bordo extra-UE impiegate nella manutenzione di yacht in ammissione temporanea
Qualora sia necessario ricorrere a merce di Paesi terzi per le operazioni di manutenzione e riparazione delle unità in ammissione temporanea, tale merce potrà inizialmente essere vincolata al regime doganale di transito esterno
Come gestire le dotazioni di bordo extra-UE impiegate nella manutenzione di yacht in ammissione temporanea
Qualora sia necessario ricorrere a merce di Paesi terzi per le operazioni di manutenzione e riparazione delle unità in ammissione temporanea, tale merce potrà inizialmente essere vincolata al regime doganale di transito esterno
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Accedi RegistratiLa circolare 10 aprile 2025 n. 8/D segna il primo intervento dell'Agenzia delle dogane dopo l'entrata in vigore della riforma doganale (d.lgs. 141/2024), affrontando anche il tema delle dotazioni di bordo estere destinate a imbarcazioni private in regime di ammissione temporanea.
La Dogana ha chiarito che, qualora si renda necessario ricorrere a merce proveniente da Paesi terzi per le operazioni di manutenzione e riparazione delle unità in ammissione temporanea, tale merce potrà inizialmente essere vincolata al regime doganale di transito esterno, da concludere presso la Dogana di destino mediante i messaggi previsti dal sistema NCTS, conformemente all’art. 215 del Codice doganale dell’Unione (Reg. UE 2013/952, Cdu).
In alternativa, la merce potrà essere instradata verso un destinatario autorizzato (inclusi i centri logistici), dove il transito viene accertato e la merce vincolata a un nuovo regime entro sei giorni, in applicazione dell’art. 115 del Regolamento delegato (Reg. UE 2015/2446).
La circolare ha inoltre precisato che, per vincolare le dotazioni di bordo al regime di ammissione temporanea, è possibile ricorrere a una dichiarazione utilizzando il formulario 71-02 RD integrato dall’attestazione di ricevuta a bordo (rilasciata dal capitano o dal cantiere di manutenzione) nel momento in cui il materiale viene effettivamente caricato sull’imbarcazione e annotando l’operazione nelle scritture contabili, come già chiarito nella circolare 20/2022.
In caso, invece, di lavorazioni da effettuare in regime doganale di perfezionamento attivo, la Circolare 8/D chiarisce che anche le dotazioni di bordo devono essere vincolate a tale regime, poiché tanto gli interventi sulle unità quanto l’impiego della relativa merce vanno trattati in modo coerente, nell’ambito del medesimo regime doganale.
Studio Armella & Associati