
Controlli di sicurezza in mare e Bollino Blu
Tra le tante novità apportate dal nuovo Codice della Nautica, una delle più attese ed apprezzate dall’utenza è quella relativa al Bollino Blu: ecco cosa prevede la norma
L’art. 26 bis del nuovo Codice della Nautica, dedicato ai controlli di sicurezza in mare e al cosiddetto “Bollino Blu”, è una di quelle novità che ha messo tutti d’accordo. La norma prevede, infatti, un sistema di controlli di natura preventiva sulla regolarità della documentazione di bordo, delle dotazioni di sicurezza e dei titoli abilitativi al comando, volto ad evitare duplicazioni degli accertamenti sulle unità da diporto, anche commerciali.
All’esito positivo di questi controlli, al diportista viene rilasciato un “verbale di operazioni compiute” ed il Bollino Blu, da apporre in posizione ben visibile sullo scafo per consentire di riconoscere l’imbarcazione come già verificata. Le modalità vengono stabilite in via generale entro il 31 marzo di ciascun anno dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ma la pianificazione, la direzione e il coordinamento dei controlli sono di competenza esclusiva del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, che può a tal fine avvalersi anche dell’Anagrafe Nazionale delle patenti nautiche, dell’Archivio telematico centrale delle unità da diporto (ATCN) e del Centro elaborazione dati istituito presso il Ministero dell’Interno.
L’iniziativa, avviata con una direttiva del competente Ministero nel 2013, diventa così finalmente legge e permette da un lato di rendere più efficace la sorveglianza in mare e dall’altro di semplificare la vita dei diportisti, evitando che vengano ripetuti controlli già effettuati durante la stagione estiva. Al tal fine, anzi, gli interessati possono anche richiedere lo svolgimento delle verifiche, ottenendo così il Bollino Blu preventivamente e per la durata dell’intera stagione, da giugno a settembre. Resta ovviamente ferma, invece la possibilità che vengano svolti controlli di natura diversa, rientranti nelle competenze proprie di ciascuna forza di polizia.
Maria Elena Iafolla
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