
Speronato da una balena, marinaio rischia la vita!
La disavventura è capitata a Max Young, che a bordo del suo 50 piedi stava navigando 200 miglia al largo di Panama. Nulla da fare per la barca, affondata
Non c’entra molto con la Liguria, ma è una storia pazzesca. E poi, visto che dalle nostre parti trova spazio il cosiddetto Santuario dei Cetacei, è meglio essere ben preparati. Il marinaio Max Young, come è raccontato su Solo Vela, se l’è vista veramente brutta. Stava navigando 200 miglia al largo di Panama con il suo 50 piedi, di notte. L’onda era formata e, saltuariamente, si potevano vedere – e sentire – alcune balene emergere in superficie per respirare.
Improvvisamente si è sentito un botto sotto la carena e la barca (è bene ricordare che 50 piedi corrispondono a circa 16 metri, quindi non si tratta di uno scafo tanto piccolo!) si è piegata lateralmente, tornando poi in posizione. Una balena, emergendo, non si è accorta dell’imbarcazione e l’ha colpita in pieno: l’urto ha fatto fuori il timone, l’elica, e la barca (nella foto sopra, ripresa dal C130) ha cominciato a fare acqua.
Young ha subito lancitato il mayday e ha utilizzato l’Epirb: la guardia costiera ha inviato subito un C130 che era già in volo.
Il marinaio ha chiesto all’equipaggio del C130 di prendere le sue ultime volontà certo che sarebbe morto con la sua barca che era prossima all’affondamento. Fortunatamente un cargo era a 30 miglia di distanza e avverito dalla Guardia Costiera ha seguito il segnale dell’Epirb e si è diretto immediatamente verso la barca, mentre il C130 continuava a girare sulla testa di Young.
Alla fine, con non pochi problemi derivanti dal mare mosso e dall’impossibilità di usare il motore, Young è riuscito ad accostare alla nave cargo e salire a bordo. Per la barca, invece, non si è potuto fare nulla ed è stata abbandonata al proprio destino.
Ovviamente non è la prima volta che capitano questo genere di disavventure! Vi ricordate cosa è successo in Sudafrica? LEGGETE QUA!
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Anche a me e’ successo. Ero in navigazione tra Capri e Procida ed una balena mi e’ passata di traverso a cinque sei metri di distanza, potevo travolgerla e fare naufragio. L’emozione e’stata tanta …ma anche la paura.
5 anni fa tra la Corsica e l’Elba un grosso capodoglio ha navigato vicino a me per 5 0 6 minuti e ho tirato in sospiro di sollievo quando lui ha cambiato rotta e se n’è andato per il suo mare
anche a me è successo come penso a tanti altri nel 92 in un giro in solitario m mentre er da Socotra ero in rotta per il Madagascar , mi sono visto quasi circondare da questi animali,quasi in una specie di ballo .La mia unica speranza ed il mio punto di forza(almeno ho sempre sperato)era la mia barca Trireme a spigoli in acciaio …. Un ricordo incancellabile..
si vede che anche le balene si adeguano ai tempi di oggi ..
un saluto
una quindicina di anni fa mentre attraversavo l’Atlantico a vela con un 14 piedi,ho avuto il privilegio di vedere dei grossi cetacei che mi hanno fatto compagnia all’arrivo dell’isola di Martinica,l’emozine è grande,ma l’insicurezza e l’angoscia pure!