La Liguria è la prima regione in Italia per numero di posti barca e unità iscritte

A certificare il primato è il dossier “Diporto Nautico in Italia, 2016”, realizzato dall’Ufficio di Statistica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che analizza come sono suddivisi i 158.088 posti barca presenti in Italia

3 December 2017 | di Giuseppe Orrù
Porto di Lavagna imbarcazioni
Porto di Lavagna, imbarcazioni

Con 25.374 posti barca, di cui 1.375 dedicati ai maxi yacht con una lunghezza superiore ai 24 metri, la Liguria è la prima regione italiana in tema di ricettività nautica. A certificarlo è il dossier Diporto Nautico in Italia, 2016, il rapporto stilato ogni anno dall’Ufficio di Statistica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che analizza in termini numerici i 158.088 posti barca presenti in tutta Italia, definendo come e dove sono distribuiti.

Al secondo posto di questa speciale classifica c’è la Toscana, con 18.770 posti barca, di cui solo 413 per imbarcazioni da oltre 24 metri. Completa il podio la Sardegna, con 17.576 ormeggi, di cui 475 dedicati ai maxi yacht.

LIGURIA PRIMA ANCHE PER BARCHE ISCRITTE

Per quanto riguarda le infrastrutture, il dossier ministeriale segnala una leggera crescita del totale dei posti barca rispetto al 2015, a fronte di una altrettanto lieve diminuzione delle unità iscritte. Insomma, aumentano gli ormeggi ma calano le barche iscritte in Italia (forse perché vengono iscritte all’estero dove le condizioni sono più vantaggiose?).

Tenendo conto che per le piccole unità, al di sotto dei 10 metri di lunghezza, non esiste più l’obbligo di immatricolazione e che, quindi, non possono più essere censite totalmente, le regioni con più iscrizioni di naviglio da diporto sono, nell’ordine, la Liguria con 18.693 unità, pari al 18,5% del totale, la Campania con 15.133 unità, pari al 14,9%, il Lazio con 11.875 unità, pari all’11,7% e la Toscana con 10.563 unità, pari al 10,4%.

Per trovare la Sardegna (che è al terzo posto per numero di ormeggi) bisogna, invece, scendere alla settima posizione, con 4.448 unità iscritte. A ormeggiare sui pontili sardi, quindi, sono prevalentemente barche di altre regioni o estere.

IL 70% DEGLI ORMEGGI SONO AL NORD

Lo studio annuale sul diporto in Italia, al capitolo relativo alle infrastrutture lungo i suoi quasi 8 mila chilometri di costa, sottolinea, tra le altre cose, come ancora ci siano squilibri relativi al numero medio di posti barca per chilometro di costa tra l’Italia meridionale e insulare (12,2 posti per chilometro), l’Italia settentrionale (72,5 ormeggi per ogni chilometro di litorale) e l’Italia centrale, con 29,4 posti al chilometro.

“Per colmare queste carenze -ha detto il ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio si rendono, quindi, necessari interventi ancor più incisivi e mirati, finalizzati all’ammodernamento dei porti e al recupero, consolidamento e valorizzazione dei punti di sbarco dedicati alla nautica da diporto ma maggiori investimenti per favorire l’occupazione nel settore industriale del diporto nautico e del relativo indotto, in collaborazione con le istituzioni pubbliche e private coinvolte, allo scopo di migliorare la competitività dell’intero comparto, sempre nel rispetto delle coste italiane e dell’ambiente marino”.

LE REGIONI VIRTUOSE

Rispetto al 2015, si è assistito ad un calo di circa 1.000 unità (-1,14%) nel naviglio da diporto iscritto in Italia ma, contemporaneamente, ad un incremento di poco più di 500 posti barca (+0,33%) nella dotazione di infrastrutture per il diporto. In particolare, incrementi significativi delle unità da diporto sono stati registrati nel 2016 in Molise (+8,6%) e  dei posti barca in Liguria (+10%), Lazio (7,4%) e Sicilia (5,8%).

 

Giuseppe Orrù

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