Agenzia delle Entrate, ma cosa combini?

Il racconto di uno sfortunato ex-armatore (in comproprietà) di una barca a vela di 10 metri, che si è ritrovato sotto l’albero di Natale un avviso di accertamento di 18 mila euro di presunta evasione: e i calcoli sono stati effettuati utilizzando i coefficienti relativi alle barche a motore!

12 December 2012 | di Redazione Daily Nautica

Riportiamo un intero articolo apparso sul sito dei nostri amici del Giornale della Vela, che denuncia ancora una volta le ingiustizie (usiamo pure questo termine “forte”) a cui sono sottoposti i possessori di (piccole) barche. Non si tratta di mala fede, ne siamo certi, ma semplicemente di non perfetta conoscenza della materia. E voi, cari amici, cosa ne pensate? (E.R.)

 

«Ci scrive un nostro lettore, che desidera mantenere l’anonimato: “Forse quello che vi racconterò brevemente, ormai è quotidianità. Dal 2007 al 2009 ho avuto in comproprietà un Beneteau Oceanis 33.1 (come quello della foto, ndr): in quegli anni non avevo un impiego, perché avevo dovuto terminare anzitempo la mia attività di lavoratore dipendente (ho 59 anni) a causa di un brutto incidente che mi ha costretto a lunghissimi periodi di riabilitazione. Non sono ricco, ma avevo stabilito che con i risparmi accumulati sarei potuto andare avanti fino alla pensione. La barca è una delle mie passioni (non posso praticare altri sport, come lo sci, a causa della mia invalidità) e conduco una vita, dal punto dei consumi, di basso profilo, allineata con le scelte fatte”.

 

IL “REGALO” DI NATALE
“La casa in cui abito – prosegue il nostro lettore – è di mia proprietà e possiedo una macchina 1.400 cc del 2005. Sulla base di questi elementi l’Agenzia delle Entrate mi ha qualificato “evasore” e, come regalo di Natale, mi è arrivato un avviso di accertamento, per gli anni 2007 e 2008, di 18 mila euro. A nulla è valso fornire gli estratti conto da cui si evince la regolarità delle mie entrate e il depauperamento delle mie risorse”.

 

LA CILIEGINA SULLA TORTA
“C’è anche la ciliegina sulla torta: nonostante sui verbali di accertamento fosse chiaramente evidenziato che si trattasse di una barca a vela, sono stati adottati, per i coefficienti di calcolo, i parametri relativi alle barche a motore. Non accettando le logiche e evidenti argomentazioni verbali mi hanno richiesto di fornire l’idonea documentazione. Secondo l’Agenzia delle Entrate esisterebbero imbarcazioni a motore da 10 metri sospinte da un 29 cavalli! La gestione della vicenda, in termini di tempo, mi è costata tantissimo, ma questo non è un problema, come non lo è la miriade di fotocopie e certificati attraverso cui mi sono dovuto districare, e non lo sono le spese extra per il commercialista. Chissà come finirà”.».

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9 commenti

  1. silvano says:

    da uno stato ladro cosa si può pretendere…. vediamo l’eroe di Monti che ha salvato i stipendi degli statali distrugendo tutti i privati supertasse per tutti e alla casta non si sono tagliati un centesimo … STATO LADRO

  2. giuseppe says:

    Non è possibile che tutto si riversi su chi ha e coltiva una passione rinunciando a tante altre cose. Se una famiglia va ogni sabato e domenica a mangiare furi spendendo mediamente 10-12000 € non viene segnalato, ma se per 10 mesi all’anno decidi di vivere nell’omra riducendo al minimo le spese ed occupando il tuo tempo libero a provvedere alla manutenzione della tua barca per rispariare allora per quei due mesi sei un evasere perchè vai in barca. Non conta nulla che tu resti in barca a cucinare e gli altri al ristorante. Qest’anno mentro ero intento a prepare il pranzo ed avevo quasi finito mi vedo arrivvare sulla banchina due persone in borghese che qualificandosi quali ispettori di guardia di finanza mi chiedono di compilare un questionario. Ho dovuto sospendere tutto e mentre io rispondevo alle domende e mostravo i documenti di fronte un lussoso ristorante, noto più per i salatissi conto che per la qualità delle pietanze, non aveva poso a sede. E quello da controllare ero io? Ho mangiato una pasta scotta per colpa loro quando avrebbero potuto risalire ai miei dati consultando i regitri n quanto la barca di 10 mt è immatricolata? Questo è proprio il paese dei cretini. Penso che per i prossi anni terrò la mia barca in secca provvedendo a disimmatricolarla aspettando miglior vento e meno scocciature alla facccia del settore che va a rotoli.

  3. Raffaele says:

    Mi trovo in una situazione uguale a quella descritta da chi ha scritto l’articolo ma le cifre richieste sono molto superiori in quanto la barca è di 13 metri a vela, l’appartamento è grande la macchina è un 2000 diesel, aggiungendo in fine la Panda di mia moglie, una Smart di mia figlia, una moto e un monolocale in Val Brembana si arriva a 130.000 € per l’87 e 140.000 per l’88.
    Per ora ho ottenuto la sospensiva del pagamento (in quanto questi soldi non li ho) fino alla conclusione del primo grado di giudizio, poi si vedrà.
    Quest’anno tra: imu sulla prima casa, imu aumentata sul monolocale, imu + IVA sul posto barca, tassa sulla barca ho speso circa 3.000 € in più e non vorrei che fra qualche anno mi venisse chiesto. “Dato che nel 2012 lei ha pagato 3.000 € di tasse in più e la sua pensione non è aumentata si presume che lei abbia occultato redditi per tot € pertanto ci deve tot € al quadrato.
    Con affetto

  4. Maurizio says:

    RIVOLUZIONE, NOTHING ELSE

  5. Maurizio says:

    RIVOLUZIONE,

  6. francesco says:

    è una cosa raccapricciante! questa è una nazione dove solo chi delinque realmente ha vita facile. Siamo in mano a belve assetate di potere e di soldi, mi fanno ridere quando vogliono far ripartire l’economia. Ad avere due soldi risparmiati, è meglio non spenderli così non devi rendere conto a enti e funzionari corrotti di come li hai guadagnati, se sei uno che evade ecc… altre demenzialità simili.Io non so cosa aspettano a brevettare e mettere in funzione il respirometro per tassarti l’aria che respiri,oppure lo scoreggiometro, così l’agenzia delle entrate,(in questo caso delle uscite) in base alle scoregge che fai capisce quanto mangi quindi il tuo grado di benessere. Ancora più raccapricciante è come questo popolo non sia più neanche in grado di ribellarsi e di protestare nel vero senso della parola. Ci son voluti esperti professori della bocchini per mandarci a gambe all’aria definitavemte.CONTINUERO’ comunque a navigare checchè ne dicano sti pezzi di merda

  7. rossella says:

    Evidentemente non sanno come occupare il loro tempo se invece di dedicarsi ai grandi evasori preferiscono fare terrorismo ai piccoli contribuenti che con i loro risparmi cercano di fare una vita decorosa. Nel Mondo risulta che siamo il Paese con più evasori e noi (io in primis) non facciamo nulla per cambiare, subiamo passivamente tutto quello che ci impongono.

  8. roberto costa says:

    Siamo alle solite: uno risparmia una vita, gira in utilitaria, rinuncia a tutto il resto per comprarsi e mantenere finalmente una barca usata (io ho gozzo cabinato 7 m.con 40hp motore!!!) ma per l’ottuso fisco italiano “puzza” di evasore. Poi gli evasori veri se la godono alla faccia del fisco con artifizi e sotterfugi vari.

  9. Renato says:

    La storia si commenta da sola ! Ennesima dimostrazione di come funziona il Fisco in Italia !
    Tutti evasori fino a prova contraria per i piccoli ; è questo il metodo per scoprire i grandi evasori che continuano e continueranno a fare ciò che vogliono ??

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