20 aprile 2015

Il Gunboat G4, primo foiling cat da crociera, scuffia rovinosamente. VIDEO

20 aprile 2015
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Anche noi di LIguria Nautica lo avevamo accolto come il cat che avrebbe rivoluzionato il mondo delle barche, portando la velocità del foiling tra i croceristi ma, visto quello che è successo alle Voile del St. Barth evidentemente la barca va un "attimino" perfezionata

Anche noi di LIguria Nautica lo avevamo accolto come il cat che avrebbe rivoluzionato il mondo delle barche, portando la velocità del foiling tra i croceristi ma, visto quello che è successo alle Voile del St. Barth evidentemente la barca va un "attimino" perfezionata

1 minuto di lettura

Gunboat G4_wipeoutAndare in crociera con il nuovo Gunboat G4? Forse è meglio aspettare un po’. Anche noi di LIguria Nautica lo avevamo accolto come il cat che avrebbe rivoluzionato il mondo delle barche, portando la velocità del foiling tra i croceristi ma, visto quello che è successo alle Voile del St. Barth evidentemente la barca va un “attimino” perfezionata.

 

 

 

 

 

 

Gunboat G4_scuffiaNello spettacolare video che vi proponiamo si vede il nuovo Gunboat G4, il primo foiling cat da crociera, schizzare sull’acqua a 30 e più nodi, ma qualcosa va evidentemente in maniera storta. Una raffica più forte, l’equipaggio lasca il Code 0 in tempo ma il randista è drammaticamente in ritardo sulla scotta randa che rimane quasi cazzata e il nuovo G4 scuffia come una volgare deriva. Finisce poi definitivamente a gambe all’aria andando giù a 180 gradi, con l’equipaggio, fortunatamente illeso, che rotola su albero e vele. Il catamarano è stato poi raddrizzato, l’albero è rimasto intatto e l’attrezzatura abbastanza in ordine a conferma della solidità della barca che si conferma comunque come un mezzo molto innovativo e interessante. Forse però per il foiling in crociera è “tantino” presto:

 

Wipe Out from Gunboat on Vimeo.

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7 commenti

  1. Domenico Boffi dice:
    21 April 2015 alle 14:50

    I catamarani, se non molli la randa, scuffiano, anche quelli senza foils. Gli amici di newsliguria non se ne sono neanche accorti che è un errore di manovra…

  2. domenico dice:
    21 April 2015 alle 16:45

    e per poggiare, non è mai presto

  3. Giuseppe dice:
    21 April 2015 alle 17:58

    …..era assolutamente evidente che è ancora una barca dove l’equipaggio tutto deve impegnarsi costantemente sulla conduzione….il giorno che arriveranno a farne una che permette di gustarsi un aperitivo in pozzetto mentre “si vola”, allora sì che si potrà chiamarla “da crociera”…

  4. Federico dice:
    22 April 2015 alle 11:04

    Mi pare che non ci siano informazioni sufficienti per capire quale sia stato il problema, puó essere un errore umano dovuto probabilmente alla poca esperienza con la barca, o un problema al sistema idraulico della scotta randa.
    Sta di fatto che la barca rimane una rivoluzione nel mondo delle barche da regata/weekender. Chiaro é che nella configurazione con gli L-foil é richiesto un equipaggio esperto. Per chi preferisce una barca piú “calma”, esiste la configurazione con i C-foil.
    Grave errore comunque, secondo me, classificare la barca come un mezzo da crociera per tutti, bisognerebbe capire meglio di cosa si sta parlando!

  5. Francesco Agostoni dice:
    22 April 2015 alle 15:58

    Già i catamarani non hanno mai riscosso grande successo, probabilmente anche per il timore di scuffiare, men che meno posso immaginare che abbia successo questo poiche in aggiunta richiede un equipaggio semiprofessionista. Purtroppo temo che farà la stessa fine della AC.

  6. Fulvio dice:
    22 April 2015 alle 21:52

    Secondo il mio modesto parere, con tutte le problematiche che già ci sono quando si naviga su uno scarpone solo, queste, vengono ulteriormente accentuate per la governabilità inferiore che, il foil sotto vento, dona all’ imbarcazione.
    Questo è dovuto al pescaggio incostante che il foil ha, per il moto ondoso presente.
    Mediamente questa evenienza, con la navigazione sul lago, viene sensibilmente diminuita.
    In più, il randista, non ha fatto il lavoro per il quale, era stato imbarcato.