18 November 2025

Portosole: il marina di Sanremo si rinnova e punta sulla sostenibilità

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Cinquant'anni e una nuova vita: Il Ceo di Portosole Giorgio Casareto e il direttore della Shipyard Emiliano Martino raccontano a DN i piani di rilancio, gli investimenti in sostenibilità e la rivoluzione urbana di Portosole

Portosole: il marina di Sanremo si rinnova e punta sulla sostenibilità

Cinquant'anni e una nuova vita: Il Ceo di Portosole Giorgio Casareto e il direttore della Shipyard Emiliano Martino raccontano a DN i piani di rilancio, gli investimenti in sostenibilità e la rivoluzione urbana di Portosole

5 minuti di lettura

Ad un anno e mezzo dall’avvio della nuova fase gestionale, il porto turistico di Sanremo “Portosole” si presenta come un grande cantiere di rinnovamento. Un marina storico che, a cinquant’anni dalla sua nascita, si prepara a vivere un nuovo ciclo. “Questa è una splendida realtà, ma il tempo si vede”, racconta a Daily Nautica il Ceo Giorgio Casareto, ricordando come il marina sanremese sia stato uno dei primi porti turistici moderni d’Italia. Ed è proprio da questa eredità che nasce la volontà di ridisegnare il suo futuro, forte del recente rinnovo della concessione che segna l’inizio di un percorso quarantennale.

Un marina più moderno e sostenibile

Il progetto di ammodernamento tocca tutti gli aspetti della vita portuale: dalla viabilità interna, che presto diventerà a misura di pedone, all’idea di creare una passeggiata tra barche, ristoranti e negozi priva di interferenze con il traffico. Un porto più vivibile, più moderno, dove il comfort dell’armatore e la qualità dell’esperienza contano tanto quanto la funzionalità.

La diga di sopraflutto sarà ripensata completamente, sia dal punto di vista estetico sia dal punto di vista tecnico, con nuovi impianti e un’erogazione elettrica potenziata in grado di supportare anche i megayacht fino a 90 metri, senza ricorrere ai generatori. È un passaggio chiave verso la sostenibilità: meno rumore, meno emissioni e più efficienza.

Oltre a questo, si sta progettando un sistema centralizzato per la raccolta delle acque reflue di bordo, che eliminerà la necessità dei camion di aspirazione, riducendo traffico e inquinamento. Architetti e tecnici valutano inoltre l’inserimento di pannelli solari nelle aree oggi non utilizzate o sopra le nuove pensiline dei parcheggi. Una serie di interventi progressivi, capaci di cambiare la percezione del porto e il suo impatto sulla città.

La rivoluzione del Porto Vecchio e il legame con Sanremo

La città diventa protagonista in modo ancor più incisivo grazie al grande progetto del Porto Vecchio, vinto da Portosole in gara pubblica. Un intervento ambizioso, oggi in Conferenza dei Servizi, che rivoluzionerà quell’area storica di Sanremo: viabilità interrata, una grande piazza pedonale affacciata sul mare, spazi dedicati ai circoli nautici rinnovati e un waterfront finalmente libero da auto e mezzi di servizio. “L’entusiasmo dell’amministrazione – sottolinea Casareto – è altissimo. È un passo avanti enorme nella qualità della vita, sia per i residenti sia per i turisti”. A questo si aggiungono circa 5 milioni di euro di opere che Portosole realizzerà sulla viabilità cittadina, collegando meglio l’area portuale con il resto di Sanremo e agevolando l’accesso per chi arriva in città ogni weekend.

Shipyard Portosole: un polo tecnico per la grande nautica

Il porto però non è solo approdo, è anche lavoro, tecnica e industria. È qui che entra in scena la Shipyard Portosole, guidata da Emiliano Martino. Rilevato e rinominato nel 2023, il cantiere, che sta vivendo una fase di crescita veloce e solida, può ospitare e sollevare yacht fino a 60 metri grazie al sincrolift da 600 tonnellate e ad un pescaggio superiore ai 5 metri, una caratteristica rara nel Mediterraneo e particolarmente apprezzata dagli armatori di grandi barche a vela o di unità d’epoca.

Non a caso, barche iconiche come Kingdom, ex Nabila, ed Elena of London, yacht aurico di 55 metri con un pescaggio a chiglia lunga di più di 5 metri, hanno scelto il cantiere di Sanremo per lavori importanti di manutenzione e refit, ma anche come home port. “Accogliamo yacht – spiega Martino – sia a vela che a motore, senza preclusioni. Il nostro obiettivo è offrire un servizio completo, in una posizione strategica tra Costa Azzurra e Genova, dove la concorrenza è alta ma anche stimolante”.

Per i prossimi anni il cantiere prevede investimenti significativi: aree tecniche ampliate, nuova organizzazione degli spazi e la possibilità di gestire a terra fino a 4 yacht di 50 metri contemporaneamente. Un passaggio che permetterà alla Shipyard di competere a pieno titolo con le grandi strutture dell’Alto Tirreno.

L’impegno sociale e la visione per il futuro

Portosole, però, non vuole essere un’isola a sé. Il legame con Sanremo è forte, sia per l’impatto economico sia per l’impegno culturale e sportivo. Dal supporto al Festival della Canzone Italiana alle gare di triathlon, dalle sinergie con lo Yacht Club Sanremo alle collaborazioni con le attività del territorio, il porto si muove come un attore integrato nella vita cittadina. Quasi tutto il personale è locale, segno di un radicamento che non vuole venire meno.

Guardando ai prossimi cinque anni, l’obiettivo è chiaro: completare il grande cantiere del porto, portare a termine la trasformazione del Porto Vecchio, consolidare la Shipyard e costruire un marina che sia contemporaneamente efficiente, sostenibile e sempre più attrattivo per la grande nautica. “Il secondo quinquennio – precisa Casareto sorridendo – lo affronteremo quando avremo finito il primo”. Dietro questa battuta c’è la consapevolezza di avere un lavoro complesso da affrontare, ma anche un entusiasmo che a Portosole non è mai mancato.

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