Ecco il progetto Archipelago zero.63: il primo scafo a lungo raggio a zero emissioni di carbonio

Capace di affrontare anche gli oceani, l'innovativo catamarano Archipelago zero.63 del cantiere inglese sfrutta uno dei "carburanti del futuro"

3 November 2023 | di Marcella Ottolenghi

Archipelago zero.63 di Archipelago Yachts, progettato in collaborazione con lo studio di architettura navale Chartwell Marine, intende porsi come nuovo punto di riferimento per la nautica da diporto sostenibile. Il nuovo catamarano, come suggerisce anche il nome, sarà a zero emissioni di carbonio, grazie alla scelta di uno dei “carburanti del futuro”, il metanolo.

Metanolo + elettrico, il binomio vincente di Archipelago zero.63

Pur avanzata, l’industria del comparto elettrico non sembra essere ancora riuscita a risolvere i nodi delle lunghe distanze o della navigazione in condizioni meteorologiche avverse: Archipelago Yachts supera entrambi i vincoli optando per un sistema di propulsione ibrido, che introduce il metanolo in abbinamento a delle celle a idrogeno. Una soluzione che consentirà a Archipelago zero.63 di navigare silenziosamente ad una velocità di crociera di 10 nodi e di raggiungere una velocità massima di 22 nodi in caso di necessità, grazie appunto ad un motore a metanolo a iniezione diretta, con un’autonomia prevista di 2.500 miglia nautiche, dato che il serbatoio a bordo contiene 10.000 litri di questo carburante sostenibile.

Sicurezza e integrità di questo progetto pionieristico sono state approfonditamente valutate dal cantiere inglese e dal Lloyd’s Register, al fine di garantire i migliori standard sia progettuali sia costruttivi. Archipelago zero.63 è poi già in linea con la Transport Vision 2050 inglese, che propone come combustibile marino alternativo proprio il metanolo, puntando ad una sua diffusione sul 25% delle nuove imbarcazioni entro quella data.

“E’ uno yacht da 63 piedi moderno, attraente, silenzioso e a zero emissioni – spiega Stephen Weatherley, fondatore e amministratore delegato di Archipelago Yachts – che sarà all’avanguardia per la dotazione tecnologica. Di alluminio a basso impatto e con materiali da riciclo ove possibile, Archipelago zero.63 supera le numerose navi da diporto elettriche oggi già sul mercato, capaci di percorrere brevi distanze rapidamente o lunghe distanze lentamente, ma non in situazioni di mare grosso e men che meno attraverso gli oceani, nello stesso tempo senza inquinare“.

Metanolo Pathfinder, piattaforma esemplificativa

Completate le fasi di progetto, il cantiere specializzato in catamarani explorer e lo studio di architettura navale sono pronti ad affrontare la costruzione del nuovo catamarano, non prima della realizzazione di una piattaforma dimostrativa utile ad evidenziare a produttori e ricercatori il potenziale del combustibile, anche nell’ottica di una nautica da diporto realmente “green” e sostenibile. Metanolo Pathfinder UK, questo il nome dello scafo test precursore di Archipelago zero.63, dimostrerà in aggiunta il vantaggio economico di tale opzione, per convincere investitori e armatori di scafi commerciali e traghetti.

L’utilizzo del metanolo come materia prima per la propulsione e per i carichi di hotellerie a bordo – sottolinea Andy Page, amministratore delegato di Chartwell Marine – è una vera alternativa al diesel. Il sistema sviluppato per Archipelago zero.63 è semplice, robusto e maneggevole in termini sia di peso sia di geometria, senza compromettere significativamente l’estetica, gli interni o la funzionalità dell’imbarcazione. La propulsione ibrida parallela consente agli armatori di navigare silenziosamente in modalità elettrica, attivando la combustione del metanolo solo per l’alta velocità“.

A bordo sono previste quattro cabine di lusso, dotate di bagno privato, per un’esperienza di crociera “premium” oltre che eco-consapevole.

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