Spugne carnivore, “vermi zombie” e distese di coralli scoperti nell’Oceano Antartico
Altre 30 nuove specie scoperte grazie a due spedizioni scientifiche avvenute nel corso del 2025 per il progetto Ocean Census
Altre 30 nuove specie scoperte grazie a due spedizioni scientifiche avvenute nel corso del 2025 per il progetto Ocean Census
Immaginate un piccolo cespuglio roseo con steli che terminano con dei palloncini, all’apparenza innocui, ma nei fatti pericolose armi ricoperte di piccoli uncini. È questo l’aspetto della nuova specie di spugna carnivora trovata durante la spedizione scientifica alle Isole Sandwich Meridionali. Il suo nome è Chondrocladia sp. nov. e si differenzia dalla maggior parte delle spugne, filtratori passivi, proprio per il suo comportamento predatorio.

Nuova spugna carnivora trovata dal ROV SuBastian a 3601 metri nel sito di immersione Trench North, a est dell’isola di Montagu [Fonte: The Nippon Foundation-Nekton Ocean Census/Schmidt Ocean Institute © 2025]
Altre scoperte
Oltre alle nuove specie, lo sforzo di collaborazione e la multidisciplinarietà della spedizione ha visto portare alla luce nuovi risultati. Sono state avvistate nuove sorgenti idrotermali a -700 m con comunità chemiosintetiche annesse, vivaci giardini di corallo ed attività di vulcanismo sottomarino esplosivo. E’ stato inoltree registrato il primo video di un giovane calamaro colossale vivo di 30 cm.

Giovane calamaro colossale [Fonte: Schmidt Ocean Institute]
La spedizione scientifica
La spedizione scientifica, della durata di 33 giorni, è stata effettuata tra febbraio e marzo 2025 e ha visto la collaborazione di diversi istituti di ricerca e fondazioni. Tra le principali vediamo la Nippon Foundation e l’Istituto Nekton, fondatori del programma Ocean Census, e lo Schmidt Ocean Institute. Gli obiettivi della missione erano chiari: effettuare una ricerca multidisciplinare, scoprire nuove specie, scambiarsi conoscenze e coinvolgere il pubblico.

La spedizione scientifica verso le Isole Sandwich Meridionali [Fonte: Ocean Census]
Perché è importante?
“L’Oceano Antartico – spiega la Dott.ssa Taylor – rimane profondamente sottocampionato. Ad oggi abbiamo verificato solo meno del 30% dei campioni raccolti da questa spedizione, quindi la conferma di 30 nuove specie mostra già quanta biodiversità non sia ancora documentata. Abbinando le spedizioni ai workshop di scoperta delle specie, comprimiamo ciò che spesso richiede più di un decennio in un percorso più rapido mantenendo il rigore scientifico grazie al coinvolgimento di esperti mondiali”.

Team di ricercatori e ricercatrici [Fonte: Ocean Census]
