Nascono le creme solari con il Reef Protection Factor
Il Reef Protection Factor (RPF) è un marchio di certificazione progettato per aiutare i consumatori a identificare i prodotti realmente sicuri per le barriere coralline e gli ecosistemi marini
Il Reef Protection Factor (RPF) è un marchio di certificazione progettato per aiutare i consumatori a identificare i prodotti realmente sicuri per le barriere coralline e gli ecosistemi marini
Quando acquistate le creme solari siete abituati a guardare l’SPF, ovvero l’indice di protezione dai raggi solari. Da oggi potreste trovare indicato anche l’RPF, il fattore di protezione per le barriere coralline. È noto, infatti, che le comuni creme solari contengono delle sostanze che creano problemi agli organismi delle barriere coralline. Il Reef Protection Factor (RPF) è un marchio di certificazione progettato per aiutare i consumatori a identificare i prodotti realmente sicuri per le barriere coralline e gli ecosistemi marini. È simile al Sun Protection Factor (SPF) delle creme solari, ma si concentra specificamente sull’impatto ambientale dei prodotti.
L’RPF mira a garantire che i prodotti certificati siano privi di ingredienti nocivi come l’ossibenzone e l’octinoxato, che possono danneggiare i coralli. L’ossibenzone è un filtro solare organico (a base di carbonio) la cui principale azione è assorbire i raggi UVA corti e UVB, i quali favoriscono l’abbronzatura ma contribuiscono all’insorgenza di scottature e cancro alla pelle. Anche l’octinoxato o octinoxate è un filtro solare, utilizzato in molti prodotti per la protezione solare. È un composto organico che assorbe i raggi UVB, la tipologia di raggi solari più dannosa per la pelle, responsabile di scottature e, a lungo termine, di tumori cutanei. Queste due sostanze, che proteggono il nostro organismo, sono però naturalmente dannose per gli ecosistemi corallini. Occorreva quindi trovare soluzioni alternative.
La nuova certificazione è nata dalla collaborazione fra l’agenzia pubblicitaria globale McCann con i ricercatori dell’Università di Derby e i tecnici cosmetici del marchio di creme solari Stream2Sea. L’idea nasce perché vi è un crescente numero di prodotti commercializzati come “sicuri per la barriera corallina”, mentre i ricercatori hanno scoperto che oltre l’80% di essi contiene sostanze chimiche dannose per i coralli. Per ricevere l’accreditamento RPF i prodotti devono essere sottoposti a un duro processo di test che riproduce le condizioni reali sui coralli in vasche di prova. Il processo richiede un po’ di tempo a causa del suo rigore ma valuta molteplici aspetti dell’impatto sui coralli, tra cui la perdita di tessuto e il cambiamento di colore.
Secondo il professor Michael Sweet dell’Aquatic Research Facility dell’Università di Derby, che ha supervisionato i test RPF, “le barriere coralline del mondo sono sotto un’immensa minaccia da parte del cambiamento climatico e dell’inquinamento. Il Reef Protection Factor consente ai consumatori e alle aziende di fare scelte consapevoli che supportano attivamente la conservazione delle barriere coralline”.
“La partnership con McCann e l’Università di Derby – ha aggiunto Autumn Blum, chimica cosmetica e fondatrice di Stream2Sea – ci ha permesso di superare i limiti del possibile, dando vita a Coral Care, la prima protezione solare che ha dimostrato non solo di essere sicura per le barriere coralline ma anche di supportarne attivamente la crescita. Ricevere l’accreditamento RPF è una potente convalida del nostro impegno nella protezione degli ecosistemi marini e speriamo che ispiri il resto del settore a seguire l’esempio. La nuova protezione solare che abbiamo progettato è la prima che non solo non danneggia la barriera corallina ma anzi la nutre. La crema è composta da biossido di titanio e da una miscela esclusiva di nutrienti che nutrono i coralli e ne favoriscono la crescita”.
La certificazione RPF mira a consentire ai consumatori di fare scelte consapevoli e di sostenere la conservazione della barriera corallina scegliendo prodotti sicuri per l’ambiente. Il fattore di protezione del reef verrà quantificato attraverso i tre livelli di bronzo, argento e oro, che riflettono i diversi livelli di sicurezza della barriera corallina. La rivoluzionaria certificazione per la protezione della barriera corallina, che è vitale per la salute degli oceani e la biodiversità marina, stabilisce quindi un nuovo standard nel settore.
Tra le iniziative di lancio del prodotto di Stream2Sea c’è una partnership di punta con Amazing Thailand, l’Autorità per il Turismo della Thailandia (TAT), Reef Check Malaysia, Marine Research Foundation, ISER Caribe a Porto Rico e Deblue Corner Dive Centre (Malesia), ciascuna delle quali avrà un ruolo attivo nel diffondere la consapevolezza e promuovere un cambiamento positivo per gli ecosistemi marini.