T. Mariotti e ISPRA celebrano la cerimonia di posa della chiglia della nave oceanografica Arcadia
La realizzazione di Arcadia rappresenta un importante impegno del Paese a favore della ricerca scientifica applicata al mare e della transizione ecologica
La realizzazione di Arcadia rappresenta un importante impegno del Paese a favore della ricerca scientifica applicata al mare e della transizione ecologica
Lunedì 10 novembre, presso i cantieri navali di Piombino Industrie Marittime (PIM), si è svolta la cerimonia di posa della chiglia della nuova nave oceanografica Arcadia destinata all’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA). L’evento si è svolto alla presenza delle autorità e dei rappresentanti di ISPRA, della Marina Militare e del management dei cantieri T. Mariotti e PIM.
Come da tradizione della cantieristica navale, la cerimonia di posa della chiglia è stata accompagnata dal gesto simbolico della posa delle monete, rito beneaugurante che da secoli segna l’unione tra armatore e cantiere. Le monete sono state infatti sigillate all’interno del primo blocco di chiglia, cuore strutturale della nave, affinché rimangano a bordo come simbolo di fortuna e di protezione per chi lavorerà e navigherà sull’unità.
L’evento segna l’avvio ufficiale dei lavori di costruzione, affidati al cantiere genovese T. Mariotti a seguito della gara pubblica indetta da Invitalia per conto di ISPRA. Con un investimento complessivo di circa 107 milioni di euro, la realizzazione della nave rappresenta un importante impegno del Paese a favore della ricerca scientifica applicata al mare e della transizione ecologica.
L’opera, che sarà realizzata nelle aree produttive di Piombino in collaborazione con PIM, non solo rafforzerà la capacità industriale e tecnologica nazionale nel campo delle navi specializzate per la ricerca ambientale ma contribuirà anche alla valorizzazione industriale del sito di Piombino, con un impatto positivo sul territorio e sull’occupazione.

La nave oceanografica Arcadia
Arcadia rappresenta una nuova generazione di unità dedicate alla ricerca scientifica e alla tutela dell’ambiente marino. Lunga circa 70 metri, sarà dotata di sistemi tecnologici di ultima generazione: veicoli subacquei autonomi (ROV) capaci di operare fino a 4.000 metri di profondità, laboratori modulari e spazi di bordo progettati per ospitare fino a 18 ricercatori (oltre all’equipaggio).
Grazie a queste dotazioni ISPRA potrà ampliare e rendere più efficaci le proprie attività di monitoraggio, mappatura e studio degli ecosistemi marini e costieri, con un’attenzione particolare ai fondali profondi e alle aree più fragili del Mediterraneo. La nave opererà nell’ambito del Progetto Pnrr MER, Missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”, il più ampio programma nazionale dedicato alla salvaguardia del mare e al potenziamento della ricerca ambientale.
