08 November 2025

Spugne carnivore, “vermi zombie” e distese di coralli scoperti nell’Oceano Antartico 

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Altre 30 nuove specie scoperte grazie a due spedizioni scientifiche avvenute nel corso del 2025 per il progetto Ocean Census

Spugne carnivore, “vermi zombie” e distese di coralli scoperti nell’Oceano Antartico 

Altre 30 nuove specie scoperte grazie a due spedizioni scientifiche avvenute nel corso del 2025 per il progetto Ocean Census

3 minuti di lettura

Immaginate un piccolo cespuglio roseo con steli che terminano con dei palloncini, all’apparenza innocui, ma nei fatti pericolose armi ricoperte di piccoli uncini. È questo l’aspetto della nuova specie di spugna carnivora trovata durante la spedizione scientifica alle Isole Sandwich Meridionali. Il suo nome è Chondrocladia sp. nov. e si differenzia dalla maggior parte delle spugne, filtratori passivi, proprio per il suo comportamento predatorio.

Nuova spugna carnivora trovata dal ROV SuBastian a 3601 metri nel sito di immersione Trench North, a est dell’isola di Montagu [Fonte: The Nippon Foundation-Nekton Ocean Census/Schmidt Ocean Institute © 2025]

Tra le altre specie scoperte ci sono stelle marine, gasteropodi, bivalvi e “vermi zombie” (Osedax sp.), ovvero animali della classe Policheti che non hanno bocca né intestino, per cui dipendono da batteri simbiontici per scomporre i grassi presenti nelle ossa delle balene e di altri grandi vertebrati. La conferma delle nuove specie, dopo l’analisi dei campioni prelevati nel corso della spedizione, è arrivata in occasione del Southern Ocean Species Discovery Workshop, che si è tenuto ad agosto all’Universidad de Magallanes, in Cile.

Altre scoperte

Oltre alle nuove specie, lo sforzo di collaborazione e la multidisciplinarietà della spedizione ha visto portare alla luce nuovi risultati. Sono state avvistate nuove sorgenti idrotermali a -700 m con comunità chemiosintetiche annesse, vivaci giardini di corallo ed attività di vulcanismo sottomarino esplosivo. E’ stato inoltree registrato il primo video di un giovane calamaro colossale vivo di 30 cm.

Giovane calamaro colossale [Fonte: Schmidt Ocean Institute]

La spedizione scientifica

La spedizione scientifica, della durata di 33 giorni, è stata effettuata tra febbraio e marzo 2025 e ha visto la collaborazione di diversi istituti di ricerca e fondazioni. Tra le principali vediamo la Nippon Foundation e l’Istituto Nekton, fondatori del programma Ocean Census, e lo Schmidt Ocean Institute. Gli obiettivi della missione erano chiari: effettuare una ricerca multidisciplinare, scoprire nuove specie, scambiarsi conoscenze e coinvolgere il pubblico.

La spedizione scientifica verso le Isole Sandwich Meridionali [Fonte: Ocean Census]

La spedizione è stata guidata dalla dottoressa Michelle Taylor (Università dell’Essex), presidente della Deep-Sea Biology Society e docente senior presso l’Università dell’Essex. Contemporaneamente la dottoressa Jenny Gales ha guidato l’iniziativa GoSouth, una collaborazione tra l’Università di Plymouth, GEOMAR e il British Antarctic Survey. Questa ricerca multidisciplinare aveva l’obiettivo di esaminare i fianchi vulcanici per valutare l’influenza dell’attività vulcanica e sismica sugli ecosistemi marini.

Perché è importante?

“L’Oceano Antartico – spiega la Dott.ssa Taylor – rimane profondamente sottocampionato. Ad oggi abbiamo verificato solo meno del 30% dei campioni raccolti da questa spedizione, quindi la conferma di 30 nuove specie mostra già quanta biodiversità non sia ancora documentata. Abbinando le spedizioni ai workshop di scoperta delle specie, comprimiamo ciò che spesso richiede più di un decennio in un percorso più rapido mantenendo il rigore scientifico grazie al coinvolgimento di esperti mondiali”.

Team di ricercatori e ricercatrici [Fonte: Ocean Census]

“Accelerare la scoperta delle specie – aggiunge Mitsuyuki Unno, direttore esecutivo della Nippon Foundation e guida nel censimento degli oceani con la Nekton Foundation – non è un lusso scientifico, è essenziale per il bene pubblico. Ocean Census è un programma che ha l’obiettivo di svelare le incognite del nostro mondo. Grazie alle sue spedizioni, abbiamo assistito a un’altra scoperta rivoluzionaria di specie che apporta benefici agli scienziati, ai decisori politici e alle comunità di tutto il mondo”.

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