L’onda oceanica italiana alla Transat Café l’Or
Domenica 26 ottobre partirà da Le Havre la traversata oceanica Transat Café l’Or: otto i navigatori italiani suddivisi tra Class 40 e IMOCA
Domenica 26 ottobre partirà da Le Havre la traversata oceanica Transat Café l’Or: otto i navigatori italiani suddivisi tra Class 40 e IMOCA
Siamo abituati a seguire le grandi regate oceaniche cercando con il lumino nomi di navigatori con la bandiera tricolore. Ma alla Transat Café l’Or, in partenza da Le Havre (Francia) domenica 26 ottobre, ci saranno ben otto italiani: Francesca Clapcich, Alberto Riva, Luca Rosetti, Matteo Sericano, Pietro Luciani, Andrea Fornaro, Alessandro Torresani e Ambrogio Beccaria. Un’onda oceanica di navigatori italiani che per la seconda volta si riunisce in una conferenza stampa in occasione di regate importanti come la Transat Café l’Or, con l’obiettivo di consolidare una sempre maggiore, solida e temibile presenza in ambiti velici storicamente appannaggio di navigatori francesi.
La Transat Café l’Or, già conosciuta come Transat Jacques Vabre, è uno degli appuntamenti più importanti del calendario dei navigatori professionisti, che ogni due anni attraversano in doppio l’oceano Atlantico dalla Francia ai Caraibi (quest’anno la Martinica), divisi in quattro classi: IMOCA, Ocean Fifty, ULTIM e Class40. I “nostri” regateranno in IMOCA e Class 40 e due equipaggi saranno al 100% Made in Italy. Daily Nautica ha partecipato alla conferenza stampa congiunta pre-partenza, organizzata per parlare alla stampa italiana con una voce comune degli obiettivi specifici di ognuno degli otto velisti.
Per Francesca Clapcich questa sarà la regata inaugurale come skipper a bordo della sua nuova barca 11th Hour Racing, l’ex Malizia di Boris Herrmann, in doppio con Will Harris, lo “storico” co-skipper del navigatore tedesco. Con la sua doppia nazionalità, Francesca sarà la seconda italiana a partecipare, ma anche la prima americana. “Vivo in America ma il mio cuore rimane in Italia”, ha rivelato Francesca durante la conferenza stampa. “Mi fa piacere – ha aggiunto – avere un ruolo di riferimento in questo mondo, perché quando crescevo io non ce n’erano dopo le classi olimpiche. È una responsabilità di tutti dimostrare alle nuove generazioni che anche il mondo della vela oceanica è inclusivo e rappresentativo”.
Alberto Riva torna alla Transat Café l’Or dopo due anni. “Perché torno? Per cercare i miei limiti e superare le mie paure”, ha spiegato il velista milanese che nel 2023 aveva dovuto abbandonare la regata dopo essersi rotto una gamba in mare. Riva sarà il co-skipper di Benoît Sineau a bordo di Ekinox, ultimissima versione del Musa v2 disegnato da Gianluca Guelfi. “Questa comunità italiana di navigatori – ha sottolineato – rende tutta la squadra più forte, permettendole di avanzare e crescere insieme: è un grande esempio per i giovani italiani che iniziano questo sport”.
Luca Rosetti aveva iniziato a navigare in Mini 6.50 un po’ in sordina, fino ad “esplodere” con la vittoria della Mini Transat nel 2023. Da maggio 2025 ha iniziato un progetto in Class 40, Maccaferri Futura, che unisce molti aspetti, soprattutto quello sportivo e quello di ricerca di dati scientifici. Luca attraverserà l’Atlantico insieme a Matteo Sericano, ex rivale in Mini 6.50 nonché grande amico e co-skipper di Maccaferri Futura, formando un equipaggio interamente italiano. Matteo è il presidente della Classe Mini 6.50 italiana, dove lo spirito di collaborazione è uno dei capisaldi. “Noi italiani – ha ricordato – ci siamo sempre supportati ed aiutati a vicenda, dalle regate su quelle barche piccole fino ai giorni d’oggi”.
Pietro Luciani non è solo un navigatore eccellente con molte partecipazioni a regate internazionali alle spalle, ma è anche il vice-presidente della Class 40. “Cosa manca in Italia – si è chiesto – perché la vela d’altura diventi qualcosa che somigli alla ‘course au large’ francese dal punto di vista del coinvolgimento del pubblico? Noi in Italia non abbiamo l’equivalente di questo movimento e di questa cultura ma penso che si possa fare qualcosa per cambiare questa situazione a partire dalla nostra onda oceanica”. Durante la Transat Café l’Or navigherà a bordo del Class 40 Les Invicibles insieme a William Mathelin-Moreaux.
Andrea Fornaro è alla sua seconda edizione della Transat Café l’Or, quest’anno in doppio con Alessandro Torresani, anche lui “ex-minista”, a bordo del Musa 40 Influence 2. Andrea regata da talmente tanto tempo da aver perso il conto delle miglia fatte, facendo “ammalare” di questa passione anche sua figlia, che naviga in Optimist. Alessandro, da parte sua, “debutta” in Class 40 dopo un percorso in Mini 6.50. “I progetti sono sempre più complessi – ha dichiarato – ed è fondamentale definirli bene sin dall’inizio in tutti i settori, dalla navigazione alla comunicazione”.
Anche Ambrogio Beccaria è alla sua seconda edizione di questa regata: la prima, due anni fa, l’aveva vinta in Class 40, ma quest’anno sarà il suo debutto in IMOCA a bordo di Allagrande Mapei Racing insieme a Thomas Ruyant. “Fresco” di The Ocean Race Europe, per Ambrogio sarà la prima regata in equipaggio ridotto. “Credo che uno dei fattori che mi ha portato ad avere un percorso di successo finora – ha raccontato – è che, sin da quando regatavo in Mini 6.50, non ho avuto una sudditanza psicologica verso i francesi. Oggi noi italiani abbiamo progetti solidi e ad alto livello con sponsor importanti: siamo in una fase altissima per la vela oceanica italiana e stiamo crescendo tutti insieme, da noi navigatori alle aziende del settore”. Non resta che seguire e tifare per l’onda oceanica italiana alla Transat Café l’Or.
Argomenti: mare, ocean-race, vela
