Pinna nobilis del Mediterraneo in pericolo: come salvarla grazie alla citizen science
La più grande conchiglia del Mediterraneo è a rischio estinzione. La sua salvezza passa anche dal coinvolgimento diretto dei cittadini come accadrà il 12 luglio con una caccia al tesoro simbolica durante il Posidonia Green Festival
Pinna nobilis del Mediterraneo in pericolo: come salvarla grazie alla citizen science
La più grande conchiglia del Mediterraneo è a rischio estinzione. La sua salvezza passa anche dal coinvolgimento diretto dei cittadini come accadrà il 12 luglio con una caccia al tesoro simbolica durante il Posidonia Green Festival
È tra gli abitanti più affascinanti e fragili dei fondali mediterranei: la Pinna nobilis, detta anche “nacchera di mare”, è il più grande bivalve endemico del Mediterraneo. Può superare un metro di lunghezza, vive oltre vent’anni e filtra grandi quantità d’acqua, contribuendo alla salute degli ecosistemi marini. Ma oggi è sull’orlo dell’estinzione.
Una specie decimata da una crisi senza precedenti
Dal 2016 la Pinna nobilis è vittima di un’epidemia causata da un parassita protozoo (Haplosporidium pinnae) che ha colpito in modo devastante le popolazioni presenti in Spagna, Francia, Grecia e Italia. In pochi anni milioni di esemplari sono scomparsi. A questa emergenza si aggiungono l’ancoraggio selvaggio, la perdita di habitat, l’inquinamento e gli effetti della crisi climatica. Avvistarne una viva oggi è un evento raro e prezioso. E urgentissimo è l’intervento per evitarne l’estinzione totale.
Il progetto Life Pinna un’alleanza europea per la sopravvivenza
È in questo contesto che nasce Life Pinna, un progetto europeo coordinato da una rete internazionale di enti scientifici, aree marine protette e Ong, con l’obiettivo di:
-
monitorare le colonie superstiti di Pinna nobilis
-
proteggerle con misure di conservazione diretta
-
sperimentare il ripopolamento tramite riproduzione in cattività
-
coinvolgere cittadini, subacquei e operatori del mare nelle attività di ricerca attraverso la citizen science
Ed è proprio la citizen science, scienza partecipata, a diventare protagonista anche in Liguria, grazie al Posidonia Green Festival di Bogliasco.
Una “caccia al tesoro” simbolica per scoprire e proteggere la Pinna nobilis
Sabato 12 luglio, nel cuore del Golfo Paradiso, il Posidonia Green Festival organizza infatti un evento speciale: la Caccia al Tesoro Life Pinna, attività di sensibilizzazione e citizen science che, in modo simbolico, mette il pubblico alla ricerca della Pinna nobilis (anche se non vera…).
In mare verranno posizionati modelli 3D realistici della conchiglia, ricostruiti per offrire un’esperienza educativa, giocosa e immersiva. Un modo per riconoscere la specie, comprenderne l’ecologia e capire cosa significa proteggerla, anche quando non la si incontra più.
L’attività è aperta a tutti dai 10 anni in su, con due livelli di partecipazione:
-
Per principianti: accompagnamento e briefing a terra con gli esperti del progetto Life Pinna
-
Per apneisti brevettati: immersioni guidate più profonde con istruttori specializzati della BlueXperience Asd
Chi partecipa può portare la propria attrezzatura (maschera, pinne, boccaglio) o noleggiarla sul posto a prezzi accessibili. È necessario presentarsi almeno 30 minuti prima dell’attività per la registrazione.
Nel frattempo, sul molo, i tecnici di Arpal presenteranno le attività scientifiche del progetto Life Pinna, mostreranno un ROV subacqueo (robot utilizzato per monitorare i fondali) e racconteranno i dati raccolti sulla biodiversità marina ligure.
Conoscere per salvare
La Pinna nobilis è un indicatore della salute dei nostri mari. Proteggerla non è solo un dovere ecologico, ma anche un’occasione per educare, coinvolgere e mobilitare cittadini di ogni età. Eventi come la “Caccia al Tesoro” del Posidonia Green Festival dimostrano che anche un’azione simbolica può avere un impatto reale: far crescere la consapevolezza, stimolare la curiosità e ispirare nuove generazioni di esploratori del mare.