Novantaquattro anni di vita e non sentirli. L’Amerigo Vespucci, terminato il tour mondiale che l’ha visto emblema dell’eccellenza italiana in decine di Paesi, è giunto finalmente alla Spezia dopo 23 mesi di navigazione e quasi 50.000 miglia percorse. Qui sosterà all’interno dei bacini dell’Arsenale per godere di alcuni mesi di meritato riposo e sottoporsi ad una serie di lavori di manutenzione.

In questi giorni il veliero più bello del mondo ha tirato a lucido legni, vele e ottoni e, ormeggiato nella città ligure, a Molo Italia, è stato lo scenografico protagonista di un’esperienza davvero suggestiva. La nave scuola della Marina Militare è stata infatti il maestoso e suggestivo sfondo dell’opera lirica Simon Boccanegra di Giuseppe Verdi, andata in scena per la terza edizione del La Spezia Lirica Forum, dove, per il secondo anno consecutivo, mare e lirica si sono incontrati per dare vita ad un connubio di rara bellezza.

Mare e lirica si incontrano alla Spezia 

Lo scorso anno, per la prima volta nella storia, una nostalgica Madama Butterfly aveva atteso il ritorno dell’amato Pinkerton dal ponte di volo dell’incrociatore portaereomobili Garibaldi. Quest’anno a fare da quinta scenica al dramma politico e familiare del Simon Boccanegra è stato invece l’Amerigo Vespucci. Spettacolare il racconto della rivolta, reso ancora più scenografico dalle luci rosse e calde che hanno illuminato il veliero e da una macchina del fumo appositamente posizionata sul ponte ad inscenare l’incendio della città.

“La mia idea – ha raccontato il regista Paolo Panizza – è stata quella di ‘approfittare’ del Simon Boccanegra e della sua storia, per renderlo paradigma dell’Italia tutta, dalla Liguria a Venezia, da Firenze ai mari del Sud. Verdi e Vespucci, a formare un tutt’uno: arte, bellezza, cultura, eccellenza. Il Simon Boccanegra Verdi e il Vespucci come metafora dell’italianità, il mare come metafora del viaggio, della storia e della libertà”.

Il Vespucci: una scenografia d’eccezione per il Simon Boccanegra

Per ospitare il palcoscenico tra il Vespucci e il molo dove il pubblico ha assistito allo spettacolo, è stata posta una grande piattaforma galleggiante sullo sfondo della città. Sul palco una bussola, un grande timone e il disegno di carte nautiche, elementi che, nella visione del regista, vogliono rappresentare il potere che conquista Simon Boccanegra diventando Doge di Genova, la responsabilità nel governare e l’importanza, sempre, di orientare la rotta.

L’evento, nato da  un’idea dell’associazione “Gli Amici del Loggiato”, è stato promosso dal Comune della Spezia, con il coordinamento di Italian Blue Growth, in collaborazione con Marina Militare, Regione Liguria e Autorità di sistema del Mar ligure orientale, e con il contributo di Baglietto, Sitep  Italia,  Contrepair e  Fonderie Patrone.