Nautico, mezza tregua tra Fiera e “velisti in fuga”
Si allontana, almeno a partire dal 2013, il rischio di un doppio Salone, per la vela e per il motore. Si è partiti da un punto condiviso: l’interesse della città, bisognosa di un Nautico rafforzato più che diviso
Si allontana, almeno a partire dal 2013, il rischio di un doppio Salone, per la vela e per il motore. Si è partiti da un punto condiviso: l’interesse della città, bisognosa di un Nautico rafforzato più che diviso

Attorno all’unico punto condiviso, e cioè l’interesse della città, si è andato a delineare un consenso durante l’incontro. Si andrà verso un rafforzamento, più che un frazionamento, del Salone di Genova (come si evince dalle proposte formulate dall’organizzazione della kermesse genovese, da noi anticipate). Sia riportando in Fiera gli espositori che già da tempo hanno dato forfait che sviluppando maggiormente il campo delle iniziative collaterali, come il Myba al Porto Antico.
Dal 2013 Genova come Miami: un nucleo forte e attrattivo in Fiera, costellato di eventi collaterali, magari rivolti al mercato dell’usato e dei servizi per la nautica, con base alla Marina Aeroporto. Per quest’anno invece c’è l’intenzione di promuovere un tavolo cittadino aperto anche a Comune e Camera di Commercio.
O magari puntando sul refit & repair, un settore che in tempo di crisi ha guadagnato quote di mercato, dato che la barca è meglio ripararla che cambiarla. Unico cruccio: bisogna fare in fretta, perché altre importanti fiere, prima tra tutti quella di Cannes, potrebbero approfittare della debacle genovese.
e.r.
Argomenti: Cantiere del Pardo, Daily Nautica, Genova, Liguria, Saloni Nautici, vela
