Tommaso Spadolini si ispira al passato per gli interni del M/Y “My Legacy” di Codecasa

Per realizzare i sontuosi interni del M/Y "My Legacy" di Codecasa, Spadolini e il suo team di progettazione hanno tratto ispirazione dall'eleganza del passato

11 April 2023 | di Manuela Sciandra

Il famoso architetto Tommaso Spadolini ha deciso di svelare i dettagli degli interni che ha sviluppato per il superyacht “My Legacy” dei Cantieri Navali Codecasa, una costruzione di 56 metri a quattro ponti totalmente personalizzata con molte finestrature scure visibili dall’esterno e un’estetica elegante e dinamica.

L’ELEGANZA DEL PASSATO

L’armatore ha dimostrato di sapere esattamente cosa voleva anche per quanto riguarda gli interni, ovvero una tavolozza di colori che varia tra rossi intensi, blu e oro, in contrasto con le moderne linee esterne. Per realizzare i sontuosi interni, Spadolini e il suo team di progettazione hanno tratto ispirazione dall’eleganza del passato, dedicando centinaia di ore di ricerca al reperimento di legni, marmi e broccato.

Spadolini ha dimostrato la propria esperienza in due aspetti principali di questo progetto. In primo luogo ha sapientemente selezionato alcuni esperti artigiani conosciuti nella sua lunga carriera nello yacht design, che hanno collaborato con quelli scelti dal cantiere: quasi ogni elemento degli interni richiedeva infatti quel tipo di artigianato che sta diventando sempre più raro. In secondo luogo il suo rigore nell’individuare, personalizzare e abbinare i materiali e i colori utilizzati ha creato una coerenza stilistica assolutamente moderna.

UN OCCHIO CONTEMPORANEO PER I DETTAGLI

E’ proprio questa unione di abilità e materiali tradizionali, studiati con un occhio contemporaneo per i dettagli, che ha permesso di ottenere un risultato così sorprendente a bordo di My Legacy. “Ciò che mi fa maggiormente piacere – spiega Spadolini – è che questo progetto incarna una sensazione di eleganza in ogni dettaglio degli interni ma esprime anche pura artigianalità. La maggior parte di questi dettagli sono realizzati a mano da esperti artigiani. Ogni dettaglio dimostra grande passione e attenzione. Lavorare in questo modo è veramente affascinante”.

“L’armatore – prosegue Spadolini – appassionato dell’artigianato italiano, desiderava spazi interni fatti a mano che riflettessero il suo amore per l’eleganza del passato. Una passione evidenziata fin dall’ingresso nel salone principale, dove le poltrone sono rivestite in broccato rosso rubino e oro, con molte dorature. I pannelli sono in mogano estremamente lucido, con un centro in radica, i cui motivi ricordano le palme. L’effetto che si ottiene è mozzafiato”.

L’appartamento dell’armatore, situato a prua sul ponte principale, è composto da 2 cabine e un salotto privato e continua con il tema rosso e oro. La cabina VIP sul ponte sottostante è invece allestita in blu e oro, segue gli stessi standard dell’alloggio del proprietario e sfrutta il baglio massimo di 10 metri dello yacht. Le restanti due cabine ospiti sono in beige e oro.

La maggior parte dei tessuti sono di Loris Zanca e si abbinano perfettamente alla tavolozza di colori degli interni. “L’armatore – sottolinea Spadolini – ha specificato subito di volere una pavimentazione in moquette o in marmo. Al termine del processo di sviluppo dei motivi e dei toni dei legni, che è stato estremamente elaborato, ci siamo resi conto che una pavimentazione in parquet, per quanto perfetta, non ci avrebbe permesso di ottenere lo stesso effetto”.

“UN INCREDIBILE ESEMPIO DI ARTIGIANALITA'”

Il progetto, durato cinque anni a causa del Covid, ha coinvolto alcuni degli artigiani più affermati d’Italia: sono firmati Ginori 1735 i raffinati decori in porcellana fatti a mano, Badari Firenze ha creato appositamente una gamma di luci classiche e gli arredi sono di DL Décor e Zanaboni, con la sapiente falegnameria di Stilnavi.

“Abbiamo soddisfatto tutte le esigenze del cliente – conclude Spadolini – ma al contempo abbiamo anche creato un incredibile esempio di artigianalità. Lo stile è sì opulento ma in questa opulenza c’è un vero senso di coerenza. Non abbiamo usato molti colori e l’ebanisteria è la stessa in tutta la barca, con un identico motivo che abbiamo scelto dopo 15 o 16 prove. Un design interno che può essere definito classico ma mostra una vera passione per il mare e per la nautica. È legato al lusso degli interni degli yacht del passato e sono abbastanza grande per ricordarne alcuni”.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Il lettore è responsabile a titolo individuale per i contenuti dei propri commenti. In alcun modo le idee, le opinioni, i contenuti inseriti dai lettori nei commenti ad articoli e notizie rappresentano l’opinione dell’editore, della redazione o del direttore responsabile.
Il lettore non può pubblicare contenuti che presentino rilievi di carattere diffamatorio, calunniatorio, osceno, pornografico, abusivo o a qualsiasi titolo illecito e/o illegale, né assumere atteggiamenti violenti o aggredire verbalmente gli altri lettori.
La segnalazione di eventuali contenuti diffamatori, offensivi o illeciti e/o illegali può essere effettuata all’indirizzo e-mail info@ligurianautica.com, specificando il contenuto oggetto della segnalazione attraverso link diretto. La redazione provvederà a verificare il contenuto e prenderà eventuali provvedimenti nel più breve tempo possibile.

1 commento

  1. Dieter Lettner says:

    Very stylish creating a valuable impression using these textiles and colors! A highlight to review!

Potrebbe interessarti anche

© Copyright 2006 - 2022 Daily Nautica - Ogni giorno, un mare di notizie.
Registrato al nr. 20/2011 con autorizzazione nr. 159/2011 del Tribunale di Genova dal 23 sett. 2011 Editore Carmolab SAS - P. Iva. 01784640995 - Direttore Responsabile: Alessandro Fossati
Tutti i contenuti e le immagini di proprietà di Liguria Nautica sono liberamente riproducibili previa citazione della fonte con link attivo

Pubblicità | Redazione | Privacy policy | Informativa cookies | Contatti

sito realizzato da SUNDAY Comunicazione

Marchi FESR