Delfino: simpatico cetaceo amico dell’uomo

Ma nei confronti di questo soave danzatore del mare l’uomo contraccambia realmente una sincera amicizia?

Ciao amici! Il mio nome è Tursiops truncatus, sono il delfino più famoso perché popolo quasi tutti i mari del mondo (non mi piacciono le zone artiche e antartiche…troppo freddo!) e sono la specie maggiormente presente nel mar Mediterraneo. Nuoto sotto costa fino a 200 metri di profondità e mi piace seguire la scia delle imbarcazioni per cavalcare le onde.

Tutti mi conoscete con il nome di Tursiope ma forse non sapete che vengo definito Truncatus perché il mio muso (rostro) sembra quasi troncato a metà. Proprio questa caratteristica mi fa sembrare sempre sorridente e mi rende ancora più simpatico.

Sono socievole e nutro una certa curiosità per voi umani, mi piacete parecchio! Anche se questa caratteristica mi rende facilmente addomesticabile, amo la mia libertà e il mare ha bisogno di me perché ho un ruolo importante all’interno dell’ecosistema. Sono, infatti, un indicatore della salute degli oceani: se vivo bene io, significa che le cose vanno per il verso giusto.

Il delfino è tra i pochi animali in grado di riconoscersi allo specchio

ULTRASUONI E SESTO SENSO

Da perfetto animale sociale mi piace vivere in branchi e stare insieme ai miei simili, sono molto espansivo e interagisco con loro attraverso un complesso sistema di comunicazione ad ultrasuoni. Possiedo un ricco repertorio di suoni e ogni mio fischio ha un significato specifico. Ciascun esemplare emette un suono caratteristico e unico, riconosciuto degli altri delfini, che rimane per tutta la vita e che lo distingue dai suoi simili. Viene utilizzato anche per indicare la posizione e lo stato emotivo.

Nella mia testa è presente un sistema sensoriale simile al sonar delle imbarcazioni, uno speciale sesto senso che mi consente l’ecolocalizzazione per nuotare ma anche per individuare, riconoscere e stordire una preda, grazie all’emissione di onde sonore che, incontrando oggetti o organismi, vengono riflesse. In tal modo io riesco a captarle e a ricevere le informazioni per stabilire la distanza e la dimensione degli oggetti.

MAMMIFERO EMPATICO E COLLABORATIVO

Sono empatico, percepisco le sofferenze degli altri membri del branco e se uno di noi viene ferito nessuno lo abbandona, rimaniamo uniti. Anche in amore sono leale, corteggio con romanticismo la femmina ma non entro in competizione con i maschi. Sono collaborativo: anche se sono capace di cacciare singolarmente, preferisco unirmi in gruppo utilizzando strategie d’attacco. E tutte le femmine partecipano insieme all’allevamento e all’educazione del piccolo.

Sono un mammifero. Le femmine partoriscono un piccolo per volta, dopo un anno di gestazione. Lo allattano e protraggono lo svezzamento anche per 2 o 3 anni, con una cura affettiva che crea un legame molto stretto tra mamma e cucciolo e prepara quest’ultimo ad acquisire le necessarie tecniche di sopravvivenza.

INTELLIGENZA QUASI UMANA

Sono intelligente, ho una grande facilità di apprendimento e di risoluzione dei problemi. Il mio cervello, grande e articolato, è simile a quello umano. Sono tra i pochi animali in grado di riconoscersi allo specchio e di utilizzare oggetti come attrezzi con elevate capacità cognitive.

Posso rimanere sveglio per giorni e anche durante il sonno, che ha una durata brevissima, una parte del mio emisfero cerebrale rimane vigile per respirare e stare in allerta. Posso rimanere in apnea anche per 15 minuti ma devo risalire in superficie per riempire d’aria i polmoni attraverso lo sfiatatoio (le vostre narici) posto sulla parte dorsale della mia testa.

Sono stato inserito nella Convenzione di Washington come specie non a rischio estinzione ma il cui commercio deve essere controllato per evitare uno sfruttamento incompatibile con la sopravvivenza.

Grazie alla mia intelligenza e alla mia capacità di adattamento sono riuscito a sfruttare a mio vantaggio l’effetto antropico sul mio habitat, ma spesso le reti da pesca e le imbarcazioni che sfrecciano a gran velocità mi conducono alla morte. L’impoverimento dei mari e l’inquinamento ambientale delle coste pregiudicano il mio stato di salute.

LA VOCE DEL SILENZIO

Simpatici umani, so che mi considerate vostro amico e che siete attratti da me, ma se imparate a conoscere le mie abitudini sarà più facile vedermi sempre con maggior frequenza nuotare e fare giocose evoluzioni in mare. Il progetto di ricerca dell’Acquario di Genova, denominato Delfini Metropolitani, ha sviluppato un “Codice di avvistamento Cetacei” rivolto agli utenti del mare con le indicazioni da mettere in atto in caso di avvistamento.

Ricordate che è necessario tenermi a distanza, specialmente se ci sono cuccioli, non inseguirmi e non rincorrermi con le imbarcazioni a grande velocità. Se sono io ad avvicinarmi a voi, non toccatemi e non lanciatemi del cibo, lasciate libera la mia curiosità e la mia voglia di giocare.

 

Fonte foto: http://www.delfinimetropolitani.it

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1 commento

  1. Loredana says:

    ci sono anche in Adriatico e si vedono anche non molto frequentemente, e sono particolarmente adulti di dimensioni importanti, che mi hanno fatto pensare che trattasse di delfini agee!

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