Floating Life diventa agente per la Svizzera italiana e francese di Sunreef Yachts
L'Intervista di DN a Filippo Rossi, direttore commerciale di Floating Life, in occasione del Blue Design Summit
L'Intervista di DN a Filippo Rossi, direttore commerciale di Floating Life, in occasione del Blue Design Summit
Si è concluso da pochi giorni il Blue Design Summit dedicato alla progettazione e al design delle imbarcazioni e di tutto ciò che si affaccia sul mare. Con 90 relatori impegnati in 16 panel e tavole rotonde, è stata senza dubbio un’importante occasione per fare rete tra i professionisti del settore.
Daily Nautica, media partner della manifestazione, ha avuto l’opportunità di intervistare Filippo Rossi, direttore commerciale di Floating Life, che ha moderato uno dei panel del summit dal titolo “Forme sull’acqua”. Quattro storie di imprenditori che, come racconta lo stesso Rossi,”pur venendo da altri settori hanno comunque deciso di investire e di sviluppare realtà che hanno come filo conduttore la bellezza, l’eleganza e il legame con l’acqua”.
Floating life è stata da pochi mesi coinvolta in una nuova avventura: ce la racconta?
“Da un mese siamo diventati agenti per la Svizzera italiana e francese di Sunreef Yachts, leader mondiale nella produzione di catamarani di grandi dimensioni a vela e a motore. Il cantiere ha presentato da poco, al Salone di Dubai, il primo modello della sua ultima serie. Noi eravamo lì per siglare con una stretta di mano, non solo virtuale ma fisica, un accordo che ci entusiasma, ci pone nuove sfide e nuove challenge intese come conoscenza ed espansione sul territorio”.
Come sta andando il mercato della nautica?
“Floating Life è una società di servizi. Occupandoci come core business di yacht management e facendo charter, brokeraggio e new build, quindi tutta una serie di servizi attorno al mercato nautico, per noi un momento di vera flessione è difficile che ci sia. C’è una contrazione nelle vendite, i dati sono inequivocabili, ma per quello che ci riguarda abbiamo una situazione di lavoro costante che ci fa essere ottimisti per il futuro. Anche perché le barche sono oggetti di estrema bellezza e la bellezza va mantenuta. Quindi i servizi sono comunque necessari per preservare la qualità delle imbarcazioni”.