Engel Jan de Boer (Lloyd’s Register) a DN: “Serve una nuova cultura della sicurezza”
Il direttore globale del segmento yacht di Lloyd’s Register spiega a DN l’importanza della sicurezza nel settore e gli strumenti dell'ente per implementarla
Il direttore globale del segmento yacht di Lloyd’s Register spiega a DN l’importanza della sicurezza nel settore e gli strumenti dell'ente per implementarla
Durante il World Yachting Summit di Monaco sono emerse questioni fondamentali per il futuro della nautica, tra cui il tema della sostenibilità, che però è complementare ad altri aspetti cruciali del settore. Lo spiega ai nostri microfoni Engel Jan de Boer, direttore globale del segmento yacht per Lloyd’s Register e tra i relatori dell’apputamento monegasco
“Se non c’è sicurezza non c’è sostenibilità”, sottolinea de Boer, secondo cui bisogna innanzitutto capire il livello di consapevolezza sul tema, per poi per lavorare ad una nuova cultura della sicurezza. Nell’intervista rilasciata a Daily Nautica il direttore globale del segmento yacht di Lloyd’s Register illustra inoltre quali sono gli strumenti messi a disposizione da Lloyd’s Register per aumentare la sicurezza nel mondo della nautica.
Una nuova cultura della sicurezza
“Credo fortemente – afferma Engel Jan de Boer – che il settore sia attualmente bloccato su una cultura della colpa. Per me questo mostra un livello non professionale in termini di sicurezza. Per arrivare ad un livello professionale non è sufficiente solo aggiungere regolamenti, per cui si aspetta che accada un altro incidente per imporre nuove leggi. Abbiamo bisogno di capire a che punto siamo da questo punto di vista e di confrontarci con altri settori“.
Gli strumenti
““Il primo aprile – racconta de Boer – abbiamo lanciato un sondaggio sulla cultura della sicurezza all’interno del settore. Abbiamo cercato di coinvolgere più management company, equipaggi e capitani possibili. È un sondaggio piuttosto estensivo, ideato scientificamente. Gli psicologi della nostra compagnia analizzeranno i risultati e li pubblicheremo per capire a che punto siamo e cosa deve essere fatto per andare avanti. Non bisogna occuparsi solo di sostenibilità, per quanto sia fondamentale, ma anche di sicurezza”.
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