17 September 2025

Al via il 65° Salone di Genova: fatturato record per l’industria nautica italiana

17 September 2025
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L'Italia si conferma primo Paese esportatore nella cantieristica nautica

Salone Nautico di Genova 2024

L'Italia si conferma primo Paese esportatore nella cantieristica nautica

9 minuti di lettura

Giovedì 18 settembre prende il via la 65esima edizione del Salone Nautico Internazionale di Genova, con oltre 1.000 barche in esposizione, 23 nuovi cantieri, espositori da 45 Paesi, 123 novità e 96 première. “La forza del Salone Nautico e la sua autorevolezza nazionale e internazionale – spiega Piero Formenti, presidente di Confindustria Nautica – deriva dall’essere organizzato dalle aziende per le aziende, le quali vi riconoscono il contesto dove si aprono mercati e si costruiscono strategie, si programmano politiche industriali, si analizzano i dati di mercato, mentre il sistema Paese conferma il suo sostegno con una presenza istituzionale di primo piano, sia da parte del Governo, sia da parte di Confindustria”.

Al convegno inaugurale “Sviluppo, lavoro e innovazione per la crescita del Paese” sono confermate le presenze del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in rappresentanza del presidente Meloni, del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, del presidente di Confindustria Emanuele Orsini, del presidente di Agenzia ICE Matteo Zoppas e, per la prima volta, la partecipazione di un ministro estero, Jared W. Perdue, Segretario ai trasporti dello Stato della Florida.

“È un riconoscimento significativo – sottolinea Formenti – il Governo, le istituzioni economiche e il sistema imprenditoriale scelgono il Salone per ribadire che la nautica non è solo un comparto molto rilevante della Blue Economy ma un’industria strategica per l’Italia, che negli ultimi dieci anni ha visto l’export crescere del 119%, il doppio della media dell’intero manifatturiero, fino a superare i 4,5 miliardi di euro, ricordando anche l’accordo pluriennale tra Confindustria Nautica e la 38th America’s Cup Event per il supporto dell’evento in programma a Napoli nel 2027 e l’esposizione al pubblico del Salone del trofeo sabato 20 e domenica 21 settembre”.

“In sessantacinque edizioni – aggiunge il presidente di Confindustria Nautica – il Salone non ha mai smesso di rinnovarsi, restando fedele alla sua missione: dare voce alle imprese non tradendone mai le aspettative, mostrandosi anzi capace di svolgere un ruolo anticiclico anche nei momenti più difficili, come dimostrato nel 2008 e nel 2020. Anche di fronte ad un rallentamento del mercato globale, ad eccezione della grande nautica, che si rispecchia sulle fiere di settore, già dalle conferme di partecipazione ci aspettiamo un’edizione di grande soddisfazione, per le aziende e per i visitatori”.

Il programma di eventi e convegni

Accanto all’esposizione, il Salone conferma la sua vocazione a laboratorio di idee e di futuro: il programma FORUM25, patrocinato dalla Commissione europea, prevede oltre 90 convegni e workshop. Diversi gli approfondimenti verticali in programma, come l’European Boating Roundtable, in collaborazione con la federazione nautica europea European Boating Industry, l’evento “Di sistema e di frontiera: il futuro della nautica, dalla Liguria per l’Italia“, realizzato da Quotidiano Nazionale in collaborazione con Confindustria Nautica, e il consolidato appuntamento “Nautica, Fisco e Dogane“, ormai riferimento delle imprese e dei professionisti per il confronto con i vertici di Agenzia delle Entrate e Agenzia Dogane e Monopoli.

Atteso il nuovo studio dell’Osservatorio Nautico Nazionale di Confindustria Nautica, in collaborazione con la Direzione Generale del MIT, che traccia per la prima volta il profilo del diportista, analizzando le caratteristiche degli armatori e delle loro imbarcazioni. Un’indagine unica nel suo genere in Europa che si propone come strumento prezioso per le imprese e per le politiche dell’associazione rivolte alle nuove generazioni.

Sul tema della sostenibilità si discuterà al World Yachting Sustainability Forum, il forum internazionale organizzato da Confindustria Nautica in collaborazione con la rivista International Boat Industry giunto quest’anno alla quarta edizione. Si proseguirà poi con la tavola rotonda sui criteri ESG per la nautica, organizzata da Confindustria Nautica, BPER Banca e RINA, che insieme hanno sviluppato il progetto “Sustainable Finance Lab“, per promuovere una maggiore consapevolezza sulle tematiche ESG e sulla finanza sostenibile attraverso lo sviluppo di servizi e strumenti finanziari dedicati al settore nautico, a supporto della realizzazione di piani di transizione ecologica, energetica e sostenibile.

È inoltre in fase di completamento l’iter per il rilascio della Certificazione ISO 20121 per la progettazione sostenibile del 65° Salone Nautico Internazionale, un importante riconoscimento che dimostra come la nautica da diporto italiana e il suo Salone di riferimento continuino a investire in un futuro sostenibile. Futuro, innovazione e visione saranno poi al centro della sesta edizione del Design Innovation Award, in programma venerdì 19 settembre a Palazzo Ducale, che ancora una volta premierà la capacità delle aziende espositrici di anticipare i tempi e dettare le tendenze internazionali.

La giornata di lunedì 22 settembre sarà invece dedicata agli appuntamenti confindustriali, con l’11esima Conferenza nazionale sul turismo nautico promossa da Federturismo Confindustria e con il Forum dell’industria della Blue Economy, appuntamento promosso da Confindustria con il Gruppo Tecnico Economia del Mare che vedrà istituzioni, imprese e mondo accademico confrontarsi su obiettivi concreti e condivisi, a sottolineare quanto il Salone Nautico sia spazio di confronto sullo sviluppo dei territori e sulla valorizzazione del mare come risorsa culturale ed economica. Per le politiche di coesione, il Salone ospita anche, per la prima volta, l’Assemblea plenaria della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

Impresa, sostenibilità e innovazione trovano un legame naturale con le startup, che presentano soluzioni all’avanguardia premiate nell’ambito di un evento dedicato sabato 20 settembre e valorizzate attraverso il Design Innovation Award: un ponte verso il futuro e verso il rinnovamento generazionale. Ed è proprio ai giovani che il Salone Nautico guarda con particolare attenzione. Due gli appuntamenti riservati alle scuole superiori, alla formazione e al lavoro: “Nautica: orientarsi in un mare di opportunità” e “Nautica da diporto: le Istituzioni in sinergia con le imprese. Lavoro, formazione, apprendistato, orientamento scolastico“, entrambi in programma lunedì 22 settembre.

Per i giovani è stato inoltre introdotto il biglietto d’ingresso a tariffa agevolata per gli Under 25, mentre tra le novità di questa edizione spicca l’iniziativa TechTrade Days 2025, in programma il 18 e il 19 settembre, che vedrà il format B2B dedicato alle ultime novità del settore con oltre 400 brand di accessoristica e componentistica nautica dedicata al business, alla tecnologia e al networking professionale.

Fatturato record nel 2024 per l’industria nautica italiana: 8,60 mld di euro (+3,2%)

Mercoledì 17 settembre, intanto, presso la Sala Forum del Salone, si è svolta la conferenza Boating Economic Forecast, con la presentazione della nuova edizione di Nautica in Cifre – LOG, unico report statistico riconosciuto nel settore realizzato dall’Ufficio Studi di Confindustria Nautica in partnership con Fondazione Edison.

“I dati di consuntivo 2024 della nautica da diporto – annuncia Formenti – sono positivi: il fatturato del comparto industriale italiano è cresciuto del 3,2%, toccando il massimo storico di 8,60 miliardi di euro. La crescita è stata trainata dall’alto di gamma e dal segmento dei superyacht, che si confermano leader globali, mentre la piccola industria nautica ha registrato un calo di fatturato intorno al -10%. Le difficoltà di questo segmento derivano da una combinazione di fattori, fra cui l’interferenza in alcuni mercati di elevati stock di unità da diporto, le crescenti tensioni geopolitiche, il calo della consumer confidence, unitamente a un regime normativo nazionale ancora troppo burocratizzato”.

“Sulla base del sentiment dei principali operatori italiani – commenta Stefano Pagani Isnardi, direttore dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica – le cause della sofferenza della piccola industria nautica, unite agli effetti dell’incertezza commerciale dei dazi americani, potrebbero determinare un rallentamento del comparto a livello globale anche nel 2025. Gli imprenditori si aspettano però una ripresa già nel biennio 2026/2027: i prodromi di questa inversione di tendenza potrebbero già essere visibili dalle performance del nostro Salone Nautico Internazionale, dove i nuovi modelli e una forte attenzione alle nuove richieste e tendenze del mercato potrebbero innescare una rinnovata fiducia nel comparto da parte degli armatori”.

Il 2024 ha consolidato la fase di normalizzazione della crescita dopo il lungo ciclo post-pandemico che ha visto il raddoppio del fatturato in 4 anni. Le analisi confermano la tenuta complessiva dell’industria nautica italiana e l’evidente differenziazione tra la fascia alta e la piccola industria nautica. Il fatturato complessivo (8,60 miliardi di euro) ha avuto come destinazione il mercato domestico per 2,55 miliardi di euro (pari al 29,7%) e i mercati esteri per 6,05 miliardi di euro (pari al 70,3%).

L’87,8% del fatturato complessivo del settore è stato realizzato dalla produzione nazionale, che è stata pari a 7,55 miliardi di euro, e l’internazionalizzazione del settore risulta evidente dalla quota destinata all’export pari al 78% (5,90 miliardi). Gli addetti effettivi hanno raggiunto le 31.480 unità (+2,6%) e il contributo al PIL è salito a 7,40 miliardi di euro (3,37‰ del PIL nazionale). Fra i principali driver della performance 2024 va segnalato il ruolo della cantieristica: il segmento della costruzione di nuove unità ha raggiunto i 5,4 miliardi di euro; l’89% della produzione nazionale della cantieristica italiana è stata collocata sui mercati esteri.

“Nel 2024 l’Italia – afferma Marco Fortis, direttore e vicepresidente di Fondazione Edison – si è confermata primo Paese esportatore al mondo nella cantieristica nautica. L’export delle ‘imbarcazioni da diporto e sportive’ ha superato i 4,3 miliardi di euro (+7,5% sul 2023), con una propensione all’export della produzione nazionale attorno al 90%. Gli USA restano tra i mercati più rilevanti, in particolare per le unità sotto i 24 metri, sebbene le incertezze tariffarie abbiano influenzato gli ordinativi. Ciò rafforza l’esigenza di diversificare i mercati di sbocco e valorizzare il ruolo delle fiere di settore quali piattaforme di business e di nuove partnership internazionali”.

A conferma della leadership del nostro Paese nel settore specifico delle barche e yacht da diporto con motore entrobordo il Global Order Book 2024, la speciale classifica elaborata annualmente dalla rivista Showboats International, ha posizionato l’industria italiana al top mondiale per ordini di superyacht, con 572 yacht in costruzione, pari a una quota del 50%. Seguono la Turchia (con 146 yacht in costruzione), i Paesi Bassi (69 yacht) e il Regno Unito (81 yacht).

Le “Imbarcazioni da diporto e sportive” rientrano inoltre tra i settori che dall’inizio del nuovo millennio hanno registrato le maggiori crescite dell’export: considerando unicamente i settori manifatturieri più rilevanti per la bilancia commerciale italiana, vale a dire quelli che presentano nel 2024 un surplus commerciale superiore a 2 miliardi di euro, il comparto delle “Imbarcazioni da diporto e sportive” si è posizionato infatti al quinto posto per crescita dell’export. In particolare, le esportazioni del settore sono passate dagli 850 milioni di euro nel 2000 ai 4,3 miliardi del 2024, registrando una crescita pari al +405,8% in termini nominali.

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