Lo yacht designer Philippe Briand a DN: “Il nostro lavoro è prevedere il futuro”
Il rinomato designer di barche a vela Philippe Briand spiega a DN cosa voglia dire oggi disegnare un'imbarcazione di successo
Il rinomato designer di barche a vela Philippe Briand spiega a DN cosa voglia dire oggi disegnare un'imbarcazione di successo
Philippe Briand, yacht designer fondatore dell’omonimo studio di progettazione con sedi a La Rochelle (Francia) e a Londra, durante le giornate della prima edizione del World Yachting Summit di Monaco ha raccontato ai microfoni di Daily Nautica, media partner dell’appuntamento monegasco, cosa voglia dire ideare una barca a vela di successo e come manifestazioni di questo tipo possano diventare un “crocevia di idee” utili a ridefinire il futuro della nautica.
La firma di oltre 12.000 scafi
Forte dei suoi 40 anni di professione e degli oltre 12.000 scafi che solcano i mari con la sua firma, Philippe Briand ha spiegato a DN come il lavoro degli yacht designer sia “prevedere il futuro“, ovvero “progettare oggi barche che saranno pronte per il mercato fra qualche anno“. Una ricerca che si sta indirizzando verso una nuova generazione di imbarcazioni, pensate per i nuovi armatori e soprattutto rispettose delle istanze legate alla sostenibilità e alle emissioni zero.
“I clienti – ha raccontato Briand ai microfoni di Daily Nautica – ora vogliono barche per viaggiare ma anche per fare attività sull’acqua. Per questo includiamo a bordo sempre più mezzi di intrattenimento acquatico e beach club“, che avvicinino armatori e ospiti al mare. Senza però dimenticare che questi progetti futuri implicheranno obbligatoriamente una revisione dei consumi energetici e delle emissioni. “Forse – ha sottolineato lo yacht designer francese – dovremmo rivedere le dimensioni degli yacht, indirizzandoci magari verso modelli più piccoli, come quelli che solcano il Mediterraneo, che però abbiano a bordo mezzi per divertirsi tra le onde“.
Argomenti: Daily Nautica, Saloni Nautici, superyacht, vela