Grimaldi trasforma le sue navi in “aspirapolveri del mare”

Il rivoluzionario sistema di filtrazione ideato dal Gruppo Grimaldi è finalmente pronto per la commercializzazione e l'azienda Wärtsilä sarà la prima a portarlo sul mercato

21 February 2022 | di Manuela Sciandra

Il Gruppo Grimaldi, multinazionale operante nella logistica e specializzata nelle operazioni di navi roll-on/roll-off, car carrier e traghetti, ha testato e recentemente brevettato un impianto capace di filtrare l’acqua di lavaggio dei sistemi di depurazione dei gas di scarico, conosciuti anche come scrubber, installati a bordo delle navi.

Da anni la compagnia partenopea lavora per affrontare il problema della crescente quantità di microplastiche presenti nei mari del mondo e con questa innovazione senza precedenti, finalmente pronta per la commercializzazione, si dimostra ancora una volta una vera pioniera della sostenibilità ambientale.

Il sistema è nato dall’idea di trasformare le navi in “aspirapolveri del mare“, ovvero renderle capaci di raccogliere le particelle inquinanti rimuovendole dall’acqua filtrata durante la navigazione. Gli scrubber di tipo open loop, già installati su decine di navi Grimaldi per permettere la depurazione dei gas di scarico, prelevano ogni giorno enormi quantità di acqua per poi immetterla nuovamente in mare: con i nuovi sistemi, l’acqua prelevata verrà filtrata, prima di essere scaricata, e le microplastiche trattenute, evitando così che vengano ingerite dai pesci e da altri organismi marini ed entrino nella catena alimentare.

La prima azienda ad aggiudicarsi la licenza non esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione dell’impianto è stata Wärtsilä, leader mondiale nel campo delle tecnologie per i settori marino ed energetico. L’azienda finlandese ha infatti deciso che la capacità di filtrare le microplastiche sarà una caratteristica integrata nei futuri sistemi di trattamento delle acque di lavaggio prodotti. Inoltre, questa innovazione non apporterà benefici solo all’ambiente, perché il Gruppo Grimaldi devolverà i proventi derivanti dalle concessioni delle licenze d’uso del brevetto a favore di iniziative ed enti benefici.

“È un piacere – afferma Tamara de Gruyter, presidente Marine Systems di Wärtsilä – continuare la nostra lunga partnership con Grimaldi e annunciare questa innovazione. Le microplastiche sono una sfida ambientale urgente e siamo orgogliosi di collaborare con Grimaldi per affrontare la pulizia degli oceani. Ancora più importante, la capacità di catturare le microplastiche mostra come gli scrubber siano uno strumento per risolvere un’ampia gamma di sfide di sostenibilità”.

“Ridurre l’inquinamento da microplastiche negli oceani del nostro mondo – sottolinea Emanuele Grimaldi, amministratore delegato del Gruppo Grimaldi – è una sfida importante e siamo lieti di fornire una soluzione per l’industria marittima. L’idea di questa tecnologia innovativa è nata prendendo atto che gli scrubber di tipo open loop possono prelevare acqua di mare per la depurazione dei gas di scarico e contemporaneamente raccogliere la microplastica presente negli oceani durante il loro normale funzionamento”.

“Abbiamo già completato i test pilota di questo sistema a bordo di una delle nostre navi impiegate tra Civitavecchia e Barcellona – conclude l’amministratore delegato del Gruppo Grimaldi – e i risultati sono promettenti, con 64.680 microparticelle raccolte in un unico viaggio tra questi due porti. Siamo lieti che anche Wärtsilä riconosca il potenziale di questo sistema e non vediamo l’ora di collaborare ancora per affrontare il problema delle microplastiche nei nostri oceani”.

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